Via XX Settembre pedonale

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giambo64
00sabato 12 febbraio 2011 18:57
Oggi grande articolo sul Secolo:

www.ilsecoloxix.it/p/genova/2011/02/12/ANSZdHjE-genova_settembre_battagl...

con relativo sondaggio.
A sorpresa (graditissima sorpresa, per me!) i lettori sono a favore di via XX pedonale con solo le corsie per i mezzi pubblici, a stragrande maggioranza, oltre il 70%.
Votate anche voi.
Il Celle
00sabato 12 febbraio 2011 19:54
Se andate a scavare tra i commenti ce n'è uno di tal "Sergio2010" che cita GE2020 con tanto di link al sito metrogenova! [SM=g28002]
da91c
00sabato 12 febbraio 2011 20:57
Votato!

In attesa di una Via XX Settembre pedonale percorsa solo dal tram (sono troppo ottimista), togliere dai piedi il traffico privato è già un buon inizio.

Magari in concomitanza con l'arrivo a Brignole della metropolitana.

xoth
00sabato 12 febbraio 2011 22:47
Mha.... via XX e' stata costruita per fare da arteria di collegamento tra la zona levantina del comune con il sistema delle strade nuove realizzato nei secoli precedenti che arrivava dall'altra parte della città (ai tempi Genova si estendeva da Albaro alla zona di Dinegro), in quanto ne' la preesistente via Giulia ne' le strade parallele erano in grado di supportare il crescente traffico (non automobilistico, quello e' arrivato dopo) nato con l'allargamento a levate del comune del 1874.

Il traffico e la popolazione da allora sono cresciuti enormemente, ma nonostante gli anni passati ed i lavori in zona, continua ad essere la principale via di attraversamento di quella zona del centro, sia per i bus che (ora solo in discesa) per i mezzi privati. La sopraelevata, che potrebbe avere la stessa funzione di attraversamento del centro (ma non e' utile per gli autobus), non ha in discesa uscite dalle parti della stazione Marittima/Principe.

A questo punto diventa evidente che non si puo' fare a meno di via XX per farci passare bus e/o futuri tram; anche la stessa metropolitana, una volta arrivata a Brignole e magari pure a Corvetto, avrebbe fermate troppo distanti per poter servire tutta la zona intermedia. Il risultato sarebbe quindi un estremamente pericoloso finto-pedonale (come quello di de Ferrari, che pero' e' molto piu' stretto), con buona parte della strada occupata dai mezzi e ben poco spazio in piu' realmente a disposizione dei pedoni, mentre le strade adiacenti si trasformerebbero in camere a gas sempre intasate.

In queste condizioni, per me, decisamente pollice verso [SM=g28001]

Diverso il discorso di renderla pedonale salturiamente, magari nei giorni in cui c'e' meno traffico, come i sabati pedonali di parecchi anni fa.

Qualcuno poi dica alla ns amministrazione e al SecoloXIX che le Rambla citate come esempio, sono ben piu' lunghe di via XX (1,3 Km contro 800 metri), piu' larghe, sono servite oltre che dai bus anche da 3 stazioni della metro (1 per estremità e una al centro, attive dalle 5 am fino a mezzanotte dalla dom al giov, fino alle 2 del mattino il ven e sab) e ho l'impressione che non abbiano il coprifuoco all'1 di notte come i pub e ristoranti di Genova... paragonarle con la situazione di Genova e' semplicemente un'assurdità.
giambo64
00sabato 12 febbraio 2011 23:19
Ma che articolo hai letto?
Gli autobus continuerebbero a passare, solo le auto fuori, finalmente!
Richzena
00sabato 12 febbraio 2011 23:49
Bella come idea, ricalca molto la Rambla. In attesa di un tram che sfrecci silenzioso mi pare una buona soluzione.

Il traffico privato in discesa potrebbe benissimo essere dirottato lungo via Dante, magari eliminando la corsia riservata ai Bus e spostando le linee che vi passano in via Venti in discesa.

