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[ Tempio ] Gravidanza Inwe [ 3/3 ] (OK)

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    Elysiane
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    00 13/07/2016 23:43
    Riassunto: La Dama del Lago raggiunge sua Sorella nella Sala Visite ed utilizza il Potere della Dea per visitarla. Dopo aver invocato la Vergine, Elysiane può comunicare e confermare che Inwe è incinta e le dà qualche suggerimento.

    Consigliati:

    - Riposo;
    - Tisana alla menta contro la nausea;
    - Tisana al nocciolo per rafforzare madre e feto.



    Registrazione:

    INWE [Sala visite] Sono in due ad aspettare la Somma Stella nella Sala Visite, sebbene solo una sia chiaramente impaziente di vedere Elysiane varcare la soglia. La Magistra del Meriggio siede su uno dei letti predisposti per i degenti – fortunatamente assenti in questo periodo – con i piedi sospesi a qualche centimetro da terra e intenti a dondolare ritmicamente oltre la sponda, accompagnati dal frusciare della veste sacerdotale. Si puntella sulle mani leggermente arretrate sul materasso rispetto al bacino, il viso alzato verso il soffitto, in una postura decisamente lontana dall'usuale compostezza che dovrebbe contraddistinguere la Reggente dell'Isola. Sembrerebbe proprio che la Regina abbia deciso di prendersi la serata libera, a dirla tutta: al posto dell'acconciatura ordinata in cui solitamente raccoglie i capelli c'è la scomposta morbidezza della chioma lasciata sciolta, così come l'espressione in cui è atteggiato il viso pallido è tutto meno che quieta. È agitata e non lo nasconde: l'attende la prima visita dall'inizio dalla gravidanza ed in gioco ci sono tante incognite, prima fra tutte quella sulla salute del bambino. Il ventre della mezzosangue, difatti, comincia a suggerire indizi sulla sua condizione con il leggero tendersi della veste su di esso.

    ELYSIANE [ . > Sala Visite . ] Per la prima volta dopo tanto tempo, la Stella del Tempio può concedersi del riposo successivo ai terribili avvenimenti che si sono succeduti così in fretta da far perdere il sonno alla ventunenne. Quest’ultima s’è lasciata alle spalle per una sera i malumori che attanagliano la bocca del suo stomaco per dedicarsi completamente alla Sorella che già l’attende nella Sala Visite. Ecco perché la Romana decide di non indugiare e di non crogiolarsi nei ricordi, ecco perché l’alcova viene abbandonata ed i piedi scalzi si dirigono a passi veloci verso la loro meta ultima. Non c’è traccia d’oro addosso al corpo magro della fanciulla, il cui ventre leggermente gonfio per la gravidanza accarezza vistosamente il vestito: la Sacerdotessa, difatti, ha optato per una mera tunica scarlatta, stretta al di sotto del seno da una cinta del medesimo colore che sottolinea la linea a stile impero dell’abito; una veste dal sapore Mediterraneo, scelta forse a causa d’una vena nostalgica. Chissà. Il Medaglione del Drago riposa sopra la curva del seno, costretto ad oscillare ad ogni passo deciso della cadenzata andatura della Guerriera: sì, perché Elysiane si considera ancora tale, sebbene Edave le abbia implicitamente suggerito di non strapazzarsi troppo. I capelli castani sono racchiusi in una morbida treccia appollaiata sulla spalla sinistra, i lati del cranio rasati a pelle sono decorati con ghirigori dai motivi floreali intervallati da disegni di rune. Quando la figura della donna sorpassa la soglia della stanza, gli occhi verdi scivolano su Inwe ed un sorriso sincero e colmo d’emozione dipinge il proprio arco sul volto rilassato della Mediterranea. [ La Dea ti benedica! ] Avanza ancora, non potendo nascondere né il ventre gravido né la sua impazienza.

    INWE [Sala visite] È sempre bello vedere la sorella, ancora di più se si considera il ruolo determinante che ricopre in una situazione delicata come la certificazione della gravidanza e, soprattutto, della salute del piccolo. Un sorriso si apre sul viso di Inwe che si raddrizza per puntare la porta non appena riesce a percepire la presenza della Dama del Lago in arrivo, fermando finalmente il moto delle gambe. [Rispectae aveas, sorella cara] ricambia il saluto con affetto, soffermando lo sguardo per qualche momento sul volto tranquillo della giovane donna prima di spostarsi sul ventre gonfio similmente al proprio. [Come stai?] chiede poi, accennando con il mento proprio alla piccola vita che sta crescendo, protetta e al sicuro. Sa che ogni donna vive diversamente la gravidanza – specialmente i primi mesi – e quello che per una può risultare un periodo di lievi fastidi per un'altra può portare disturbi ben peggiori.

    ELYSIANE [ . Sala Visite . ] [ Molto meglio adesso che siamo qui! ] Un altro sorriso e la donna si porta al lato del lettino ove Inwe è sistemata, preparandosi ad agire. Invero non sa bene se ne sarà capace: ha assistito al parto di Roseline e lenito le pene di alcune gestanti con tisane e massaggi, eppure non s’è mai sostituita ad una Sacerdotessa dell’Alba. Con un sospiro, scioglie la tensione scacciandola dal collo e dalle spalle e muove le scapole allargando i gomiti, attendendo che l’altra assuma la posizione adatta e si sdrai sul lettino. [ Lady Edave mi ha detto che va tutto bene per ora, preso dovrò recarmi nuovamente in Terraferma per altre visite. Puoi venire con me se vuoi, due pareri sono meglio di uno! Anche lei è incinta, sai? ] Le parole sgorgano agilmente dalle labbra come un fiume in piena, pronte a carezzare l’oto della Sorella come altre mille volte in precedenza. Lo sguardo scivola sul ventre già in evidenza della Mezzelfa e la mancina si posa su quest’ultimo con estrema delicatezza, carezzando la stoffa dell’abito della Reggente prima di posare tutto il palmo della mano sulla pancia. [ Tu come stai? Hai nausea, dolori, qualcosa che dovrei sapere? ] Ogni traccia di ilarità svanisce, scambiata con una professionalità più adatta al momento.

