E’ morto Augusto Pinochet.

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Lpoz
00domenica 10 dicembre 2006 21:50

SANTIAGO - Augusto Pinochet Ugarte, ricoverato dal 3 dicembre in ospedale per un grave infarto e morto oggi, per 17 anni fu presidente ‘de facto’ del regime militare in Cile (1973-1990) e per quasi 25 capo di uno dei più temuti eserciti dell’America latina. Giunse a dichiarare: “In Cile non si muove una foglia senza che io lo sappia”.Nato a Valparaiso il 25 novembre 1915 e primo di sei figli, entrò per volere del padre, ma soltanto al terzo tentativo nel 1933, nella Scuola Militare. Sposatosi nel 1943 con Lucia Hiriart Rodriguez, ha avuto cinque figli (Ines Lucia, Augusto Osvaldo, Maria Veronica, Marco Antonio e Jacqueline Maria) che gli hanno dato una trentina di nipoti. Amante della famiglia, del cinema e dei libri di storia, Pinochet fu nominato al vertice dell’esercito, 20 giorni prima del golpe, proprio da quel presidente Salvador Allende che lo considerava ‘un militare tutto d’un pezzo’. L’11 settembre 1973 tradì la fiducia del legittimo presidente e lo destituì, facendolo uccidere in un cruento colpo di Stato. Pinochet riuscì successivamente a imporsi come presidente della giunta militare battendo abilmente l’ammiraglio José Toribio Merino e il 17 dicembre 1974 assunse la presidenza del paese. Riconfermato l’11 marzo 1981 per un secondo mandato di otto anni, ebbe l’appoggio di molti cileni, in particolare degli uomini d’affari che negli anni Ottanta hanno prosperato grazie a un programma economico neoliberista, che ha permesso al Cile di sanare la sua economia ma con alti costi sociali.Il 7 settembre 1986 uscì indenne da un attentato realizzato dal Fronte patriottico Manuel Rodriguez (Fpmn) che costò la vita a cinque uomini della sua scorta. Il suo allontanamento dalla presidenza cilena coincise con un referendum popolare che lui era sicuro di vincere il 5 ottobre 1988.
Ma il risultato lo sorprese e amareggiò: il 42% disse sì alla sua permanenza e il 55,2% rispose invece no, e così il 10 marzo 1990 Pinochet uscì dalla Moneda, lasciando il posto al presidente democristiano Patricio Aylwin. Restò però alla guida dell’esercito, un incarico che avrebbe abbandonato soltanto il 10 marzo 1998, per assumere il giorno dopo la funzione di senatore a vita.
Il 1998 fu anche l’anno del suo arresto a Londra su richiesta del giudice spagnolo Baltasar Garzon. Nella capitale britannica trascorse 503 giorni e poi rientrò rocambolescamente in patria. Da allora è stato perseguito e incriminato in Cile con diverse gravi accuse, ma mai processato.

=Mimmoxl=
00lunedì 11 dicembre 2006 09:30
Bene, un carnefice fascista/americano in meno.

Che le anime delle sue vittime ne facciano un sol boccone. [SM=x751529]
luc@s87
00lunedì 11 dicembre 2006 19:14
La sua era più una dittatura militare che fascista...
Pius Augustus
00lunedì 11 dicembre 2006 19:56
Re:

Scritto da: luc@s87 11/12/2006 19.14
La sua era più una dittatura militare che fascista...



si ma per te nessuna è dittaturta fascista! [SM=x751525]
Pertinax
00martedì 12 dicembre 2006 13:29
il porco è morto impunito! traditore fascista
-Kaname-chan
00martedì 12 dicembre 2006 14:26
DVX NOBIS
00martedì 12 dicembre 2006 16:57
Re:

Scritto da: =Mimmoxl= 11/12/2006 9.30
Bene, un carnefice fascista/americano in meno.