Darebbe anche più senso a un capolinea in via Brigate Liguria per un paio di linee di ValBisagno-Levante alternate con altre che invece risalgano via Venti fino a Via Ceccardi.

(metrosur)
00sabato 12 febbraio 2011 23:55
Credo che la sistemazione proposta ora con le corsie dei bus (ma io spero del tram) ai lati e pedonale al centro non è la migliore. Secondo me sarebbe meglio per tutti il contrario, nel centro il tram e ai lati estendere il marciapiede pedonale così i negozianti si lamenterebbero di meno e chi vuole passeggiare incrocerebbe la corsia dei mezzi pubblici una sola volta. Intanto non lo faranno visto che non hanno un euro, chissà quanto costerebbe. Genova è la città dei progetti che rimangono nei cassetti.
E come mai nessuno parla mai della pista ciclabile?
xoth
00domenica 13 febbraio 2011 07:27
Re:
giambo64, 12/02/2011 23.19:

Ma che articolo hai letto?
Gli autobus continuerebbero a passare, solo le auto fuori, finalmente!




Appunto: di fatto di pedonale avrebbe poco (a meno di non voler finire sotto un bus alla prima distrazione), mentre le strade laterali finirebbero piu' intasate di quanto gia' non siano.
da91c
00domenica 13 febbraio 2011 10:11
Re:
(metrosur), 12/02/2011 23.55:

Secondo me sarebbe meglio per tutti il contrario, nel centro il tram e ai lati estendere il marciapiede pedonale



Esatto, così sarebbe perfetto. Sullo stile di via Balbi però ovviamente con i mezzi pubblici a doppio senso.
Al centro i bus e i filobus (poi tram), poi le aiuole (per separare fisicamente la corsia bus dal marciapiede, evitando che i pedoni taglino la strada ai mezzi fuori dagli attraversamenti pedonali), poi il grande marciapiede, magari con una bella pista ciclabile.

Non sarebbe esattamente una strada pedonale, ma sicuramente una via più vivibile di quanto non sia ora...

