"Sul presunto Unabomber abbiamo molto di più di un paio di forbici". Ennio Fortina, procuratore generale di Venezia, parla delle prove che incastrerebbero Elvo Zornitta l'ingegnere di Azzano Decimo, in provincia di Pordedone, sospettato di essere il pericoloso bombaloro del Nord-Est.
Contemporaneamente Nicola Maria Pace, procuratore della Direzione distrettuale antimafia (Dda) di Trieste, esorta "tutti, se non al silenzio, almeno a maggiore moderazione e prudenza informativa".
Il Procuratore generale di Venezia Ennio Fortuna ha replicato anche alle dichiarazioni del ministro Antonio Di Pietro sull'inchiesta Unabomber. All'ex pm di mani pulite che aveva detto "se ci sono prove importanti nei confronti dell'accusato si procede all'arresto, ma non si criminalizza così una persona. Mi auguro - aveva aggiunto - che gli inquirenti abbiano in mano qualcosa di più delle forbici", risponde in tv il procuratore lagunare Fortuna.
"Il mio ex collega - ha detto Fortuna - dimentica che prima dobbiamo sentire cosa hanno da dire i difensori di Zornitta. Certamente non abbiamo solamente le forbici. Abbiamo molto di più delle forbici, ci mancherebbe altro. Ma non sono io che debbo rivelare queste cose".
"La forbice è quella che ha tagliato il lamierino, ma è chiaro che non può essere solamente la forbice a chiudere il problema della colpevolezza di Zornitta. E' un punto di svolta - ha concluso Fortuna - ma da sola non basta".
Lunedí 15.01.2007 19:07 Affari italiani quotidiano online
Dico io, ma c'é proprio bisogno di sbandierare ai quattro venti ogni momento dell'indagine ? EccheccaXXo !