Discussione su ambiente e sviluppo...

=BigForrest=, 14/10/2007 17.54:

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Metterla da parte, immagazzinarla, stoccarla,...a costi contenuti e accessibili a tutti. Quindi ipoteticamente, in estate accumuleremmo tutta l'energia che ci serve e la useremmo per ogni cosa, compresi quindi i giorni in cui non c'è il sole: casa(elettrodomestici, computer,...), mezzi di trasporto(dall'automobile ai treni) Pensi che sia anche solo lontanamente fattibile?

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Allora, partendo dal fatto che l'energia può essere immagazzinata sotto varie forme (chimica, potenziale, termica) poche risultano essere le forme veramente convenienti e non degradabili.
Il modo più semplice ed efficace per immagazzinare energia elettrica è l'utilizzo di una pila o una batteria, esse operano trasformando l'energia chimica potenziale in elettricità (mediante ossidazione e riduzione eccetera) le pile hanno però un potenziale di autoscarica, ciò vuol dire che anche se inutilizzate perdono potenziale man mano.
Esistono sperimentazioni a riguardo su nuovi modelli di batterie, il loro ostacolo principale rimane però il costo.
Comunque sia mi sono informato un pochino e ho trovato tra le altre questa panoramica abbastanza completa su batterie e company.

=BigForrest=, 14/10/2007 18.02:

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Per il problema della carta e del disboscamento selvaggio: ho sentito dire da fonti non affidabili che la canapa è ottima per produrre carta. Se si riuscisse a sfruttare a pieno questa possibilità, non ci sarebbe più bisogno di distruggere le foreste che ci danno l'ossigeno e causare l'estinzione di piante e animali.
Ne sapete qualcosa voi?

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Innanzitutto bisogna chiarire che l'abbattimento delle foreste per la produzione di carta almeno ad oggi risulta per quel che so essere in calo, grazie anche all'attenzione e ad una coscienza ecologica che comincia a radicarsi. Si preferisce al momento coltivare ed abbattere alberi preposti all'uso esclusivo di produzione della carta. Questo accade sicuramente in occidente e comincia ad essere applicato anche in paesi in via di sviluppo.

Per i materiali invece il discorso è diverso, credo che innanzitutto piante come lino, cotone e canapa abbiano una resa minore della polpa estratta dagli alberi per la produzione, in pratica per avere la stessa quantità servierebbero estensioni territoriali coltivate maggiori. Inoltre si pone il problema della rimozione della lignina molecola presente in percentuali diverse nelle varie piante, tale rimozioni (che altrimenti renderebbe la carta più sensibile a processi fotoossidativi e con qualità fisiche minori) compete in parte maggioritaria a rendere il processo di produzione della carta inquinante.
Anche il processo del riciclo è molto inquinante e dispendioso, sopratutto per l'uso del cloro nello sbinacaggio della carta.

Piante transgeniche a minor contenuto di lignina!

=BigForrest=, 14/10/2007 18.02:

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Per il
E per la plastica? Quando finirà il petrolio come si farà?

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Ti rispondo con una citazione dell'onnipresente wikipedia.

"un settore in cui l'Italia è all'avanguardia è la cosiddetta bioplastica, che risulta essere biodegradabile; è prodotta principalmente a partire da materie prime vegetali anziché petrolifere"

Il problema principale è che il petrolio durerà ancora una cinquantina d'anni, penzo, e finchè ce ne sarà penzo altresì che le varie mafie che ce magnano sopra sian troppo potenti per poter sperare alcunchè in tema di ambiente e sviluppo.
Personalmente credo che incentrando la ricerca sulla fusione fredda o comunque sull'energia dall'idrogeno, tanta e aggratisse, si risolverebbe qualsiasi tipo di problema relativo al topo in questione.

Thx max!