Le strade laterali intasate? Ma questo è colpa di chi continua ad attirare auto in centro costruendo nuovi parcheggi...
giambo64
00domenica 13 febbraio 2011 10:27
Corsia centrale, aiuole e pista ciclabile, che poi è esattamente quello che proponeva il tanto bistrattato FITU...
Robyk65
00domenica 13 febbraio 2011 10:34
Pur condividendo qualsiasi pedonalizzazione e la conseguente cacciata dei mezzi privati che ne consegue, questa proposta mi pare la solita sparata buttata lì senza cognizione di causa, qualcuno ha fatto delle analisi sui flussi di traffico? Non credo proprio.
Condizione necessaria a qualsiasi intervento è la visione globale del sistema in cui si va ad intervenire, ci sono numerose variabili a cui far riferimento e a cui proporre prima una soluzione alternativa, fatto ciò allora si decide o meno cosa e dove agire.
Una osservazione tra le tante che mi sovvengono, quanto costerebbe lo spostamento della sola linea filoviaria al centro strada?
E' già stata una scelta a mio avviso infelice l'averla costosamente realizzata visto che veri vantaggi non ne ha portati di certo: mezzi di capienza analoga alla controparte bus, sede promiscua, selva di pali e fili in P.zza de Ferrari e Corvetto a rovinarne l'estetica (a Nizza in P.zza Massena il tram procede a batterie proprio per questo motivo), numero troppo esiguo in proporzione al totale dei mezzi circolanti che non apporta nessun beneficio in termini di inquinamento locale, maggior complessità costruttiva per via dell'elettrogeno montato e quindi manutentiva a cui si aggiunge la linea aerea...
Se questi denari li avessero stornati su di una rete di linee tranviarie su sede protetta allora sì che la città ne avrebbe avuto beneficio ma il buon senso da queste parti latita...
giambo64
00domenica 13 febbraio 2011 10:53
... e infatti, nell'articolo di ieri, i bus restano ai lati, con marciapiede centrale.
I soldi spesi per la filovia non sarebbero bastati neanche per mezzo km di tram.
(metrosur)
00domenica 13 febbraio 2011 12:27
Certo che fare un ibrido con le corsie per i bus a lato solo per non spostare 4 fili del filobus mi sembra una cosa proprio alla genovese. Se si tratta di un esperimento per l'euroflora ci può anche stare ma se in futuro decideranno una sistemazione definitiva la corsia centrale è la scelta più funzionale. Magari non avremo ancora il tram ma fermate con marciapiedi da 38-40 metri, pronti per eventuale tram spero che almeno li facciano (intanto consentirebbero la fermata di due 18 metri). Infine amo la natura ma gli alberi in via xx non ci stanno proprio, non è nata per questo, meglio vasi con piante basse.
AMTGenova4ever
00domenica 13 febbraio 2011 13:57
A me gusta, sia nella versione proposta ieri che in quella con la corsia centrale.
Purtroppo prevedo già un coro di no da parte dei commercianti! [SM=g27994]
giambo64
00domenica 13 febbraio 2011 21:12
Lo spostamento dei fili è l'ultimo dei problemi, mettere i filobus al centro è semplice.
Il problema è che ogni cosa positiva proposta, puntualmente, non si avvera.
Questo perchè i politici non hanno il coraggio di portare avanti un progetto, quando sanno che questo comporta perdite di voti.
In altra discussione ho portato l'esempio di Toronto, dove una amministrazione lungimirante ha speso il suo mandato nella lotta contro le auto, sviluppando contemporaneamente il più grande progetto tranviario di questi tempi, con l'ordine di centinaia di nuovi tram e tante nuove linee.
Risultato: schiacciante sconfitta elettorale e trionfo come sindaco di una faccia di merda populista che cancellerà i progetti e gli ordini, con la promessa di sostituire i tram con gli autobus.
A Genova c'era un assessore di nome Villa, l'unico ad aver fatto tanto per il trasporto pubblico: è sparito, cancellato come tante delle sue opere. Con coerenza si era battuto fino all'ultimo giorno del suo mandato per il TPL e contro le auto, per premio anche il suo partito l'aveva cacciato.
Robyk65
00domenica 13 febbraio 2011 23:32
Ma se la Vincenzi è da due settimane che gira a spese dei contribuenti tra Bruxelles e Malaga a dispensare pillole di saggezza sull'importanza del trasporto pubblico e a far conoscere i brillanti risultati ottenuti nella città natale... e ora ha anche ricevuto la visita di Estrosi sindaco di Nizza, almeno lei non ci fa fare brutta figura (a parole...).
(metrosur)
00lunedì 14 febbraio 2011 00:02
Preferisco l'odiato sindaco di Toronto che almeno è coerente che maga magò che a sentire lei Genova si pone ad esempio europeo per il trasporto pubblico e qualità dell'ambiente mentre nei fatti non solo non hanno fatto il tram ma manco 1 metro di corsie per le bici (per non parlare di quelle per i bus). Scusate la mancanza di , [SM=g27987]
Robyk65
00lunedì 14 febbraio 2011 00:09
Come neanche un metro? Intorno al nuovo mercato di Bolzaneto ce ne sono ben 700 di metri guarniti da numerose panchine di legno per le migliaia di turisti e passanti che possono così ammirare l'architettura futurista (sigh...)
Flavio4687
00lunedì 14 febbraio 2011 13:41