Che le anime delle sue vittime ne facciano un sol boccone. [SM=x751529]



Per favore non cominciamo che Pinochet tutto era fuorchè fascista.
E poi non santifichiamo chi c'era prima di lui un certo Allende, che con gli espropri forzati e quant'altro voleva far diventare il Chile una nuova Cuba, basti vedere gli esuli Chileni durante il governo Allende.
Ma forse solo per pochi sono queste conoscenze, come al solito l'informazione manipola la gente.
DVX NOBIS
00martedì 12 dicembre 2006 17:06
Per chi si è forse scordato....
Nel 1970 fu eletto Presidente con una minima maggioranza (36% dei voti) un personaggio ambiguo, esaltato e impulsivo, il Generale Dottor Salvador Allende Gossens. Immediatamente Allende dichiarò di voler trasformare il Cile in uno Stato marxista ispirato alla Cuba castrista. Sorsero perciò in molti ambienti e in tutte le classi sociali notevoli proteste, che Allende non tardò a sedare con la forza grazie all'appoggio di parte dell'Esercito nonché all'aiuto economico e militare che l'URSS iniziò tosto a fornirgli.
Nel giro di due anni l'economia entrò immediatamente in crisi e la moneta cilena si svalutò del 200%. Allende iniziò a governare per decreti, riducendo il Parlamento a una mera assemblea consultiva. Le continue violazioni della Costituzione portarono la Corte Suprema del Paese a denunciare il Presidente e a chiedere l'intervento dell Forze Armate. Allende dichiarò di voler passar sopra la Costituzione e in sua difesa chiamò ben 60000 miliziani provenienti da Cuba e dall'URSS. Questi miliziani iniziarono a scorazzare per il Paese, in vista di un plebiscito, organizzando il GAP (Gruppo di Amici del Presidente). Il clima sfociò presto in guerra civile e gran parte della popolazione si ribellò all'arroganza dei GAP. Le Forze Armate, sostenute ormai da gran parte della popolazione e dagli aiuti degli USA anche attraverso la CIA, che volevano giustamente opporsi a una nuova Cuba, passarono così all'azione e trovarono nel Generale Augusto Pinochet Ugarte il proprio Capo.


Ciò non toglie che godo simpatie di per Pinochet e la sua politica economica liberalista.
-Kaname-chan
00martedì 12 dicembre 2006 21:52
Re: Re:

Scritto da: DVX NOBIS 12/12/2006 16.57


Per favore non cominciamo che Pinochet tutto era fuorchè fascista.
E poi non santifichiamo chi c'era prima di lui un certo Allende, che con gli espropri forzati e quant'altro voleva far diventare il Chile una nuova Cuba, basti vedere gli esuli Chileni durante il governo Allende.
Ma forse solo per pochi sono queste conoscenze, come al solito l'informazione manipola la gente.



Che Pinochet non fosse proprio fascista è vero: non s'è mai visto un fascio capitalista. Le dittature di destra e sinistra "storiche" sono tutte socialisteggianti, inclusa quella del monobaffo. Però non trasformare Allende in un Castro! Su Pinochet si è abbattuto giustamente la condanna della storia (e si stava avvicinando anche quella giudiziaria), a suo discarico (ma non a sua giustificazione) possiamo dire che non è stato il peggior dittatore del Sud America (e non sto pensando a Castro [SM=x751545] ): è stato uno dei pochi dittatori di successo, avendo lasciato un paese più prospero di quello che aveva trovato e, incredibile dictu, ha lasciato la scena dopo aver perso, ancor più incredibile, regolari elezioni indette da lui stesso. Ma se viene rivalutato su questo punto allora vanno rivalutati anche i governi ceco, polacco e ungherese che nel 1989 gettarono la spugna senza violenza
Riccardo.cuordileone
00mercoledì 13 dicembre 2006 10:51
Io non voglio intervenire a favore di Pinochet, sinceramente non mi interessa la storia cilena, però dopo aver sentito per anni la storia di questo dittatore sanguinario sono venuto a scoprire che secondo il "Rapporto Retting", ossia un dossier redatto dai governi democratici cileni contenente numeri e nomi dei morti durante la dittatura di Pinochet, ho scoperto che i morti furono 2.215.