    INWE [Sala visite] Con naturalezza segue l'invito della sorella – muto, ma non per questo meno presente – spostandosi per potersi distendere sul letto. È emozionata e non prova neppure vagamente a nasconderlo, tant'è che gli occhi chiari guizzano per seguire ogni singolo movimento della Dama del Lago. Ridacchia al sentire di Edave, commentando: [Accidenti, se continuiamo così nel giro di poche lune avremo eserciti di bambini a invadere le due terre]. Porta un braccio dietro il capo, piegandolo per ricevere sostegno dietro la nuca; l'altro, invece, viene posato sotto il seno, al termine della gabbia toracica. [Ti accompagnerò volentieri, tanto più che temo sia giunto il momento di consultarci con chiunque sieda al momento al Governo di Barrington per fare il punto della situazione. Potremo unire le due cose, così da ridurre i viaggi in terraferma] propone. Deglutisce al sentire il tocco delicato della consorella, respirando a fondo prima di rispondere: [Sono decisamente più stanca del solito, quindi sto cercando di riposare il più possibile. Nessun dolore, per fortuna... e la nausea del mattino si è presentata solo saltuariamente, nell'ultimo periodo, in maniera più che sopportabile] sorriderebbe nel riportare i propri sintomi, che grazie alla Dea sono ancora facilmente gestibili.

    ELYSIANE [ . Sala Visite . ] Percepisce le risposte della Sorella ed annuisce lentamente, sorridendole appena e poi tornando seria. Appoggia anche la destra sul ventre della Reggente, applicando una leggera pressione che dovrebbe risultare innocua ed indolore per la gestante e chiudendo gli occhi, estraniandosi dalla realtà. [ Volontà liv. 2 ] Reprime ogni traccia di sfiducia ed insicurezza, rifugiandosi nel suo sé più intimo e ricercando un contatto che poche volte le è capitato di bramare. Man mano che il suo inconscio emerge e la mente si riempie di insensate chiazze colorate, il sentiero che la condurrà verso la Vergine si definisce sempre più, accelerando i battiti del cuore della ventunenne. Ed ecco che le labbra si schiudono ed una nenia dolce ne fuoriesce con convinzione, cozzando con la pettinatura selvaggia della Dama del Lago e col suo pesante trucco scuro; i serpenti attorcigliati attorno ai suoi polsi fanno la guardia ad Inwe, mentre la loro padrona si perde nell’Amore infinito e nella Benevolenza di Arianrhod. [ Potere della Stella liv. 6 ] La melodia invade la silenziosa sala aggrappandosi all’aere invisibile, accompagnata dal ballo degli Spiriti che si agitano eccitati attorno all’imago cremisi di Elysiane; la stella tatuata al centro della sua fronte inizia a fulgere, splendendo d’un bagliore così chiaro da illuminare il viso della donna e scacciare ogni ombra che Rhiannon ha lasciato abilmente scivolare addosso alla protetta della Trina. [ Luce di Stella liv. 6 ]

    INWE [Sala visite] Non c'è bisogno che Elysiane dica nulla perché la Magistra comprenda come ella si stia addentrando nella luce della Fanciulla. La osserva in silenzio, con curiosità mista a rispetto reverenziale, mentre l'intero aspetto della Somma Stella sembra mutare impercettibilmente per divenire specchio del più benevolo volto della Trina. La melodia che accarezza le orecchie appuntite della mezzosangue è dolce e tranquilla, e racconta dei tempi felici in cui l'infanzia non era ancora un ricordo. Davanti allo spettacolo rappresentato dalla manifestazione potere divino la Regina tace, lasciando che il bagliore che con intensità sempre maggiore si fa strada dalla fronte della romana carezzi il suo spirito. Il tocco confortante di Arianrhod è quasi palpabile, ed ad esso Inwe si abbandona senza riserve.

    ELYSIANE [ . Sala Visite . ] La melodia si interrompe, sfumando nell’aria e terminando con una nota bassa che fa vibrare la gola della Dama del Lago. Col viso accompagnato ancora dalla Luce della Dea, [ Luce di Stella liv. 6 ] gli occhi si aprano e le ciglia sfarfallano per alcuni secondi, indi un sorriso enorme si apre sul volto della Mediterranea. Le mani si ritraggono dal corpo di Inwe e si allineano ai fianchi, seguendo le pieghe della veste cremisi docilmente. [ Possa la Triade benedire te e la creatura che cresce nel tuo ventre, Regina di Avalon! ] [ Potere della Stella liv. 6 ] Il gonfiore del ventre della Mezzelfa ha dunque una causa ben precisa riconosciuta anche dal Tempio del Sole. Elysiane porgerebbe entrambe le mani per aiutare la Sorella a mettersi a sedere, cercando lo sguardo di lei ancora una volta. [ Il tuo bambino è in salute, non ho riscontrato nessuna anomalia. Un po’ di nausea è del tutto normale, ti consiglio una tisana alla menta per attutirne l’entità. Fai bene a riposarti e presto potresti accorgerti di avere più fame del solito e beh.. anche questo sarebbe normale! ] Sorride ancora in direzione della Magistra, accompagnata nei suoi passi dagli Spettri a lei donati in eredità dalla precedente Somma Stella di Avalon. [ Potresti provare anche la tisana al nocciolo, serve per tenere in forze te e tuo figlio ] [ Conoscenze naturali liv. 1 ]

    INWE [Sala visite] Istintivamente Inwe si ritrova a trattenere il fiato quando sente il termine della melodia proveniente dalle labbra della Dama del Lago. Ogni timore, però, viene spazzato via dal sorriso che si apre sul volto della consorella, tanto che uno gemello ad esso si fa strada sul viso della Regina. Espira profondamente, le spalle improvvisamente libere da un peso che a malapena si era resa conto di portare, ma che ora percepisce con chiarezza. [E che la Dea benedica te che mi dai questa notizia, sorella mia] mormora accettando l'offerta di Elysiane e prendendone le mani per raddrizzarsi più facilmente. Mentre l'altra suggerisce le tisane migliori per le sue condizioni andrebbe ad intrecciare le mani sul ventre, incapace di smettere di sorridere. [Menta e nocciolo, molto bene] annuisce, la voce inesorabilmente incrinata dall'emozione. [Vogliamo, uhm... vogliamo prepararne una subito, così da prenderla prima di ritirarci?] proporrebbe quindi alla sorella, viste la situazione comune in cui versano. Se l'altra acconsentirà, prepareranno assieme la prima di una presumibilmente lunga serie di tisane di nocciolo, primo fra i tanti segni d'amore che entrambe riserveranno alle proprie creature. Le Figlie della Madre stanno per divenire Madre esse stesse.
    )O(





    The Golden Priestess
    )O( DAMA DEL LAGO )O(




    « Questa terra ha bisogno di Lei, noi abbiamo bisogno che tu sia Lei. Sii la nostra forza!. »




    Thug Pug

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    Elysiane
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    Avalonese
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    00 25/08/2016 22:09
    2° visita: Visioni
    Riassunto: La Magistra Rossa e la Dama del Lago si incontrano nella Nicchia della Guerriera; le due si confrontano circa il loro stato interessante ed Elysiane s'appresta a ricorrere al potere della Triade per verificare le condizioni del saluto del feto. In quel momento, la Dea le concede una visione: ella riesce a scorgere la figlia di Inwe cresciuta ed inginocchiata dinnanzi all'Altare del Tempio. Stupita, la Sacerdotessa può comunicare alla Sorella sia il sesso che il Destino della sua creatura.