Prima fioriere, poi in via Venti
spartitraffico e panchine



LINK

dal secolo xix
Trammax
00lunedì 14 febbraio 2011 16:38
Invece a me, malgrado la mia lunga militanza da ambientalista e il sostegno incondizionato la trasporto pubblico, l'idea non suscita particolari entusiasmi, e credo di averlo già sottolineato in qualche altra occasione.
Quella di via Venti Rambla mi sembra una delle periodiche sparate che, ciclicamente come i disturbi periodici femminili, vengono partorite dalla nostra Amministrazione, dimostrazione tra l'altro di un crasso provincialismo esterofilo (la fregola per la Catalogna ed i suoi architetti, in primis).
Un'idea che fa il paio con la "rivoluzione in riva al mare" di Corso Italia, con il progetto (illustrato sul Secolo XIX di stamane) del Proud (che in in inglese significa orgoglioso ma è acronimo di progetto di utilizzo del demanio marittimo) per la creazione di nuove spiagge libere, con accattivanti rendering creati per l'occasione: cose già viste e sentite, e ben poco verosimili. [SM=x1177058] [SM=x1405314]

L'amministrazione si propone di restituire vivibilità alla città, incrementando gli spazi pedonali, il verde e l'uso del trasporto pubblico? Bene, comincino ad evitare che vie e piazze del centro storico si trasformino, sopratutto nelle sere dei week-end, in un parcheggio selvaggio. A smettere di firmare a profusione licenze per sventrare giardini privati e trasformarli in aride distese di piastrelle in gas-beton ad uso parcheggio. A non consentire più la creazione di box interrati in pieno centro. A tutelare una buona volta il trasporto pubblico cordolando i percorsi preferenziali, anzichè abbassare con solerzia le mutande ogni volta che uno scooterista fa la voce grossa. E a fare la stessa cosa quando una delle solite conventicole di maggiorenti locali truccate da associazioni culturali tipo La Maona , i Buonavoglia e compagnia bella iniziano la consueta solfa sullo spazio all'iniziativa privata magari con la'alibi di "togliere le macchine dalle strade" (= più box e più cemento). Anzichè parlare di impiantare alberi di alto fusto in via XX, comincino a tutelare quelli dell' Acquasola. [SM=x1177057]

Chi partorisce certe alzate d'ingegno, pochi giorni fa ha sancito il ritorno del traffico privato in piazza Verdi. Dove naturalmente non devono più arrivare pletore di inquinantissimi bus, e grazie ai tagli già annunciati così sarà. Risulta verosimile che la stessa Amministrazione che finora non ha mosso un dito per contrastare l'invadenza della mobilità privata voglia proprio farlo con questo strampalato progetto? Strampalato ed inutile, perchè via XX Settembre è una strada novecentesca, destinata a separare naturaliter i flussi del traffico da quelli pedonali, che per metà percorso dispongono di larghi porticati. Uno spazio vasto mal si presta alle pedonalizzazioni, Caricamento insegna. Ma forse è più importante spargere fumo negli occhi della gente. [SM=g27996]
papupi
00martedì 15 febbraio 2011 08:07
concordo con il post di Massimo.
lordtiranus
00martedì 15 febbraio 2011 08:47
Caro Max, sono talmente d'accordo con il tuo intervento che l'ho proposto anche sulla pagina di Facebook dell'associazione. Spero che non ti dia fastidio
[SM=x1405315]
euge1893
00martedì 15 febbraio 2011 09:25
Quoto totalmente Massimo.
Invece di piantare alberi in una strada in cui non avrebbero senso alcuno, pensino a curare il parco dell'Acquasola, che versa in uno stato di manutenzione pietoso.
Se vogliono fare qualcosa per Via XX, la dedichino completamente al trasporto pubblico, e ripristinino il divieto di svolta sinistra davanti al Mc Donald's pensato dall'originario piano Winkler.
Robyk65
00martedì 15 febbraio 2011 11:39
Commentando il post di Massimo, innanzitutto tengo a precisare che condivido la linea di pensiero in toto; le notizie riportate dal Secolo, che ritengo un giornale alquanto pettegolo e provinciale recentemente solo leggermente migliorato grazie al nuovo direttore, hanno apparentemente sempre il tono della sparata fatta da ignoranti e riportata da altrettanti illustri letterati che però di solito proprio perchè strategicamente progettate hanno l'effetto sperato nella massa schiava del sistema.
E allora giù con le scemenze del negoziante di turno che avversa sempre e comunque il passaggio (si badi bene, non la sosta!) delle auto, quasi che lo smog, il rumore ed il prezioso spazio pubblico disseminato di lamiere in sosta anarchica abbiano effetti terapeutici sugli affari e la salute; oppure dello scalmanato di turno in scooter che ambizioso di leggersi nei necrologi quotidiani mai rinuncerebbe a sfrecciare impunito a velocità assurde e manovre da funambolo, possibilmente posteggiando all'interno di ogni edificio dove si deve recare perchè considerato faticoso ed indegno far due metri camminando.

