La mia Las Tunas by Ricky
Riporto a mo' di guida turistico-sessuale questo raccontino "raccattato" nel Web
Caro Aire, se lo ritieni troppo "crudo", o cmq inadeguato, taglialo pure.
Las Tunas sta alla figa come Las Vegas sta al gioco d’azzardo… la discoteca a mio avviso è uno schifo, ma non ci si va certo per ballare, qui dentro c'è la più alta concentrazione di mignotte in rapporto allo spazio disponibile, e non mi si venga a raccontare che nella disco tunera ci vanno anche le trotine di buona famiglia, ci sono solo ed esclusivamente mignotte, e molte di queste hanno ancora il cartellino del prezzo attaccato al collo, chiaramente tutte hanno il chulo al seguito… il prezzo, e mi riferisco al prezzo della mignotta e non al biglietto d’ingresso, è di 20 dollarini, più ovviamente la casa… qui la scelta della mignotta funziona un po’ come con le elezioni politiche qua da noi… non puoi pensare di scegliere la meglio ma devi accontentarti della meno peggio, poi considerando che il localino apre i battenti sul tardi e la mignotta vuole bere e ballare, va a finire che si va a scopare a notte fonda e spesso è più lo smatezzo che il gusto… vediamo ora di fare un giretto per la città… il parque è un posto carino, qui si possono trovare trote un po’ per tutti i gusti, si va dalla classica baldraccona vestita a festa alle ragazzine che sembrano un po’ sbarbine ma che fanno presto a diventare trotine, e per gli amici e le amiche gay ci sono anche un paio di angolini riservati a froci e lesbiche… a proposito di lesbiche, lesbichine e lesbicone, se anche voi come me avete la passione delle tortilleras vi consiglio un giretto al barrio La Victoria raggiungibile anche a piedi dal centro, se invece avete il tur sotto al culo in 10 minuti arrivate al Nispero, è sette kilometri fuori città sulla strada di Jobabo, siete in aperta campagna, ma qui oltre la metà delle trote che ci vivono sono lesbiche o bisex, e non è difficile farsi organizzare un bel lavoretto di gruppo… ritornando alle trote quasi normali e alla Victoria, si possono conoscere discrete trotine nei dintorni della Mantilla vicino alla feria … e… ma questo vale solo se siete dei volpini e volete fare compagnia a una bella trotina, sposina insoddisfatta di un giovane italiano, quando entrate a La Victoria proseguite verso l’asilo e siete molto vicini alla meta… attenzione però che la trotina vive qua da noi quindi ci vuole anche del culo per beccarla là… la trotina in questione non è proprio facilissima da ciulare, nel senso che non è una che la da anche al cane, a letto non è proprio il massimo della goduria scopereccia perché il maritino non le ha insegnato tanto bene, ma in compenso non costa niente… altre belle trote poi si possono incontrare alla mattina nei pressi del mercato Diamante al barrio Sosa… poi c’è il mercato di fronte alla stazione… considerando che Tunas è piena di belle fighe, e anche molto trote, io consiglio sempre di girare a piedi nei vari quartieri, anzi un po’ in tutti i quartieri, perché così facendo ci sono due grossi vantaggi: primo con una buona dose di culo può anche capitare di trovare una trotina che non è poi tanto trota, nel senso che se ci sapete fare la scopate gratis almeno per una settimana, secondo c’è meno concorrenza in giro perché il camajan dall’alto della sua sapienza predilige il centro e quindi il suo raggio d’azione è alquanto limitato, infatti quasi mai ho trovato concorrenza andando a trote a Las Quarenta, Aguilera, Buena Vista, La Caldosa, Aeropuerto, ecc… se poi c’è qualcuno che predilige la trota campesina e non vuole allontanarsi troppo dalla città allora consiglio un giro a La Margarita, fuori città in direzione Holguin, qui quasi tutte hanno il pelo sulle coscie e sulle tette, il preservativo è un’oggetto sconosciuto e quasi tutte devono ancora iscriversi all’università del pompino… quindi tanto vale andare a bere qualcosa in centro… gli altri bar con musica di solito sono frequentati solo da trote già accompagnate, quindi