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GIOSCHI

Quando gioschino ha fatto "oh" c'è un topolino
Mentre gioschino ha fatto "oh" c'è un cagnolino
Se c'è una cosa che ora so'
ma che mai più io rivedrò
è una tettona che da un bacino (smack)
a un agnellino

tutti i bambini fanno "oh"
grazie a una mano
anche se mi lasci solo,
sai che sempre da soli non si può,
senza qualcuna,
nessuno
può diventare un uomo

Per una bambola (gonfiabile) o un robot bot bot
magari litigano un po'
ma col ditino ad alta voce,
almeno loro (eh)
fanno la pace

Così ogni cosa è nuova
è una sorpresa
e proprio quando piove
gioschino ha fatto "oh"
guarda la pioggia

Quando i bambini fanno "oh"
che meraviglia, che meraviglia!
ma che scemo vedi però, però
che mi vergogno un po'
perchè non so più fare "oh"
e fare tutto come mi piglia,
perchè i bambini non hanno peli
ne sulla pancia
ne sulla lingua

i bambini sono molto indiscreti
ma hanno tanti segreti
come i poeti
nei bambini vola la fantasia e anche qualche bugia
oh mamma mia, bada!
ma ogni cosa è chiara e trasparente
che quando un grande troione gode
i bambini fanno "oh"
mi son schizzato da solo
è colpa tua

Quando i bambini fanno "oh"
che meraviglia, che meraviglia!
ma che scemo vedi però,però
che mi vergogno un po'
perchè non so più fare "oh"
non so più farlo sull'altalena
o con un fil di lana non so più farmi una puttana

....nananananananananana....

finchè le fighe fanno(eeeeeh)
finchè le fighe fanno(aaaaaah)
finchè le fighe fanno "uuhmmm"
tutto il resto è uguale
ma se i bambini fanno "oh"
basta la vocale
io mi vergogno un po'
ivece i grandi fanno "tò"
io chiedo asilo
io chiedo asilo
come i leoni
io voglio farmele
a pecoroni...

e ognuno è perfetto
di culo o di petto
evviva i cazzi che hanno capito cos'è l'amore
è tutto un fumetto di strane parole
che io non ho letto
voglio tornare a fare "oh"
voglio tornare a fare "oh"
perchè i bambini non hanno peli ne sulla pancia
ne sulla lingua...


TOPPEDDU

...a dimenticare la mia iniziazione allo spippettamento.
sarò sincero. e dunque ancora una volta mi sputtanerò, ed eliminando ogni forma di gratuità, a tutti la darò. la Verità sulle mie prime inconsapevoli esperienze autoerotiche in cambio dell'immunità. ma come mi sento Elio Vito. chissà lui su cosa si spugnettava. non riesco proprio ad immaginarlo...

fino a 11 anni non c'è stato verso di farmi dormire nella mia stanzetta. da solo. al buio. almeno in quello non sono (nè sono stato) precoce. tentavano in tutti i modi di trascinarmi a casa, ma era perfettamente inutile. frignavo e urlavo a tal punto da svegliare mezzo quartiere.
da più piccolo, qualche anno prima del fatidico undecimo anno, nel quale si è consumato il misfatto, dormendo (o meglio, vegliando) accanto a mio zio allora ventenne, avevo avuto modo di apprezzare intere stagioni di Colpo Grosso. e d'inverno mi chiedevo continuamente perchè quelle signore stessero tutte nude, col freddo che faceva. e non capivo.
il mio background cul-tùrale! era ampio e di prima qualità, ma io non lo sapevo.
è incredibile come allora riuscissi a trovare del tutto insignificante quello che adesso mi provoca una selvaggia eccitazione, in una tempesta* dei sensi che manco ai tempi belli di Perugia. meccanismi temporali puramente antidiluviani*.
ecco perchè, nonostante una tale preparazione, o forse proprio per questo, la prima volta che afferrai con decisione il cannolo e scoprii che conteneva ottima crema, fu la stessa eccitazione della scoperta a tirarmi su*.
non un culendario, non la compagna di banco, non uno scudetto perso dalla Juve all'ultima giornata, non una foto di Boldi vestito da soufflè (ah, non è un costume?).
praticavo le mie ingombranti (mi accingo a spiegarvi perchè) manovre* sul lettone dove dormivo con la zia, di solito in pieno giorno. primo pomeriggio. solo su appuntamento. ingresso 6 euro.
mi strusciavo voluttuosamente contro il materasso, senza pensare a niente, se non alle mie stesse sensazioni, più forte, sempre più forte, abbracciando il cuscino, senza toccare il mio pistolino tutto in tiro, strofinandomi senza senso fino a quando non emettevo uno strano liquido viscido e tutto svaniva. era come sognare. per me, poco più che un bambinetto, era bellissimo.
le chiamavo le "magie pisellose", lo consideravo piacevole e insieme innocente.
bè, che vi devo dire, continuo a farlo. anche perchè tanta scelta non ne ho.

titolo del racconto: una giornata da melissa p

MAMMOLA

premetto una cosa: cercare di ricordarsi quando si è provata per la prima volta un'eccitazione è come dire ricordarsi quando si è messo il primo dentino o quando si è detta la prima parolina. in questi casi però c'è la memoria dei genitori che aiuta, che ti racconta... qua chi cazzo me lo dice? ho fatto uno sforzo sovrumano e forse sono riuscita a ricordare che...