Personalmente, avendo girato molto nel mondo principalmente per lavoro ma anche per diletto, sono giunto alla conclusione che i popoli siano esattamente uguali dovunque ci si trovi, la pigrizia e l'opportunismo sono insiti nella natura umana indipendentemente dall'origine o dalla razza di appartenenza quindi generalmente il senso civico solitamente latita tranne quando vengono superati certi limiti che inducono ad una presa di coscienza e ad agire per ridurne gli effetti.
La differenza tra i vari paesi è l'entità di questi limiti, notoriamente nel bacino del mediterraneo questi sono molto alti, con l'apice in questo momento storico nel nostro ahimè un tempo Bel Paese, almeno per quanto riguarda l'area europea non islamica. Nei paesi nordeuropei sono assai più bassi a causa di un maggior rigore educazionale storicamente noto e fanno in modo che le azioni intraprese dai vari governi appaiano più ragionate e razionali, in parole povere più serie.
Ma questo non toglie che in Scozia sia stato deriso perchè considerato poveretto muovendomi in bus ed a piedi, che in Olanda conosca molti che bramino nel possedere auto sportive e mai usino i mezzi pubblici, che colleghi di Singapore una volta fuori dal paese gettassero sotto i miei occhi allibiti le bottiglie di birra vuote nelle scarpate e che se solo se il governo glielo permettesse girerebbero sempre con moto sportive o in auto, altrochè con gli efficienti trasporti pubblici locali, non parliamo poi degli USA dove a parte qualche isola felice di trasporto pubblico nei grandi centri urbani il resto del paese è una ben studiata macchina di inutile consumo energetico e di inquinamento, ecc. ecc.
Quindi tutto il mondo è paese, sta alla nostra coscienza comportarci in maniera virtuosa ed in questo voglio essere provocatorio, non me ne vogliate, almeno tentare di fare opera di proselitismo tra i comuni mortali cercando magari di essere più diciamo "vivaci" e andando oltre al semplice circolo di appassionati per quanto di altissimo livello e competenza, ci mancherebbe; proprio per questo mi pare quasi sprecata tanta conoscenza e professionalità se poi rimane confinata a pochi soci.
Non dobbiamo dimenticare che la maggior parte della popolazione è costituita da persone perlopiù ignoranti su tutto quanto non sia legato a quattro monotone semplici cose: ai cellulari ultimo modello, al calcio, le auto/moto, il loro lavoro e poco altro che non venga loro inculcato dai giornali e dalle TV spesso sotto forma di subdole pubblicità e trasmissioni insulse.
Il mio sogno sarebbe per il momento il leggere che Metrogenova o chi per esso non importa, potesse apparire sui giornali tanto e quanto se non di più di inutili e pericolose associazioni come i due ruotisti che alzano la cresta ad ogni trefolo di vento e quel che è peggio minacciano ed ottengono. Sicuramente è un'impresa difficile, forse utopistica e per certi versi costosa ma credo non impossibile, da parte mia ci sarebbe la volontà nell'agire in tal senso, con l'unione e il contirbuto di tutti sono convinto che qualche risultato lo si potrebbe conseguire, per migliorare la nostra città e la qualità di vita penso che ne valga la pena, voi che ne pensate?


