ERAVAMO IN 19...

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merlino celtic
00giovedì 26 luglio 2007 14:22

Questo non è un vero e proprio racconto; io collaboro con un giornale locale che porta il nome della vetta più alta delle Alpi Cozie, e invìo spesso notizie, articoli,pezzi di critica a questo settimanale.Quello che segue è appunto il testo di un articoletto recentemente pubblicato su quel giornale.



Eravamo in 19…
E’ il titolo di una canzonetta che viene spesso eseguita nelle balere e durante le serate danzanti di ballo liscio.
Il testo racconta la strage di Nassirya.
Ora io credo che la memoria e il ricordo di questi ragazzi caduti in medio oriente meriti rispetto, e far divertire la gente danzando sulle note di una canzoncina in cui si parla di loro mi pare assolutamente irriguardoso e fuori luogo.
Personalmente, non li considero eroi né martiri; erano professionisti, volontari, che avevano scelto un mestiere sapendo i rischi che questa scelta comportava, e non si trovavano in Iraq perché “obbligati” ma per libera scelta. Non erano li per difendere alcuna patria, ma per “lavoro”, esattamente come il muratore che cade da un’impalcatura o l’operaio che viene stritolato da un ingranaggio.
Ma le vittime del lavoro meritano comunque di essere ricordate,TUTTE, in ben altro modo che con una “beguine” suonata e cantata su una pista da ballo per far volteggiare i ballerini.
Io ho suonato per anni sulle balere e durante feste e sagre, ma una canzone come quella mi sarei rifiutato di eseguirla.

G.B.
+mimosa+
00giovedì 26 luglio 2007 20:23

Si Giorgio : Hai ragione anch'io la penso cosi; sono stata per tanti anni impiegata presso i CNR di Palermo e di operai vittime del lavoro per mancanza di mezzi di protezione ce ne sono stati tanti...e,a quanto pare, anch'essi non sono stati ricordati...
C'est la vie.. oggi in figura domani in sepoltura!!
Grazie Giorgio per avere messo a nostra conoscenza questo triste articolo!!!
Buona serata
Alfonsa

Modificato da +mimosa+ 27/07/2007 10.55
merlino celtic
00giovedì 26 luglio 2007 23:04
Sono io che ti ringrazio Alfonsa.A proposito di questo articolo ebbi una mezza discussione con una redattrice del giornale.In effetti io credo che TUTTI i morti sul lavoro vadano ricordati, e TUTTI con la stessa deferenza e lo stesso rispetto,siano essi soldati volontari, braccianti o elettricisti.Ma nel modo giusto, non con una canzonetta suonata su una pista da ballo.La morte è una cosa seria, e se avviene durante l'adempimento del proprio lavoro è tristissima. Tutto li.

Gio
+mimosa+
00venerdì 27 luglio 2007 11:14

Giusto come fatto sempre da me quando avvenivano tali tragedie :
I sindacalisti ci obligavano a fare sciopero ... io proponevo invece alzarci tutti per qualche minuto onde onorare l'operaio vittima del lavoro come d'altronde avviene altrove e subito dopo riprendere il lavoro donando il ns guadagno del giorno alla famiglia disagiata dalla tragedia ...
ma ne veniva sempre fuori che si doveva forzatamente aderire allo sciopero ... ma per far cosa ? per andare al mare.. a casa..o altrove ? "beata insensibilità!!! " verso il prossimo..
A Risentirci
Alfonsa

merlino celtic
00sabato 28 luglio 2007 00:56
Cara Alfonsa.Io,in passato, ho fatto il sindacalista, e sono sempre stato contrario a chiudere la stalla quando i buoi sono scappati.Se l'incidente è avvenuto per carenza di mezzi protettivi o antinfortunistici esiste una magistratura ed è questa che a seguito di segnalazione o denuncia documentata deve intervenire e punire i responsabili.Far perdere ore o giornate di lavoro a padri di famiglia non serve a nulla, e non restituisce la vita alle vittime.Per contro, è anche vero che molti lavoratori, pur rendendosi conto di essere a "rischio" sovente sono restii a denunciare la loro situazione o rivolgersi a chi di dovere per paura di perdere l'impiego.

Gio
+mimosa+
00mercoledì 28 novembre 2007 08:50


Tristezza .. parole che destano emozioni .. una delle tante tragedie
del passato per le vittime di incidenti sul lavoro che come i caduti durante la guerra meriterebbero anch'essi essere rispettati ..
ma fin ad oggi ..direi per insensibilità .. non se n'è tenuto conto -

Ti abbraccio - Buona giornata
Alfonsa
merlino celtic
00giovedì 29 novembre 2007 00:57
Cara Alfonsa, purtroppo per molta gente chi muore per guadagnarsi un pezzo di pane è solo un nome di un lungo elenco.Ma dietro quel nome c'è ben altro...

Gio
lilly2005
00giovedì 29 novembre 2007 12:52
Hai proprio ragione caro Giorgio. Mio marito fa l'operaio metalmeccanico e ogni giorno la sua vita è a rischio...Da quando lavora ha visto morire tanti suoi colleghi e amici perchè non c'è sicurezza là dentro...Ogni giorno quando torna dico: beh! Anche oggi è andata! Ma domani?...
Non molto tempo fà ci stavano lasciando la pelle in parecchi perchè un blocco navale stava per cadere e per fortuna si è poggiato a terra rimanendo appeso in verticale e incastrandosi a terra...e ti dirò di più: la gru che lo reggeva è rimasta in piedi...pensa che tragedia...
Ufficialmente però nulla è uscito dalla porta del cantiere...Non è successo nulla!!!
Ti saluto...
Giovanna
merlino celtic
00sabato 29 dicembre 2007 22:40
Hai ragione Giovanna! Dopo la tragedia delle acciaierie di Torino ho sentito tanti bei discorsi di politici, persino dal presidente della repubblica,ma la gente continua a morire per portare a casa quattro soldi...

Gio
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