    NB: La player della bambina ha espresso la sua volontà di far parte della nostra congrega e ci è sembrato uno spunto di gioco interessante.

    Data prevista del parto > Tecnicamente sarebbe stata l'ultima settimana d'agosto ma per coerenza con la nostra scarsa presenza, ci auguriamo sia possibile rimandarla alla seconda settimana di settembre.

    Consigliati:
    - Frutta e verdura per combattere la spossatezza ed assumere vitamine;
    - Riposo;



    Registrazione:


    INWE [Nicchia di Cerridwen ] Sono passate settimane dall'ultimo incontro fra la Somma Stella e la sua Magistra del Meriggio, settimane in cui la luna s'è riempita, svuotata e riempita di nuovo. Il ventre di Inwe, invece – così come quello della Romana – non accenna a diminuire la propria circonferenza; è tutto il contrario, in effetti, giacché esso continua imperterrito a lievitare sotto la spinta incessante della vita che vi cresce all'interno. Ormai è impossibile nasconderlo, tant'è che la mezzosangue non ci prova neppure più: l'unico accorgimento che ha adottato è stato di procurarsi le tuniche sacerdotali più ampie in circolazione, così da limitare, per quanto possibile, il vertiginoso accorciarsi della veste che la crescita del bambino inevitabilmente provoca. La gravidanza sta cambiando l'intera figura della Regina, ammorbidendone le linee del corpo finora sempre magro ed atletico; perfino i tratti del viso sembrano essere addolciti da un'aria di serenità che ormai difficilmente l'abbandona e che traspare anche durante la meditazione nella Nicchia di Cerridwen. Seduta in terra con le gambe incrociate, dimentica della scomodità del pavimento duro e freddo, ha perfino l'ombra di un sorriso ad atteggiarle il volto pulito e rilassato. Sul petto riposa il simbolo della Reggenza, come sempre, parzialmente coperto da ciocche di capelli scuri che ultimamente rifuggono con caparbietà qualsiasi genere di acconciatura. La maternità, in sintesi, sembra farle bene.

    ELYSIANE [ . > Nicchia di Cerridwen . ] Passeggia l’Eletta della Dea, il ventre ingrossato dalla gravidanza in corso; in verità, tutto il corpo par risentire di quell’incredibile ed inattesa esperienza: il volto precedentemente emaciato si presenta più pieno e spruzzato d’un rossore che tutto sommato esprime tranquillità. Sì, perché la ventunenne s’è adattata all’idea di divenire madre, benché questo non fosse esattamente nei suoi piani. La veste che ha indosso è semplice e nera, quasi la ragazza volesse in questo modo mascherare la grossezza della propria pancia gonfia; nero è anche il trucco che cerchia gli occhi chiari della Dama del Lago, occhi che abbracciano una ad una le statue situate nelle rispettive Nicchie. Ed ecco che in seno le nasce una sensazione familiare, una sorta di calore misto ad elettricità che indica la presenza d’una delle Figlie del Tempio. La Mediterranea non si stupisce di percepire il calore ed il bagliore delle Fiamme invadere l’alcova di Cerridwen, la Regina deve essersi decisa ad abbandonare il Palazzo Reale. È verso la Mezzelfa che la Somma si dirige, la treccia in cui ha raccolto il crine castano ramato ondeggia impaziente fra le scapole; la rasatura non è più perfettamente a pelle: la giovane donna, infatti, ha deciso di sospendere tale trattamento estetico sino al parto. Mano a mano che i piedi nudi della futura madre s’accostano alla raffigurazione di granito rosso, il sorriso sul volto di Elysiane si allarga e la voce della Romana andrebbe a carezzare l’oto della Reggente. [ Inwe ]

    INWE [Nicchia di Cerridwen] Riconoscere la Somma Stella non richiede più di una manciata di secondi, e la cosa avviene prima ancora che la voce della giovane donna arrivi a sfiorare le orecchie appuntite della figlia del Meriggio. Questa solleva le palpebre con calma, ma un sorriso è già intento ad aleggiarle sul viso senza tempo. [Rispectae aveas, Madre] pronuncia senza fretta, lasciando che gli occhi chiari si soffermino sulla figura in nero che le sta innanzi. Riconosce in colei che è rappresentazione vivente della Figlia, della Madre e dell'Anziana uno stadio del tutto simile al proprio, com'era presumibile, e tale vista la rallegra. [Sono felice di vederti] commenta quindi con sincerità, andando poi ad alzarsi in piedi: il peso del ventre la intralcia ogni giorno di più, ma ancora riesce – puntellandosi a terra con una mano – a raddrizzarsi senza eccessiva fatica. Usa più cautela ed è di certo più lenta che mai, ma in qualche momento si ritroverebbe a fronteggiare gli occhi cerchiati di scuro della Dama del Lago. La studia per qualche istante, beandosi della familiarità che riscontra nell'aspetto della consorella. [Ti trovo bene] aggiunge, andando ad allungare entrambe le mani verso le gemelle dell'altra per poterle stringere, se Elysiane non si sottrarrà, e formulando con gli occhi, senza parlare, una domanda: come sta la Somma Stella di Avalon?