Ora non voglio sminuire il numero, ma tutto sto casino per duemila persone, cioè come se avesse fatto sparire un misero paesino di montagna.
Lux-86
00mercoledì 13 dicembre 2006 11:09
ma per favore, a manifestare in piazza andavano più di 3000 madri che avevano perso (almeno) un figlio [SM=x751526] magari ti riferisci ai morti accertati, ma è difficile sapere quanti ne hanno buttati giù dagli aerei (come volevano fare con lo stesso Allende).
A parte che se facessimo sparire un misero paesino di montagna la lega pianterebbe un casino [SM=x751545]
Riccardo.cuordileone
00mercoledì 13 dicembre 2006 11:25
Re:

Scritto da: Lux-86 13/12/2006 11.09
ma per favore, a manifestare in piazza andavano più di 3000 madri che avevano perso (almeno) un figlio [SM=x751526] magari ti riferisci ai morti accertati, ma è difficile sapere quanti ne hanno buttati giù dagli aerei (come volevano fare con lo stesso Allende).


Ok ma per la fama che lo circonda io mi aspettavo cifre al di sopra dei 100.000 morti, per me anche 5000 mila morti non giustificano l'aggettivo di sanguinario. Poi dipende dai punti di vista.
=Mimmoxl=
00mercoledì 13 dicembre 2006 11:48
Re: Re:

Scritto da: Riccardo.cuordileone 13/12/2006 11.25

Ok ma per la fama che lo circonda io mi aspettavo cifre al di sopra dei 100.000 morti, per me anche 5000 mila morti non giustificano l'aggettivo di sanguinario. Poi dipende dai punti di vista.



Quelli sono i morti accertati... Quelli scomparsi improvvisamente sono stati stimati fra i 50000 e i 100000 morti...

E sono decisamente cifre da sanguinario...
Riccardo.cuordileone
00mercoledì 13 dicembre 2006 12:24
Mah, anche wikipedia:

Dopo il colpo si instaura un regime militare condotto da Augusto Pinochet, comandante dell'esercito. In questo periodo, si organizza una repressione dura contro l'opposizione la quale produce diverse violazioni ai diritti umani, e termina con 3.000 assassinati e 35.000 torturati oltre a centinaia di prigionieri sparsi.

Supponendo la tolleranza di qualche migliaia di persone si resta in cifre dittatoriali e non sanguinarie, il resto è propaganda.

Secondo me la fama di Pinochet, che ho scoperto che si pronuncia "Pinoccet", è dovuta al fatto che commetteva le sue repressioni alla luce del sole, ciò a fatto pensare a chissà cosa potesse accadere al buio.
-Kaname-chan
00mercoledì 13 dicembre 2006 13:51
Re: Re: Re:

Scritto da: =Mimmoxl= 13/12/2006 11.48


Quelli sono i morti accertati... Quelli scomparsi improvvisamente sono stati stimati fra i 50000 e i 100000 morti...

E sono decisamente cifre da sanguinario...



Non esageriamo, un milione! Avrebbe ammazzato mezzo Cile allora, tuttora abitato da pochi milioni di individui
Lpoz
00mercoledì 13 dicembre 2006 13:56
da wikipedia...


16.134.219 abitanti

Riccardo.cuordileone
00mercoledì 13 dicembre 2006 19:51
Cavolo ho fatto una ricerca in internet sui vari dittatori sanguinari, lasciando stare Stalin, Mao e Hitler ho visto Pol Pot, 3 milioni su 7 milioni di abitanti, quasi metà della popolazione. [SM=x751540]
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