Sanità, inchiesta per presunte tangenti. Ordinanze d'arresto per Angelucci e Fitto

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vanni-merlin
00martedì 20 giugno 2006 18:26
Secondo i pm l'appalto da 198 milioni per la gestione di 11 Rsa in Puglia è stato
aggiudicato alla Fondazione San Raffaele grazie a una tangente da 500.000 euro

Sanità, inchiesta per presunte tangenti
Ordinanze d'arresto per Angelucci e Fitto

Indagato per corruzione il vescovo di Lecce Cosmo Francesco Ruppi


BARI - E' in corso in Puglia e nel Lazio l'esecuzione di alcune ordinanze nell'ambito di un'inchiesta della procura di Bari su presunte tangenti, dell'ammontare di 500.000 euro, versate per l'appalto da 198 milioni di euro per la gestione di undici Residenze sanitarie assistite (Rsa) in Puglia. Tra gli arrestati l'imprenditore romano Giampaolo Angelucci, di 35 anni, presidente della 'Fondazione San Raffaele', che si è aggiudicata l'appalto illecitamente, secondo l'accusa, e consigliere della 'Finanziaria Tosinvest spa'. Agli arresti domiciliari inoltre anche l'ex presidente della regione Puglia Raffaele Fitto. Indagato, infine, l'arcivescovo di Lecce, Cosmo Francesco Ruppi. Il prelato è accusato di corruzione.

Per l'affidamento dell'appalto - secondo l'accusa - sarebbe stata versata una tangente da 500 mila euro al movimento politico creato da Fitto per le regionali dell'aprile 2005, 'La Puglia prima di tutto'; dalla consultazione regionale il governatore uscì sconfitto, con circa 14 mila voti di scarto in favore del candidato del centrosinistra Nichi Vendola.

Essendo un parlamentare, Fitto non può essere arrestato fino all'eventuale autorizzazione della Camera dei Deputati. A Montecitorio, militari della Guardia di Finanza hanno perciò depositato stamani - a quel che si è saputo - la richiesta di autorizzazione a procedere all'arresto e il provvedimento cautelare firmati dal gip del Tribunale di Bari Giuseppe De Benedictis.

Angelucci, considerato uno dei principali imprenditori della sanità italiana e amministratore di fatto - secondo l'accusa - di numerose imprese Tosinvest - è accusato di aver corrisposto, in diverse tranches, la presunta tangente di 500 mila euro a esponenti politici della Cdl in Puglia.

Per il reato di corruzione, è stato posto agli arresti domiciliari inoltre l'imprenditore televisivo salentino Paolo Pagliaro, proprietario dell'emittente Telerama. La misura restrittiva è firmata dal gip del Tribunale di Bari Giuseppe De Benedictis su richiesta dai pm inquirenti Roberto Rossi, Lorenzo Nicastro e Renato Nitti.

L'inchiesta - a quanto è dato sapere - si avvale di numerosissime intercettazioni telefoniche e del sequestro di vari documenti. Su disposizione della magistratura barese, la Guardia di Finanza ha effettuato il sequestro cautelare di beni immobili, quote societarie, autoveicoli e conti correnti bancari per un valore stimato in 55 milioni di euro, di proprietà di Angelucci, di Fitto (Fi) e di quattro società del gruppo Tosinvest (della famiglia Angelucci). Il sequestro, essendo una misura cautelare, ha invece effetto anche nei confronti di Fitto, e non è necessaria l'autorizzazione della Camera.

Alcune persone sono state interrogate anche a Roma in qualità di indagate dal sostituto procuratore del Tribunale di Bari, Roberto Rossi. A quanto si è saputo, si tratta di altre persone sottoposte ad indagini i cui nomi non compaiono nei provvedimenti cautelari (personali e reali) notificati questa mattina dalla Guardia di Finanza. Gli indagati si sono tutti avvalsi della facoltà di non rispondere.

Precisazione da Milano. La Fondazione San Raffaele di Milano precisa di non essere in alcun modo coinvolta nella vicenda. L'Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato, con provvedimento n. 14788 del 12 Ottobre 2005, ha già precisato che le aziende del gruppo Angelucci di Roma, debbono "in ogni sede distinguere il proprio nome da quello della Fondazione San Raffaele di Milano", ciò a tutela del diritto dei consumatori di identificare con certezza il proprio interlocutore. La Fondazione San Raffaele di Milano si riserva di agire per il risarcimento dei danni subiti.


(20 giugno 2006)

da: www.repubblica.it/2006/06/sezioni/cronaca/sanita-puglia/sanita-puglia/sanita-pug...

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