Sono stato troppo prolisso, scusate ma ogni tanto mi prende la frenesia di scrivere...
giambo64
00martedì 15 febbraio 2011 14:49
Concordo largamente con Trammax, però ci sono alcune cose che non condivido.
Innanzi tutto, cosa significa "uno spazio vasto mal si presta alle pedonalizzazioni" e "Caricamento insegna"?
Per il fatto che via XX sia nata come arteria per le carrozze siamo tutti d'accordo, per il fatto che non possa cambiare destinazione io lo sono molto meno. Del resto anche via S.Lorenzo era un'arteria per il traffico, per fortuna ora non lo è più.
Sul discorso estetico con gli alberi, beh, può essere una questione di gusti, io comunque sono sempre dell'idea che più alberi ci sono meglio è.
Per il resto Max ha ragione, siamo in un continuo cambiamento di progetti, uno o due anni fa era stata proposta la versione di FITU, con corsia centrale e pista ciclabile, adesso si parla di corsie laterali, tra qualche anno magari metteranno i bus sotto i portici, è l'ultima possibilità che resta...
Intanto per Genova le corsie gialle spariscono piano piano, quelle che restano si apriranno alle moto...
Il comune è allo sbando, ma io punto il dito anche sulle circoscrizioni: sono loro che si sono battute, TUTTE, sia di destra che di sinistra, contro le corsie gialle, ora piangono per i tagli al trasporto pubblico.
Ora mi sembra sia stato dato loro ancora più potere, il che rende ancora più complicato l'iter italiano per realizzare qualsiasi cosa.

(metrosur)
00mercoledì 16 febbraio 2011 00:50
Sono anch'io d'accordo con Max, infatti avevo più o meno detto le stesse cose divise in post diversi. Tanto per parlare, tanto anch'io penso che per ora sia tutto fumo, come ho già scritto gli alberi in via XX settembre non ci azzeccano nulla, non è nata per avere alberi e se si mettessero non c'entrerebbero proprio nulla. Fioriere e vegetazione bassa invece potrebbero starci. Sul fatto che non sia adatta alla pedonalizzazione non sono però d'accordo, diventerebbe di certo tra le più importanti e scenografiche isole pedonali d'Italia e d'Europa. E con isola pedonale penso ai soli tram che l'attraversano nella parte centrale con le sole interruzioni di via fieschi e via ceccardi (con notevoli limitazioni per le auto e moto). In ogni modo sembra che una buona parte di genovesi sia d'accordo, faccio notare che il 90% dei negozianti che sono in disaccordo non rappresentano il 90% del totale ma solo quelli locali aderenti alla camera di commercio, siccome in via XX buona parte dei negozi sono catene nazionali o internazionali credo che questi non rappresentino certo la maggioranza ma solo una sparuta minoranza. Si dovrebbe semplicemente ignorarli per quanto sono ottusi e ignoranti, vorrei chiudessero veramente tutti e invece purtroppo se facessero l'isola pedonale si arricchirebbero ancora di più [SM=g27996]
AMTGenova4ever
00mercoledì 16 febbraio 2011 09:32
Confermata via venti pedonale durante euroflora. [SM=g28002]
marcox2110.
00mercoledì 16 febbraio 2011 23:35
Considerandola dal porto antico a via fiume sarebbe una delle aree calpestabili più grande d'Italia e forse d'Europa.
Se esiste veramente, è un'occasione da non perdere. Ricordiamo cos'erano via Cesarea e via S.Lorenzo aperte al traffico e cosa sono ora.
A Nizza hanno pedonalizzato, nonostante il scetticiscmo che operazioni del genere avevano creato nell'opinione pubblica, aree enormi e nel giro di pochi anni quesa strategia s'è rivelata un successo strepitoso sia in termini ambientali che di *appeal urbanistico*.
Io sono favorevole al 100%. Sarebbe il primo vero segnale verso quella città in cui, personalmente, sogno di vivere.
giambo64
00martedì 8 marzo 2011 10:53
Articolo sul Secolo:

www.ilsecoloxix.it/p/genova/2011/03/07/AO1TjSD-rambla_accelera_sinda...