    ELYSIANE [ . Nicchia di Cerridwen . ] Sua Sorella si alza in piedi e lo sguardo della Somma può posarsi interamente sulla figura dell’altra arrotondata dalla gravidanza; la trova bene: la bellezza della Mezzelfa, difatti, non pare minimamente scalfita dal suo stato interessante, anzi, acquisisce dolcezza che si sposa bene col suo lato più selvatico. Le dita delle mani si intrecciano con quelle di Inwe ed il tocco dei palmi caldi fa ampliare il sorriso sul viso di Elysiane [ Sto bene ] Sta indubbiamente meglio ora che ha metabolizzato la storia della gravidanza. [ Riesco anche a dormire meglio, sai? Portare in giro tutto questo peso mi stanca più degli allenamenti ] Per non parlare delle caviglie che si gonfiano! Eppure non c’è traccia di fatica sul suo volto disteso ed appagato dalla compagnia della Reggente. Le iridi scorrono sulla raffigurazione della Madre che vigila sulle Sue Creatura come una muta sentinella, il ventre di granito carezzato dal tocco gentile della mano esanime. [ Tu come stai? ] Il senso di responsabilità si impadronisce della ventunenne e l’occhio si fa critico, pronto ad intercettare ogni qualsivoglia difficoltà da parte della Magistra. Tutto sommato, nulla nell’altra lascia presagire effetti collaterali preoccupanti, dunque Elysiane si sente particolarmente tranquilla. Il Medaglione del Drago sta accoccolato sopra la linea del seno ed i serpenti tatuati incedono sinuosi ad ogni movimento di braccia della giovane, anche il più impercettibile. Attorno alle loro imago, gli Spiriti volteggiano attratti dalla serenità che pregna l’aria, assistono in silenzio a quello scambio di battute.

    INWE [Nicchia di Cerridwen] Annuisce alla risposta dell'altra, soddisfatta di quanto sente, senza sopprimere una risatina al sentire la precisazione di Elysiane. [Lo capisco bene, credimi] commenta alzando con finta esasperazione gli occhi al cielo. Quando è il suo turno di rispondere lo fa con tranquillità estrema, ai limiti della noncuranza: [Benissimo, credimi. Le nausee sono quasi totalmente scomparse e ho imparato a fare i conti con la stanchezza di cui ti ho parlato armandomi di tisane al nocciolo, come mi hai suggerito] sorride amabilmente, lasciando trapelare la serenità con cui i pochi sintomi le stanno lasciando vivere questa fase della gravidanza. [La mia unica preoccupazione sono le dimensioni che raggiungerò se il piccolo continua a crescere con questo ritmo: ho l'impressione che a breve faticherò a passare attraverso porte] ridacchia al pensiero di sé stessa bloccata attraverso l'arcata d'ingresso del Tempio, prima di proseguire. [Riposo molto, mangio con l'appetito d'un lupo e di tanto in tanto lo sento muoversi, dimostrandomi che non sto sognando ogni cosa. Non potrei chiedere di più] alza le spalle, con il viso luminoso che rispecchia la profonda felicità che prova.

    ELYSIANE [ . Nicchia di Cerridwen . ] E’ felice che i suoi consigli abbiano aiutato Inwe; come predetto dalla Romana, la Reggente è sicuramente in salute, sebbene un po’ stanca. Tuttavia, questa paturnia che affligge anche la Somma Stella si può facilmente curare [ Mangia molta frutta fresca per combattere la spossatezza e verdure di stagione! Aiutano anche me a restare in forze! ] Le due donne hanno sicuramente bisogno di vitamine; per quanto riguarda la crescita del piccolo, purtroppo, non può fare niente. Si stringe nelle spalle come a scusarsi, quindi allontanerebbe le mani da quelle della Sorella tentando di carezzare il suo ventre; sparirebbe ogni sorriso sul volto della giovane e la sua espressione si fa seria, concentrata. [ Do un’occhiata alla salute del feto, d’accordo? ] Sempre che la Dea le conceda ancora tale privilegio.

    INWE [Nicchia di Cerridwen] Frutta e verdura hanno sempre abbondato sulla tavola della Reggente, ma di certo può fare in modo di incrementarne la quantità, se la cosa l'aiuterà a sentirsi maggiormente in forze; annuisce, quindi, prendendo mentalmente nota dell'informazione e riproponendosi di mangiarne quanta più possibile. Lascia scivolare la presa dalle mani della sorella perché questa possa posarle sul ventre teso, senza che il tocco delicato della donna provochi nella Regina alcuna reazione di fastidio. Come uno specchio, anche il volto della Magistra si fa più serio, sebbene l'istintiva punta di materna preoccupazione venga tenuta fermamente a bada: [Certamente] risponderebbe, composta, prima di tacere per assistere alla manifestazione del potere di Arianrhod.

    Tutto accade in una frazione di secondo: i palmi delle mani cercano il ventre prominente della Regina e lo trovano, i polpastrelli delle dita strisciano sulla stoffa della veste tesa dall’ampiezza della pancia. La Somma Stella si prepara ad invocare l’ausilio della Vergine come di consueto, eppure stavolta è diverso: invece di rimanere ai margini dell’alcova, gli Spiriti s’avvicinano alla figura ammantata di nero; alcuni si appollaiano sulle sue spalle, altri si arrampicano in cima alla sua testa usando le ciocche di capelli sfuggite alla treccia come corde. Mano a mano ciò che la circonda perde la sua sostanza, spingendo Elysiane lontano, al di là del suo corpo, al di là del Velo. Ancora una volta Rhiannon ed Arianrhod stipulano un sodalizio i cui margini sono perfettamente chiari all’Eletta: la visione è unica, i significati molteplici. Il loco è il medesimo, è il Tempio, precisamente la Navata Centrale. Poco distante dall’Altare, la Somma Stella potrà scorgere una figura inginocchiata ed in cuor suo saprà che si tratta di una Novizia. Non può riconoscerla perché non è ancora nata, eppure non dovrebbe trovare molta difficoltà nell’interpretazione di ciò che le è concesso vedere. [ GDR PLAY: Elysiane, Inwe ]