...la prima eccitazione nacque da un "gioco" un po' perverso con un amico di mio fratello, forse sarebbe meglio dire "un amichetto", visto che io avevo all'incirca 11-12 anni, lui massimo 10... certo il bambino era precoce e non so cosa gli passasse per la testolina, fatto sta che una delle tante volte che lui veniva a casa nostra per giocare con mio fratello (erano in classe insieme) ci trovammo seduti vicini (a terra) a guardare la tv. io ero davvero una bambina cretina mi sa, cioè non sapevo nulla di tutto quello che poteva riguardare il sesso e annessi e connessi... mentre guardavamo la tv sento la sua mano che si infila sotto la mia gonna (si, quando ero piccola portavo le gonne... poi ho perso il vizio). era estate quindi non c'erano impedimenti vari di calze e affini. ricordo che era sera, quindi buio, quindi la cosa avveniva senza che mio fratello potesse accorgersene (o almeno credo, cioè può darsi pure che ha visto tutto e non lo so). sentendo la sua mano su di me ho provato un brivido, e l'ho guardato stupita, con gli occhi gli ho chiesto: che stai facendo? lui mi ha sorriso, con un sorriso tipico dei bambini, innocente e sicuro, ma come per dirmi "stai tranquilla" e io l'ho lasciato fare... ha scostato la mutandina e ha cominciato a toccarmi... io ero rigida come un tronco, non mi muovevo, sapevo che era qualcosa che non era lecito fare, non sapevo perchè, ma era così. avevo il terrore che arrivasse qualcuno da un momento all'altro, accendesse la luce e mi trovasse con la sua mano sotto la mia gonna... non è successo niente di tutto ciò, per fortuna. al contrario mi è piaciuto e ho cominciato a bagnarmi. ricordo benissimo la faccia soddisfatta del bambino quando ha sentito la mia "reazione" alle sue carezze... la cosa non è durata molto, sarà stato un quarto d'ora al massimo.
ad un certo punto mi sono alzata e me ne sono andata in bagno. avevo la mutandina completamente bagnata, un odore nuovo che non avevo mai sentito prima ed anche se non ne sapevo il motivo, non mi spiegavo la ragione, mi piaceva.
la cosa si è ripetuta, non so esattamente quante volte, ma diciamo che ci avevo preso gusto...
il bambino ha cominciato a preferire giocare* con me, piuttosto che con mio fratello.


MARCODDIO

Dunque l'autoerotismo fra i maschietti arriva prima della classica e più ricca trombata. Anche perchè a 11-12 anni puzzi ancora di big-jim e di fango sparato dietro la schiena dalla tua BMX senza parafango alla ruota posteriore.

Cmq andiamo a vedere come successe. Molto banalmente ero in cameretta mia, ancora figlio unico ero lì sul mio lettino avevo quasi 12 anni credo, ed avevo la Tv in camera, porta chiusa come al solito. Era tardi ed i miei erano chiusi in camera loro a trombare con molta probabilità.
Ricordo che erano le 23,45. Lo ricordo bene perchè capitai su un canale regionale e iniziò un programma che tormentò le mie mani, il mio pube e regolò l'afflusso degli spermatozoi nel mio essere per gli altri 4 mesi successivi (poi non lo fecero più). Era il programma PlayMan TV, un quarto d'ora di bucione con tette all'aria, figa pelosa, ma curata a triangolino o strisciolina in mostra, sgrillettamenti vari e alla fine il The End con anche dei piccoli vibratorini.
Beh lo vidi assuefatto, il membro si inturgidì fino ad erigersi a baluardo della canadese sotto il lenzuolo. mi meravigliai, lo accarezzai per farlo stare calmo, non lo avevo mai visto così agitato e duro alla fonzie.
Ma più lo accarezzavo e più sentivo dei brividi di piacere al basso ventre con annessa salivazione a mille in bocca. La cosa mi piaceva, la situazione mi intrigava, iniziai ad accarezzarlo di più, passai ad abbracciarlo con la mano e poi mi feci la classica sega con successiva venuta... un macello totale di appiccicume nella canadese di cui sopra... Mia madre il giorno dopo mangiò la foglia e mi disse, almeno la prossima volta usa un fazzolettino

EEVEE

Serata in riva al mare. La luna? Non ricordo, forse era li a specchiarsi forse no. Serata profumata di salsedine e sorrisi, mescolati agli odori dei ristoranti del lungomare.
Mano nella mano, occhi negli occhi, sorrisi e silenzi sempre più lunghi. Sempre meno parole.
La sfida, vediamo se dietro il faro arriva la luce dei lampioni. Non arrivava

ALEMAGNO

La prima esperienza auto-erotica (mi sa che ho inventato un neologismo) l'ho avuta più o meno a 12 anni. Ero stato a casa di amici, e c'era una ragazza molto bella (che si è mantenuta tale) che all'epoca aveva 25 anni. Beh, un po' per come era vestita, del tipo minigonna, tacchi e maglietta scollata (mix devastante), un po' perchè era bella di suo, tornai a casa verso le 24 e approfittai dell'assenza dei miei genitori...ancora non so bene se sia stata effettivamente quella la prima volta, comunque penso di sì. Che dire...di solito a quell'età si inizia a parlarne, e decisi di provare anche io per la prima volta: senza sapere che il piacere provato allora si sarebbe moltiplicato qualche anno dopo...

Ola

Votato la prova di Mammola.

Gli altri sono dei segaioli

"la cosa non è durata molto, sarà stato un quarto d'ora al massimo"

Ipse dixt Mammola....

....maglialina....15 minuti e ti lamenti...giovane giovane...