Rambla in via Venti, il sindaco accelera
07 marzo 2011 | Vincenzo Galiano
Daniele Grillo
Resta la contrarietà dei commercianti
Previste meno restrizioni per le auto, ma il progetto sarà discusso in giunta già la prossima settimana
NELLA MENTE di Marta Vincenzi la nuova rambla di Genova ha già preso forma. Il sindaco crede fortissimamente nell’idea di trasformare buona parte di via Venti Settembre, il salotto dello shopping nel cuore della città in un vialone alberato, semipedonale, su modello - appunto - delle ramblas di Barcellona.

Ci crede a tal punto, il sindaco, da imprimere una decisa accelerazione al progetto che l’assessore al Traffico, Simone Farello, dovrà portare all’esame della giunta già la prossima settimana. Il tempo, in effetti, stringe. L’obiettivo - anticipato dal Secolo XIX - è quello di sperimentare l’effetto, non solo scenografico, della novità in occasione di Euroflora, la manifestazione internazionale dedicata a verde e giardini che si svolgerà in Fiera dal 21 aprile al 1° maggio. Durante la kermesse sarà allestito in via Venti Settembre un viale “provvisorio”, destinato però a diventare ben presto definitivo: non più con piante amovibili, ma con alberi ben radicati a terra. L’impianto di fondo è noto: un’area pedonale, tipo rambla, a centro strada, costeggiata da alberi e aiuole e dotata di panchine e arredi; ai lati di essa due corsie per i mezzi pubblici (una in salita, l’altra in discesa). L’ipotesi iniziale prevedeva che le auto private potessero continuare a circolare - come oggi in discesa - solo nel tratto in cima a via Venti, tra piazza De Ferrari e via Fieschi.

Nella bozza finale, invece, si ipotizza di consentire il transito alle auto unicamente sul lato opposto della via dello shopping, tra via Cadorna e via Cesarea. Il resto della strada sarebbe quasi interamente pedonalizzato, eccetto le due corsie laterali riservate ai mezzi pubblici. Tutti dettagli trapelati ieri dalla riunione di giunta e che dimostrano, se ce ne fosse bisogno, quanto è concreta la rivoluzione caldeggiata dal sindaco su proposta di Margherita Rubino, consulente alla Promozione della città. Una rivoluzione, tuttavia, non indolore. Soprattutto per l’opposizione dei commercianti, che ha prodotto divisioni anche all’interno della giunta: da una parte, c’è l’assessore al Traffico, Simone Farello, impegnatissimo - come detto - a dar gambe all’iniziativa voluta dal sindaco; dall’altra, il collega al Commercio e al Turismo, Gianni Vassallo, che non ha mai nascosto la sua contrarietà al progetto.

Venti giorni fa, Ascom Confocommercio ha eseguito un’indagine tra i titolari del centinaio di negozi, più o meno grandi, di via Venti Settembre per testare il gradimento della proposta. I risultati non lasciano spazio a dubbi: il 90 per cento degli interpellati a bocciato il progetto della rambla. I commercianti temono, in sostanza, le ripercussioni negative che la pedonalizzazione, anche se parziale, potrebbe avere sugli affari già ridotti all’osso dalla crisi economica.

E la prospettiva che il riassetto di via Venti Settembre possa, comunque, essere imposto agli esercenti in via definitiva ha già messo in allarme le associazioni di categoria. «Un conto - dice Patrizia De Luise, segretario regionale di Confesercenti - è sperimentare questa specie di rambla in concomitanza con Euroflora, un altro è calare dall’alto, senza interpellare i diretti interessati, un cambiamento così radicale e dagli effetti imprevedibili».