    ELYSIANE [ . Nicchia di Cerridwen . ] Piano piano la vista ritorna e tutto si fa di nuovo nitido; l’aroma degli incensi le percuote il viso e gli occhi chiari si ritrovano serrati dalle palpebre due o tre volte prima di permettere alla giovane di abituarsi alla luce assai tenute. La normalità l’accoglie serena, con le lingue di fuoco appartenenti alle candele che danzano accanto alla statua di Cerridwen; le viene da sorridere: nella Nicchia dedicata al Meriggio, Alba e Vespro si sono fusi per svelarle un piccolo ma importante dettaglio che appartiene al futuro ma anche al presente. Fissa Inwe ora ed il suo bel volto le appare ancora concentrato, chissà quale espressione colorirà il suo volto dopo la rivelazione. Percepisce il suo cuore battere all’impazzata ma l’ansia viene allontanata presto, soffocata dal desiderio di comunicare alla Regina la novella. [ Sorella cara.. ] La voce incespica, l’emozione la rende più flebile di quanto Elysiane vorrebbe; i serpenti tatuati sugli avambracci guizzano in avanti non appena la ventunenne si sporge per tentare di afferrare nuovamente le mani della Sacerdotessa del Meriggio. Se ci riuscisse, le stringerebbe forte. Allo stesso tempo, la Stellina al centro della sua fronte si tinge di chiaro, un bianco lattiginoso che s’impossessa della misteriosa atmosfera che faceva da padrona nell’Alcova della Madre Guerriera. [ Potere della Stella liv. 6 – Luce di Stella liv. 6 ] [ La Dea mi ha mostrato la Creatura che cresce nel tuo grembo, posso assicurarti che è in salute. E’ femmina ] Si blocca per un attimo, deglutisce e cerca gli occhi dell’altra coi suoi. Già questa di per sé deve essere una rivelazione importante per la Mezza, ma non è tutto. [ C’è dell’altro. ] Altroché se c’è. Lei sa bene quanto sia dura la via del Sacerdozio e comunicare una tale nuova non è del tutto un’impresa rosa e fiori. [ Ciò che la Trina mi ha mostrato non è stata l’immagine di una neonata, bensì di una fanciulla in boccio. L’ho vista inginocchiata dinnanzi all’Altare, l’ho vista rimirare le statue con un ardore inconfondibile.. ] Non aggiunge altro, la Sorella capirà. Abbandonerebbe le mani di Inwe per lasciarle il modo di reagire come desidera, nemmeno la Dama del Lago sa come si sente.

    INWE [Nicchia di Cerridwen] Aspetta pazientemente che la sorella abbandoni ciò che la Dea le ha mostrato per tornare alla realtà. Non può fare nient'altro se non trattenere il respiro per quei pochi secondi necessari perché gli occhi della Somma tornino ad affacciarsi sul presente, formulando intimamente una preghiera. La vede tornare in sé, ma qualcosa nell'aspetto della Romana non la lascia tranquilla: il viso della Regina perde improvvisamente colore, mentre una morsa implacabile le stringe lo stomaco ed il cuore perde un battito. [Cosa c'è?] domanda immediatamente, la voce animata da un'angoscia quale mai ha sentito prima d'ora. La preoccupazione per la salute del bambino ha la priorità assoluta nella sua mente, non c'è spazio per altro. Ricambierebbe la stretta delle mani di Elysiane con eguale intensità, quasi aggrappandosi ad essa. [Cosa c'è, sorella?] chiede ancora, mentre un brandello di razionalità le impone di cercare di mantenere la calma e di non mettersi ad urlare. Quando finalmente la rivelazione si affaccia sulle labbra della Romana poco manca perché la Magistra non perda definitivamente la padronanza di sé, lasciando che le ginocchia si pieghino e la conducano ad un incontro quanto mai aspro con il pavimento di pietra. Piuttosto, lasciate le mani della Dama del Lago, Inwe arretrerebbe di un paio di passi, cercando con le dita la solidità del granito rosso della statua di Cerridwen, a cui si appoggerebbe senza vergogna, socchiudendo gli occhi. [Dea, ti ringrazio] mormora in un soffio, il fiato ancora mozzato dalla paura. [Una bambina. Sana.] è un sussurro appena percettibile quello che riesce a formulare, difficile dire se diretto a sé stessa, ad Elysiane o alla Dea. Sorride leggermente, però, immagine vivente del sollievo che prova improvvisamente e che viene subito minato dalla precisazione della Prediletta della Trina. [Co.. cosa?] le parole stentano ad uscire, mentre gli occhi nuovamente sgranati cercano quelli della consorella per trovare la conferma d'aver compreso. [L'hai vista... qui?] domanda ancora, la mente improvvisamente impegnata a formulare pensieri sconclusionati e quantomai colmi d'agitazione. La dritta corre al ventre per istinto, coprendone l'apice in un moto di protezione. La Dea chiamerà anche sua figlia, dunque?

    ELYSIANE [ . Nicchia di Cerridwen . ] Incredulità, sgomento, confusione albergano sia sul volto della ventunenne che sul viso più affilato della Mezza. Anche Elysiane è assai stupita: le pare assurdo pensare che una bambina che deve ancora venire al mondo sia già reclamata dagli artigli della Dea. Perché? Sicuramente alla piccola sarà concesso il libero arbitrio e probabilmente sarà ella stessa – una volta cresciuta – a richiedere un colloquio. Anche se le cose andassero così, che differenza farebbe? Con un sospiro, copia la posizione della Magistra come se fosse la sua immagine speculare ed accarezza il suo ventre anche se la sua mente è distante. Essendo seguita ( magistralmente ) da Edave, è sicura della sua salute e di quella del feto, ma non potrà sapere il sesso del nascituro sino al parto. Non che la cosa faccia la differenza, non ha preferenze. Ha già pregato la Trina invano per ricevere qualche indizio, quindi ha desistito, affidandosi ai Suoi desideri. Questo onere spetta anche ad Inwe i cui occhi sbarrati sono ancora fissi sul volto della Romana. [ Sì ] Che senso avrebbe avuto mentirle o nasconderle la verità? E’ di sua figlia che si parla! [ Sarà una di noi ] C’è un che di ineluttabile nel tono della sua voce, una forza aliena ed arcana che la pervade, donandole un aspetto perentorio come se fosse un giudice in procinto di comunicare la condanna. [ E’ il suo Destino. ] Una chiamata forte, impressa con marchio di fuoco, acqua e terra.