è meglio fermarsi a La Roca… qui, quando la policia non rompe i maroni, sembra di stare al rodeo, l’unica differenza è che dentro al recinto non ci sono le mucche ma le vacche… qualche benpensante potrà obiettare che mucche e vacche sono la stessa cosa, invece no, le mucche sono quelle buone e le vacche sono quelle cattive… per farvi capire meglio, quella della Milka è una mucca e non una vacca… dunque dicevamo… qui si fermano le vacche prima di andare a pascolare alla disco e si fermano le vacche che non vanno alla disco, le seconde forse sono un po’ meglio delle prime, ma il bello di questo posto è che la carne di vacca non ha un prezzo ben definito, qui con un po’ di savoire faire ci si diverte un casino, qui è dove ho sempre trovato le trote migliori, vacche e troie proprio come piacciono a me, e tante volte senza nemmeno pagarle, chiaro che non devi avere 70 anni e si deve creare un minimo di quel giusto feeling… questo è il classico posto dove la stessa trota chiede 20 dollarini a te e magari la da gratis a me, o viceversa… il viceversa non è tanto facile ma non si sa mai… sicuramente qualche volpino come il buon Mario sa di cosa sto parlando…
dopo tanta città andiamo a respirare l’aria salubre della campagna, Jobabo non è proprio un ridente paesino, ma se siete provetti puttanieri è il posto che fa per voi… arrivando da Tunas fermatevi al Doce… lì vive xxxxx, trent’anni, mulata chiara, un tatuaggio sulla caviglia destra, è stata dentro anche un paio di volte… non è bellissima ma è famosa perché ha raggiunto le semifinali ai campionati latino-americani di bocchino… io abito fra Bologna e la riviera romagnola e la nostra è per eccellenza la terra dei pompini, quindi so bene di cosa sto parlando… bene, la tipa in questione le batte tutte, una tecnica magistrale unita ad una troiaggine che non ha confini, mai visto niente di simile, con lei ci si dimentica del primo e anche del secondo canale, la sua bocca da sola vale un viaggio a Cuba, e poi alla mattina non c’è nemmeno bisogno di cambiare le lenzuola perché lei non butta via niente, manda giù tutto senza perderne nemmeno una goccia… l’unico consiglio che mi permetto di darvi è di stare in campana con i soldini perchè sembra che oltre alla lingua abbia anche un po’ le manine lunghe e svelte… proseguendo verso il centro del paesino, a sinistra dopo la scuola, abita xxxxx, di lei non vi dico niente perché, quando non va a batt… ehm volevo dire a trovare la zia a Matanzas, è ancora ufficialmente la mia novia, e come si dice, fidarsi è bene ma non fidarsi è meglio… specie con i volpini che ci sono in giro… devo però ammettere che quando sono là mi tratta da Dio e non mi fa mancare niente, ed è anche una trota molto intelligente e parsimoniosa perché i soldini guadagnati con il sudore delle labbra non se li sputtana in cazzate inutili come molte delle sue colleghe, pensate che l’ultima volta che è stata a trovare la zia di Matanzas è tornata con quasi 1000 dollarini in saccoccia, io sono arrivato una settimana dopo e ne aveva rimasti ancora quasi 500… di questi una cinquantina li abbiamo buttati in comida per la sacra familia… e con gli altri 450 ci siamo fatti una settimanina di vacanza a Gibara… lei sarebbe proprio la classica mogliettina perfetta che ognuno di noi sogna di portare in Italia… andate avante voi che a me mi scappa da ridere…
dopo Jobabo, se non ha piovuto tanto non è difficile arrivare ad Amancio, qui il paesaggio cambia leggermente di colore nel senso che prevale il mulata-scuro, se avete fretta e vi piacciono i pompini fate un salto dalla peluquera, non è giovane, non è bella, ma se glielo mettete in bocca e chiudete gli occhi siete in paradiso… se invece non avete fretta fermatevi tranquillamente anche un paio di giorni, e alla sera nel week end andate al cabaret nocturno, il posto non è niente di eccezionale ma ci sono mulate da sballo… e visto che siamo in una delle zone più malandate di Cuba, con 20 dollarini vi affittate la trota per due giorni bevute comprese… e se dopo la stantuffata vi viene fame proseguite fino a Guayabal… qui quasi niente trote ma ottime aragoste che costano davvero poco… usciti da Amancio in direzione nord verso Colombia, potrebbe valere la pena fermarsi un’oretta al Diez, lì fino a poco tempo fa c’era xxxxx ex moglie del medico del consultorio, un vero disastro a fare i soffioni ma se vi piace il secondo canale avete trovato la trota giusta… e non c’è nemmeno bisogno del lubrificante perché è come infilare il coltello nel burro…
