accatastamento rurali

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lillo1
00giovedì 29 luglio 2004 13:08
il termine ultimo per l'accatastamento dei fabbricati rurali che hanno perso i requisiti di ruralità, è sempre quello dell'art. 64 comma 4 della 388/2000 (31.12.2001) o c'è stata qualche proroga che mi è sfuggita?
clatemp
00martedì 3 agosto 2004 15:55
direi proprio di no, lillo, pare anche a me che il termine si sia fermato a quella data anche se credo che la sua rilevanza sia limitata per i tributi locali in quanto anche precedentemente qualora avesse perso i requisiti di ruralità anche se non era scaduto il termine per l'accatastamento doveva essere assoggettato ad ICI come fabbricato urbano a tutti gli effetti. Anche ora qualora il contribuente non abbia iscritto al catasto il fabbricato (pur dovendolo fare) sarà trattato come fabbricato urbano e quindi soggetto al pagamento dell'ICI. Il problema potrebbe essere la rendita. Ma in questo caso permangono le stesse problematiche di un fabbricato non accatastato o accatastato senza rendita.
lillo1
00martedì 3 agosto 2004 17:35
Re:

Scritto da: clatemp 03/08/2004 15.55
direi proprio di no, lillo, pare anche a me che il termine si sia fermato a quella data anche se credo che la sua rilevanza sia limitata per i tributi locali in quanto anche precedentemente qualora avesse perso i requisiti di ruralità anche se non era scaduto il termine per l'accatastamento doveva essere assoggettato ad ICI come fabbricato urbano a tutti gli effetti. Anche ora qualora il contribuente non abbia iscritto al catasto il fabbricato (pur dovendolo fare) sarà trattato come fabbricato urbano e quindi soggetto al pagamento dell'ICI. Il problema potrebbe essere la rendita. Ma in questo caso permangono le stesse problematiche di un fabbricato non accatastato o accatastato senza rendita.



ok. allora proseguiamo nel ragionamento:
premesso che non c'è dubbio sul fatto che il fabbricato rurale, ai fini ici, era assogettabile all'imposta in quanto i proprietari non avevano i requisiti soggettivi per la conservazione della ruralità.
i proprietari suddetti non hanno provveduto all'accatastamento, non hanno mai fatto alcuna dichiarazione ai fini ici, e ovviamente non si sono mai sognati di pagare una lira di ici.
il comune ha emesso i provvedimenti, assegnando una rendita presunta, sulla base di misurazioni fatte dall'esterno del fabbricato. è stata assegnato un A3, anche se l'immobile, pur avendo una bella cubatura e delle buone possibilità di recupero, è in condizioni abbastanza disastrate. ora i proprietari contestano questa valutazione fatta dal comune, dicendo che l'immobile potrebbe essere al limite un A5, e chiedono una rettifica della rendita. il che potrebbe avere anche qualche fondamento, viste le attuali condizioni dell'immobile... però, dal momento che sono loro in difetto, non avendo provveduto all'accatastamento, il comune sarebbe dell'avviso di non modificare i propri provvedimenti, e di insistere sull'A3. allora, la domanda è: se loro intendessero insistere sull'A5, che possibilità hanno di spuntarla in commissione tributaria, non avendo adempiuto all'obbligo di accatastamento?
non so se mi sono spiegata... ma il concetto alla fine è che siccome già hanno scampato i pagamenti dal 1993 al 1998, almeno che paghino questi ultimi anni, e poi che si mettano in quadro. volendo, potrebbero richiedere anche la riduzione del 50% dell'imposta sostenendo l'inagibilità e inabitabilità dellì'immobile, ma il tutto presupponela coscienza e volontà di essere soggetti passivi di imposta, idea che in tutti questi anni mai li ha sfiorati...

[Modificato da lillo1 03/08/2004 17.54]

clatemp
00venerdì 3 settembre 2004 14:24
dipende da che linea difensiva seguono e come in concreto erano stati fatti gli avvisi. Come ti avevo già detto a voce, se puntano sulla mancanza di motivazione (se nell'atto non è stato spiegato correttamente l'iter di formazione della rendita catastale fatta dal Comune), hanno delle chance.
Si tratta in effetti di un settore di controllo abbastanza spinoso. Dopo aver fatto una verifica a campione su un certo quantitativo di fabbricati rurali sto infatti pensando di proporre all'amministrazione un condono per il 2005. Questo procedimento avrebbe il vantaggio di far accatastare tutti i rurali con la DOCFA e controllare (a fondo) solo quelli non condonati concentrando i controlli su altre tipologie di base imponibile, perchè se dovessi "smuovere" l'ufficio tecnico per tutte le rendite non andrei molto lontano (penso che sia una realtà molto diffusi negli enti)
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