    INWE [Nicchia di Cerridwen] Saranno gli ormoni, sarà la portata della notizia, i pensieri della Reggente faticano a mantenere un ordine logico. Ciò di cui è consapevole, sebbene ad un livello troppo viscerale per poterlo realizzare pienamente, è che nulla di ciò che farà potrà evitare alla bambina di seguire la Via della Dea, se questo è il desiderio della Trina. Nel bene e nel male, i passi di questa figlia non ancora nata seguiranno il percorso designato per lei, con le gioie, i sacrifici ed i dolori che inevitabilmente ne faranno parte. D'improvviso la può immaginare, una fanciulla dai lineamenti che ricalcano i propri, animata dal medesimo desiderio che lei stessa ha provato e che ha potuto vedere negli occhi di tante Novizie. Occhi che, in seguito, hanno conosciuto il prezzo di una vita dedicata alla Triade. Istintivamente porta la sinistra a coprire il proprio sguardo, come se fosse tutto d'un tratto incapace di sostenere quello di Elysiane. Poi, in maniera altrettanto repentina, torna ad abbassare il palmo per ricercare quello della Somma, animata da un vigore febbrile. L'artiglierebbe con dita nervose per portarlo lì dove quella figlia – e futura sorella – attende, ignara, il compiersi del proprio destino. [Promettimi che sarai con lei se io non potrò farlo. Prometti che l'accompagnerai. Promettimelo, Elysiane. ] parla con voce vibrante, acuta, preda di emozioni che è incapace di controllare. [Ti prego] aggiunge poi in tono più basso, tanto quieto da rendere facile identificare in esso la paura che attanaglia la Magistra del Meriggio.

    ELYSIANE [ . Nicchia di Cerridwen . ] Le loro dita si intreccerebbero di nuovo, così come i loro sguardi. La ventunenne avverte la potenza dell’impeto che ha spinto la Mezzelfa – altrimenti davvero placida – a cercare le sue mani con tale vigore. Anche un sordo o un cieco carpirebbero l’ansia che permea i pensieri di Inwe ed Elysiane che la conosce da tempo riesce benissimo a comprendere lo stato d’animo dell’altra. Annuisce con calma mentre si decide a mantenere il contatto visivo con la Reggente; svuoterebbe la mente dai pensieri più ingombranti, attingendo alle sue risorse di autocontrollo per aiutare la fanciulla. [ Volontà liv. 2 – Infondere sensazione liv. 6 ] Grazie al potere gentile della Vergine, la Romana dovrebbe essere in grado di uccidere temporaneamente i demoni che si sono impossessati della placidità della Sacerdotessa, permettendole di sentirsi tranquilla e di ragionare lucidamente su quanto appreso. [ Ti aiuterò ad accudirla e ad istruirla e se il Fato dovesse separarVi.. ] Le pesa pensare a quella eventualità, ma è questo ciò che la Regina le chiede. [ Mi prenderò cura di lei come se fosse mia figlia. Te lo prometto. ] Così come tenta di garantire il meglio ad Haynes, farebbe e farà con la prole della Magistra di Fuoco. [ Facciamo una passeggiata nei Giardini? ] Le chiede indicando col capo il piccolo passaggio alle loro spalle; attende solo il consenso della Sorella prima di scivolare nella fessura mano nella mano con ella.
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    Elysiane
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    00 13/09/2016 23:33
    3° Visita - A spasso per Barrington
    Riassunto: Le due Sacerdotesse approdano sulla Terraferma per recarsi da Edave; tuttavia, le porte del Sanitarium restano chiuse. Inwe ed Elysiane decidono di passare la notte in Bettola, ove pagano per una camera e per la cena.


    Consigliati:
    - Riposo;
    - Pietra d'agata per la salute fisica e psichica della mamma e della piccola;



    Registrazione:



    ELYSIANE [ . Vicoli . ] La Signora dell’Oscurità ha steso il suo manto sulle due terre lambite dal Lago, rischiarandole col bagliore delle gemme stellari. La figura ammantata della Somma Stella procede con passo sicuro, affiancata dalla Magistra Rossa: entrambe sono gravide e le loro pance sformano gli abiti che vestono i loro corpi. Elysiane, in particolare, indossa una tunica grezza e nera, ormai incapace di entrare in una qualsivoglia veste sacerdotale, figuriamoci quella d’oro! Ha sistemato i capelli castano-ramati in uno chignon alla base della nuca, i lati della testa prima rasati ora sono ospitati dal crine corto ed ispido della ricrescita . Il Medaglione del Drago riposa sopra la curva del seno, accoccolato contro il petto della ventunenne e pronto a sobbalzare ad ogni passo della giovane. [ Ci siamo ] Bisbiglia in direzione della Sorella, evitando di disturbare gli sporadici passanti attirati dal loro stato interessante. Gli occhi verdi vengono strizzati per meglio carezzare l’imago scura ed indistinta del Sanitarium, fortuna che la Romana conosce la strada a menadito! Lo sguardo non è accentuato dal trucco scuro ed il volto giovane si presenta stanco e sfatto dagli stenti della gravidanza, occhiaie violacee ad accerchiare le iridi smeraldine.

    INWE [Vicoli ] Non si può dire che il meteo sulla terraferma rispecchi quello isolano: se Avalon beneficia dell'eterna della primavera, Barrington comincia a lanciare i primi avvisi riguardo l'imminente arrivo dell'inverno. Le strade sono patria di fango e venti sempre più freddi, e quella in cui si sono avviate la Somma Stella e la Magistra non fa eccezione. [Mai scelta fu più saggia di quella che ci ha portato ad indossare del calzari] bofonchia Inwe a mezza bocca, riferendosi ai vecchi stivali sformati – retaggio degli anni da vagabonda – in cui ha costretto i piedi ormai gonfi come zampogne. Sia le calzature che l'orlo della veste, infatti, non hanno resistito all'attacco della mota che invade i vicoletti, inzaccherando il cuoio e la stoffa rossa della divisa sacerdotale nonostante i diversi centimetri che separano quest'ultima da terra. Già, perché le dimensioni raggiunte dal ventre della Regina sono ormai tali da scoprire totalmente le caviglie della suddetta, contribuendo alla generale aria pachidermica che la regnante ha assunto da qualche settimana a questa parte. Difficile accostare l'usuale immagine della mezz'elfa con quella della donna in stato palesemente interessante che incede con ben poca grazia lungo la via, tallonando la consorella, coperta – capo compreso - da una comunissima mantella scura. Procede a capo chino per controllare di non sprofondare in qualche possibile cedimento del terreno, almeno fin quando non le giunge il bisbiglio della Dama del Lago: verso la struttura del Sanitarium verrà alzato un viso pallido ma ancora bello, nonostante la stanchezza, su cui spiccano gli occhi chiari e la stella scarlatta sopra di essi. Qualche secondo di silenzio per indagare con lo sguardo l'edificio sconosciuto, poi la mancina verrebbe fatta scivolare fuori dal mantello per colpire con fermezza il legno della porta. Uno, due, tre colpi: ora sta a chi le attende farsi avanti.