poi dopo un po’ si arriva a Colombia, le trote stanno tutte nei dintorni del Castillo che è l’unico posto decente del paesino, quando vi sedete a tavola per bere o mangiare qualcosa sul menù vi verrà offerto anche una mulata jovencita, conviene rifiutare perché quelle che stanno sul menù hanno come minimo le piattole o i pidocchi, e c’è da prendersi la scabbia solo a guardarle, e poi lì fuori è pieno di jovencitas, in prevalenza mulate o negre, infatti spesso e volentieri i vecchi bavosi ultrasettantenni che stazionano a Tunas o Camaguey vengono qui per affittare le ragazzine colorate…
poi finalmente si rivede la central, siamo a Guaimaro, politicamente appartiene a Camaguey ma le mignotte locali quando non sono a Santa Lucia battono a Tunas, di giorno le uniche cose decenti sono il formaggio e il gelato, poi al calar della sera cominciano a spuntare fuori le trote, Guaimaro è un posto strano, se non lo conosci non ci trovi niente di buono e non vedi l’ora di andartene, ma… se cominci a conoscerlo un po’… lo puoi anche apprezzare… si mangia a la calle con pochi pesos nacionales, si entra al cabaret sempre a moneda nacional e si conoscono tante trote che lavorano quasi a moneda nacional… una mamaita con ingoio a la calle non vale più di tre dollarini… appena fuori dal centro vive xxxxx, una mulata sulla trentina che dice di essere sposata con un vecchio romano, io non ci credo ma vale la pena conoscerla… se la prendete da sola non è un gran chè ma in coppia con la sua amica del cuore vi assicuro che fa faville… e non dovete memmeno pagare la garconniere perché vi porta tranquillamente a casa sua, e dopo l’ammucchiata notturna vi preparerà anche un ottimo caffè, e tutto questo sollazzo per la modica cifra di 20 dollarini… abbiate l’unica avvertenza di non molestarla troppo mentre è intenta a leccare la passerina dell’amica…
passata di nuovo Tunas ci dirigiamo verso Puerto Padre e le sue magnifiche spiagge, che in temporada alta diventano ancora più magni-fiche, di solito qui il turista viene già accompagnato… e commette un grande errore… nel week-end La Boca e La Llanita si riempiono di figa, molte sono con il marito o il novio, ma come tutti sanno il turista ha sempre la precedenza… inoltre può capitare di incontrare anche qualche passera canadese sfuggita dalla riserva di Covarrubia… e quando la canadesina è mezza ubriaca può diventare anche più trota di una cubana… l’unico problema serio è la lingua, nel senso che l’inglese farfugliato da loro è già di per se complicato, immaginatevi poi se la trota in questione è mezza ubriaca e con la bocca piena…e non dovete nemmeno preoccuparvi di Obry, il canadese sessantenne che vive lì perché è troppo impegnato a controllare che la sua giovane cubanita non si faccia trombare da qualcun altro… purtroppo per lui, e anche grazie al sottoscritto, non sempre ci riesce… effettivamente questo posto è molto vicino al paradiso sulla terra, spiagge mozzafiato, Punta de Tomate non ha quasi nulla da invidiare a Cayo Largo, si dorme bene con 15-20 al giorno, si mangia da Dio con 3-4 a testa basta sapere dove andare, il ron quello buono, ma buono davvero, lo si compra a moneda nacional alla tienda de los militares, la policia è pressochè inesistente, il carro no sirve, la bici è come la figa, cioè se sai fare te la fanno usare gratis, e quando vuoi cambiare trota basta attraversare il cañon con il barchino e andare a Puerto Padre con la guagua che costa 1 peso nacional… lì c’è