De Luise ribadisce la necessità del dialogo con i negozianti, «anche perché l’introduzione di un’area pedonale incide inevitabilmente nelle strategie delle varie aziende, che devono avere il tempo di organizzarsi». Un concetto espresso, a suo tempo, anche da Vassallo: «I commercianti di via Venti Settembre possono contribuire alla riuscita di Euroflora anche con altre iniziative. Una soluzione come quella prospettata può essere realizzata solo con la piena adesione degli esercenti». La rambla genovese rientra in una pacchetto di tre eventi forti pensati proprio per promuovere la rassegna floreale del prossimo aprile: gli altri due sono in programma a Milano (con cui Genova ha siglato un protocollo d’intesa in vista dell’Expò 2015) e a Ekaterinburg. in Russia.


papupi
00lunedì 14 marzo 2011 15:50
da www.repubblica.it (13/3/2011)

Genova modello Barcellona. Via Venti sarà una rambla
L´assessore Farello: "Tutto il processo sarà condiviso con i commercianti dell´intera zona"
di FRANCESCO LA SPINA

Piante e fiori in un´aiuola centrale che dall´incrocio con via Fieschi porterà a piazza De Ferrari: così apparirà via XX settembre tra il 21 aprile e il 1° maggio in occasione di Euroflora. «La settimana prossima avremo a disposizione i disegni e i progetti - annuncia l´assessore comunale al traffico Simone Farello - L´iniziativa è legata alla kermesse in Fiera, ma potremo trarne un´idea sul progetto a lungo termine che riguarda la strada principale della città». Progetto caro al sindaco Marta Vincenzi: cambiare volto a via XX settembre, ridisegnandone l´aspetto scenografico ispirandosi alla "Rambla" di Barcellona. «Ma attenzione - sottolinea Farello - Le proporzioni delle due strade sono ben diverse; in via XX settembre dobbiamo considerare che la larghezza massima dell´area potrà essere di sette metri». La filosofia di fondo, però, è chiara: trasformarla in passeggiata pedonale, limitando il transito veicolare ai mezzi pubblici su due corsie laterali e rivalorizzando le prospettive "dimenticate" della strada. A questo tema la giunta comunale dedicherà la seduta di giovedì 24 marzo.
«Parliamoci chiaro - spiega l´assessore al traffico - Oggi via XX settembre è di difficile attraversamento, non riesce ad esaltare le attività commerciali che sono il suo specifico, e la bellezza dei palazzi, indubitabile, è quasi nascosta. Vedete persone che si fermano a osservare le facciate? Bene, l´area centrale che vorremmo creare dovrebbe essere una sorta di "belvedere" e, insieme, uno sbocco ulteriore per le attività commerciali». Quindi immaginiamoci una via XX settembre, tra l´incrocio via Galata-via Cesarea e De Ferrari, con un ampio marciapiede centrale, aiuole e alberature, ma anche panchine, chioschi, dehors dei bar e "depandance" dei negozi laterali. Per quando?
«Non è impossibile che ci si riesca entro la fine del nostro mandato, metà 2012 - risponde Farello - I progetti sono in elaborazione, ma tutto dovrà procedere attraverso il dialogo e la condivisione con chi gravita intorno a via Venti». In primis i commercianti, che, da un recente referendum indetto da Ascom Confcommercio, sembrano contrari al 90% all´ipotesi "rambla". «Però ricordiamoci quale trasformazione positiva s´è creata in via San Vincenzo e nel Quadrilatero con la pedonalizzazione». L´ipotesi di lavoro, sul fronte della viabilità, è precisa: i veicoli privati, in direzione Ponente-Levante, seguiranno gli itinerari di Galleria Colombo-via Diaz o di via Fieschi-piazza Verdi; via Fieschi e via Ceccardi continueranno a essere strade di attraversamento tra Carignano e Piccapietra e tra Corvetto e Sopraelevata. Il tutto considerando che il nodo di Brignole verrà sgravato di traffico con l´arrivo della metropolitana e che la parte bassa di via Galata resterà area operativa per il Mercato Orientale. «Subito dopo Euroflora cambieremo la destinazione di viale Caviglia - spiega Farello - Parcheggio moto (i posti attigui alla stazione Brignole verranno eliminati per i lavori all´edificio ferroviario) e per i soli veicoli dei residenti della zona di via Colombo».

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