    ELYSIANE [ . Esterno Sanitarium . ] Sogghigna al dire della Mezza, stringendosi nel manto che ha addosso alle spalle: sì, è davvero un peccato che la Terraferma non sia baciata dalla Primavera Eterna. Il profilo squadrato e perfetto della stellina al centro della sua fronte nivea s’è riempito delle tinte della sera, abbandonando la colorazione cremisi per abbracciare il nero caro a Rhiannon. Un altro paio di passi e le due Sacerdotesse raggiungono la struttura del Sanitarium. [ C’eri mai stata, prima d’ora? ] Chiede alla Magistra mentre quest’ultima s’appresta a bussare. In cuor suo, Elysiane è felice d’essersi fatta accompagnare dalla Sorella: in primo luogo, perché le traversate del Lago in solitaria la incupiscono, in seconda istanza, perché Edave ha più volte manifestato la voglia di visitare lei stessa la Reggente. Sorride la ventunenne pregustandosi lo sguardo della Mannara accendersi. Eppure ha altro a cui pensare. [ Ah, che sbadata! Ho una cosina da darti prima che ci aprano.. ] Il busto è piegato in avanti ed entrambe le mani armeggiano nelle ampie tasche della tunica nera, sino a che non viene estratto un cordoncino marrone; ad esso, la fanciulla ha legato una pietra liscia e dalle sfumature verdastre. [ E’ Agata ] Spiega porgendo il monile casereccio alla donna di fianco a lei. [ Dovrebbe avere delle influenze positive su di te e sulla nostra piccola bambina benedetta ] Sorride bonariamente ad Inwe. Non si fa problemi ad indirizzarsi alla futura figlia della Magistra or che sono certe che il feto seguirà le orme di sua madre. [ Sia a livello fisico che mentale. Dovrebbe riuscire a calmarti in vista del parto. Non dovrebbe mancare molto ormai, o dovremo iniziare a prendere in considerazione l’idea di spostarci rotolando! ]

    INWE [Esterno ] Sbuffa con impazienza, spostando il peso da un piede all'altro e portando le mani a livello delle reni: sorreggere costantemente l'ormai importante peso della bambina diventa ogni giorno più faticoso ed i suoi muscoli chiedono pietà. Torna ad alzare il viso sulla struttura che le sovrasta: [No, è la prima volta. Quando giunsi sull'Isola conobbi un'Ospitaliera ma , nonostante avessimo legato molto, non ebbi mai modo di visitare questo luogo. Barrington è una terra ancora inesplorata per me] commenta, spostando gli occhi sulla Somma Stella con un sorrisetto. Quindi assume un'espressione stupita, che si scioglie in un sorriso più ampio del primo al vedere di cosa si tratta. [Non avresti potuto farmi un dono più gradito ed adatto: ti confesso di essere piuttosto preoccupata da ciò che ci aspetta] ammette, accettando il pendente ed osservandolo al chiarore lunare che si insinua fra i tetti. [ Fino a poche lune orsono non avrei mai pensato di avere un figlio, perciò la paura del parto non mi ha mai toccata più di tanto. Oggi temo sia tutta un'altra storia.] Sospira, cercando di tenere a bada l'ansia che, si dice, accompagna ogni madre in procinto di dare alla luce la propria prima creatura. [Siamo compagne anche in questo?] domanda poi, osservando la Dama del Lago di sottecchi. È una donna forte e coraggiosa, colei che guida il Tempio, ma cionondimeno estremamente giovane ed inesperta tanto quanto la Magistra: sarebbe fisiologica un po' di preoccupazione.


    [ CAMBIO LOCATION > BETTOLA ]



    ELYSIANE [ . Bettola | Stanza . ] Purtroppo per le due donne, nessuno ha aperto loro la porta. A malincuore, le Sacerdotesse hanno optato per la Bettola, pagando per la camera che le ospiterà sino all’indomani. Durante il tragitto, la ventunenne risponde ai quesiti dell’amata Sorella. [ Ho accarezzato l’idea di avere dei figli da ragazzina, ma l’avevo accantonata al principio del percorso sacerdotale. Sai, gli impegni mi sembravano già abbastanza ingenti e sapevo che non avrei mai avuto il tempo per un uomo. A quanto pare, la Dea ha voluto sorprendermi.. ] Commento sorridendo sotto i baffi, indicando l’entrata dell’osteria alla Mezza. Ben presto, le due salgono nella stanza a loro designata; con rapidità, la fanciulla si libera del manto e delle sue cose, sedendosi sul letto e massaggiandosi le tempie. [ Non so quanto sarò di compagnia, potrei addormentarmi da un momento all’altro! ]

    INWE [Stanza] Il destino ci ha messo lo zampino, facendo sì che la porta del Sanitarium sia rimasta chiusa davanti ai nasi delle figlie del Tempio. La strada per la Bettola è stata breve, ma è bastata a mettere una buona dose d'appetito alla Magistra che ultimamente mangia letteralmente per due. Nel salire nella stanza che divideranno questa notte, quindi, si è fermata a richiedere che venga portato loro quanto vi è di pronto in cucina, pur essendo consapevole di quanto le doti culinarie dell'oste possano essere discutibili: la fame è fame, d'altro canto. Solo una volta raggiunta la camera si accinge a seguire l'esempio della sorella, portando le mani al collo per disfarsi del mantello umido e rivelare le forme della gravidanza. Sorride, sorniona, al sentire le parole di Elysiane: [Chissà la Trina non ti chieda di dedicarti proprio ad un uomo, invece, anche se da amare in maniera differente. O forse sarà una bambina e crescerà assieme a questa piccola scalmanata]. La osserva sedersi, notando come la stanchezza si sia fatta strada anche sul viso della Dama del Lago. Anche la Magistra è stanca, e difatti prenderebbe cautamente posto sul proprio giaciglio, socchiudendo gli occhi con soddisfazione nel percepire allentarsi finalmente la tensione della schiena. [Fra quanto credi che arriveranno?] domanda poi, accennando con il mento al ventre dell'altra, impegnativo quanto il proprio. I bambini, essendo stati concepiti nella stessa notte, verranno presumibilmente al mondo a breve distanza l'uno dall'altro, se non assieme.