il bar dei delfini con qualche trota, e anche la discoteca, ma soprattutto c’è tanta figa giovane, se poi conosci bene gente come il trompeta sei davvero a posto, lui procura le trote e ci mette la casa, tu ci metti il ron e non devi far altro che trombare la trota, prima la tua e poi se ce la fai anche la sua… tanto lui non è geloso nemmeno della sua mogliettina… una volta che c’era carenza di trote per problemi di policia, l’adorata mogliettina si è prestata ben volentieri a rimpiazzare la trota mancante… lì vicino, se anche voi vi siete rotti i maroni della musica cubana intesa come salsa e minchiate varie, provate a fare un saltino fino a Delicias e chiedete del musico el viejo, nella sua collezione di vinili che non sono poi tanto vecchi c’è roba come Irakere e Chucho Valdèz… vi chiedo solo di trattarlo con riguardo e molto rispetto…
se pensate di conoscere bene la campagna tunera solo perché per farvi fare un plucco in macchina avete deviato di qualche kilometrino dalla central avete ancora molto da imparare… se vi piace la tranquillità e la trota ruspante, quando siete sulla strada che da Tunas porta a Santa Lucia passato il Cerro e prima di arrivare al crucero di Manatì prendete a destra e addentratevi nei campi di caña per oltre dieci kilometrini… prima o poi arriverete a La Anacahuita de Manatì… qui siamo nella preistoria, se non fosse per qualche trotina che si è civilizzata in quel di Santa Lucia qui non saprebbero nemmeno di che colore sono i dollarini… infatti qui i soldini servono a ben poco, se vi presentate portando in dono un bel pargo, qualsiasi buon padre di famiglia vi concederà amorevolmente la sua figliola… qui si respira l’aria di una volta, niente tacchi a spillo e niente profumi, qui la trota è davvero genuina e ruspante, in mezzo alle gambe non hanno il pelo ma una foresta, e dopo che avete leccato la figa anche solo per un po’, vi rimarrà sulle labbra un profumino strano almeno per un paio di giorni… e un leggero pizzicorino sulla lingua…
visto che siamo sulla costa nord vale sicuramente la pena espatriare fino a Santa Lucia… dopo che il Flamingo ha chiuso definitivamente i battenti, la zona del troiodromo si è alquanto ristretta, ma considerando che anche lì c’è la carenza dei consumi a volte il governo permette il ripopolamento faunistico delle trote, ce n’è davvero per tutti i gusti e per tutti i prezzi, con 5 dollarini si può scegliere fra il bocchino con ingoio in spiaggia e la sveltina appoggiati ad un albero dietro il Rumbos, con altri 20 si fa l’all inclusive in casa particular con una discreta trota, è compreso anche il fronte-retro ma chiaramente la casa si paga a parte… visto che siamo in piena zona turistica è molto difficile trovare l’alloggio particular, io consiglio quindi due alberghi, il Villa Tararaco detto anche hotel escuela non costa tanto ma lì non ci mangerebbe nemmeno il mio cane, l’hotel Caracol costa molto di più ma presenta notevoli vantaggi, il trattamento è all inclusive e si mangia più che decentemente, è frequentato da clientela internazionale (leggasi trotine italiane e canadesi), la bella signora mora che vende le cartoline li dentro a letto fa ancora la sua figura, e non ultimo, la sepsa è abbastanza tollerante… di giorno a rilassarsi in spiaggia e alla sera tutti fuori a mignotte… ecco, tanto per stare in tema di figa, il yuma che viene qui per una settimana di ferie ha in testa solo ed esclusivamente la figa cubana… e sbaglia di grosso… il volpino intelligente e lungimirante invece si interessa prima delle trote turiste, perché la trota locale la possiamo scopare anche dopo tanto è difficile che scappi, mentre la trota canadese che è lì in ferie e che deve ripartire dopo due giorni è opportuno scoparla subito… per mangiare un’ottima e abbondante aragosta andate da Mongo a Playa los Cocos, e se gli portate un yuma con mignotta al seguito avrete due vantaggi, Eduardo vi farà uno sconto sull’aragosta e al yuma avrete la possibilità di ciulargli la mignotta…