    ELYSIANE [ . Bettola | Stanza . ] In attesa che un inserviente bussi alla loro porta, la ventunenne si distende sul letto: i suoi movimenti sono lenti e misurati, condizionati dal gonfiore delle caviglie e dal ventre così ampio da permetterle appena di scorgere i piedi. Non appena poggia la testa sul cuscino cerca di rilassare le spalle, conscia delle fitte lungo la spina dorsale. Chiude gli occhi, concentrandosi sulla voce di Inwe. [ Ho tentato di carpire qualche informazione oltre il Velo ma la Dea non mi ha mostrato il sesso del bambino. ] Commenta con un velo di disappunto nella voce, carezzando la pancia con entrambi i palmi delle mani, quindi sorride. [ A volte credo sia maschio, se avessi una femmina forse Ella me l’avrebbe mostrata assieme alla tua. O forse il Tempio non sarà la sua casa ] Sono solo speculazioni, castelli di carte. Si concentra sul suo respiro regolare, concedendosi qualche minuto prima di rispondere alla Sorella. [ Una settimana, dieci giorni massimo. Siamo certamente entrate nel terzo trimestre, oramai in maniera abbondante ] Si gira a cercare il volto della Mezza per dedicarle un sorriso di conforto, quindi le due dovrebbero udire qualcuno bussare alla porta.

    INWE [Stanza] Guarda la consorella senza timore, con la familiarità con cui si guardano coloro con cui vengono divisi tutti i più importanti momenti delle proprie giornate. Difficile riconoscere nella futura madre che sta distesa sul letto, con il ventre delle dimensioni di un'anguria ed il capo parzialmente rasato, la stessa ragazzina che mesi orsono la accompagnò lungo le strade del Noviziato e dei primi tempi del sacerdozio con la pazienza e la dolcezza di una sorella maggiore. [Deve essere un bello scherzo poter accompagnare le gravidanze altrui ma non poter prevedere nulla sulla propria, eh? Dì, hai già pensato a qualche nome? ] commenta con un ghigno divertito. Stringe le labbra: la conferma dei propri calcoli è un'ulteriore richiamo alla realtà delle cose. Manca poco, pochissimo. Il bussare alla porta la fa alzare in piedi, con lentezza: caracolla verso l'ingresso con una mano sulla schiena, ma raddrizzandosi e ricomponendosi prima di schiudere l'uscio. Al ragazzino che sta portando loro la cena apparirà una giovane donna – e palese futura madre – perfettamente a proprio agio, il viso atteggiato in un'espressione di calma benevolenza e macchiato da appena una punta d'austerità. [Ti ringrazio. Dì pure a ser Richard che salderemo domattina, assieme alle spese della camera. Che la Madre t'accompagni] [Imperturbabilità liv.3]. Richiusa la lignea, il volto di Inwe tornerà all'espressione stanca e un po' dolorante che aveva in precedenza, mentre colloca il vassoio con del pane ed un paio di piatti di minestra sul piccolo tavolino. [Mangi qualcosa con me? Dobbiamo essere in forze per l'arrivo dei piccoli] la invita, muovendo verso il lettino dove l'altra sta distesa.

    VARINIEL [esterno - Lupus] E' parecchio che non mangia umani, deve ammetterlo.La carne di barryngton gli è mancata.Passo dopo passo le sue quattro zampe lo portano tra i vicoli della cittadina.La notte lo copre, lo avvolge, e incurante degli ubriaconi che passano qualche via piu in la, si diroge verso la bettola.Le luci della sala conune sembranp die grossi occhi nell oscurita. Il suo manto scuro riluccica sotto i flebili toccji della pallida madre luna. [Ahuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu!!!] un terrificante suono spezza la quiete, le coppie dentro i loro letti e i sonni dei bambini.

    ELYSIANE [ . Bettola | Stanza . ] I colpi sulla lignea superficie della porta inducono la giovane a riacquistare la posizione eretta: con un colpo di reni si solleva a sedere, quindi abbandona il morbido letto per raggiungere il tavolo ove vengono posati minestra e pane. [ Grazie! ] Proferisce in direzione dell’inserviente, indi si appropria del pane e lo spezza con veemenza. [ Mangio, mangio! ] Sorride e si riempie la bocca di molliche, aspettando che la Sorella le faccia compagnia. Quanto ai nomi.. [ Se è femmina pensavo Priscilla, il nome di mia nonna. ] Un nome italico, pregno di mediterraneità. [ Se è maschio Aiden, nel linguaggio dei boschi significa ‘fuoco’. Pensavo potesse essere un omaggio al padre del bambino ] Questo lo aggiunge con le guance in fiamme. Pensa spesso al giovane selvatico e biondo, dai magnetici occhi blu e dalla pelle profumata di muschio. [ E tu? ] Scaccia i languori, concentrandosi sulla minestra: soffia sul cucchiaio di legno prima di portarselo alla bocca. Proprio allora un ululato agghiacciante scuote la Terraferma.

    INWE [Stanza] Si accomoda assieme ad Elysiane, costretta a tenere il piatto fra le mani per poter aggirare il proprio ventre e assaggiare la minestra. La cucina della Bettola è notoriamente poco invitante, ma la Magistra non è particolarmente schizzinosa, specie se affamata e infreddolita. [Sono molto belli entrambi, e molto significativi. Aiden è gaelico, lo sapevi? La lingua della mia terra] commenta con un sorriso, prendendo un'altra cucchiaiata di zuppa. [Ne ho diversi in mente, ma ogni giorno mi ritrovo a cambiare idea... forse saprò il suo nome quando la vedrò] risponde, il viso illuminato al solo pensiero della bambina. L'ululato la porta a voltarsi di scatto verso la finestrella che affaccia sulla strada: [Deve esserci scarsità di selvaggina se si è spinto fino in città] commenta accigliata. Fatica però ad immaginare un animale selvatico come un lupo in grado di farsi strada nella bettola, motivo per cui non si preoccupa più di tanto e riprende a mangiare, sebbene mantenga le orecchie tese a coglierne eventuali altri richiami. Gradualmente, però, tornerà a concentrarsi sulla conversazione con la sorella, perdendosi nelle fantasie di future madri che probabilmente le accompagneranno fino al sonno.
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    Fehrer
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    00 14/09/2016 10:13
    Ok!

    Anche qui, buon parto [SM=g27823]



    "Hai fatto un patto col Diavolo; e il Diavolo torna sempre a riscuotere."






    Yawp
    "...over the rooftops of the world."