Come scrivere long fic?

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dio-niso
00martedì 28 maggio 2013 03:24
Sono un'amante delle long fic, adoro leggere storie che hanno una trama complessa e un'analisi dei personaggi molto ampia, ho passato e lo faccio tutt'ora notti intere a divorare storie lunghissime che mi avevano rubato il sonno, eppure...
Eppure non riesco a scriverle!
Ho quaderni interi ricchi di plot bunny, di trame strutturate fin nei dettagli ma quando apro la pagina di word ed inizio a scrivere succede sempre qualcosa che mi fa desiderare di arrivare alla fine nonostante poche centinaia di parole buttate giù!
Premetto che per un lungo periodo di tempo mi sono "allenata" e anche piacevolmente divertita nel cimentarmi nei generi drabble/flashfic per cui ho proiettato la mia mente a raggiungere un determinato punto nella trama con poche parole.
Ma ora non so come fare per tornare indietro a quando ero prolissa e per descrivere una cosa impiegavo pagine e pagine di word ç___ç

Voi, mie care writers, avete idee, consigli, tecniche?

Non so, scrivete prima la trama a grandi linee su fogli a caso (IO), e poi vi fate tipo una scaletta degli avvenimenti per ogni capitolo? Lasciate tutto al caso senza farvi problemi?
Vi date un limite di parole per capitolo?

Davvero, qui ogni consiglio e ben accetto!
serenestelle
00martedì 28 maggio 2013 09:36
L'ultima che hai detto; scrivo di getto, senza preoccuparmi di seguire una scaletta o di progettare la trama nei minimi dettagli. Naturalmente so cosa deve succedere nella storia e ho qualche scena in mente, ma il vero divertimento per me è appunto collegarle come le tessere di un puzzle (ma forse vale più l'analogia con il castello di carte, di cui va sempre controllata la stabilità - insomma, la storia deve "reggersi in piedi" :-)). Poi mi piace moltissimo improvvisare, penso che se avesso una scaletta dettagliatissima di quello che succede in ogni capitolo... smetterei di scrivere, perché non ci sarebbe più nulla da scoprire. Però questo è soltanto il mio metodo, magari per altri funziona benissimo il contrario! In genere quando sono al pc rimugino sul punto in cui sono arrivata e imbastisco la scena, o le scene che seguono... può capitare che mi venga in mente una scena diversa, completamente scollegata, e se ho veramente paura di dimenticarla la butto giù velocemente in un altro documento word, anche in forma di copione per poi rifinirla e integrarla al testo quando sarà il momento. Per il resto, aspetto l'ispirazione e poi scrivo di getto, interrompendomi solo se devo documentarmi su qualcosa.
dio-niso
00martedì 28 maggio 2013 13:46
Re:
serenestelle, 28/05/2013 09:36:

L'ultima che hai detto; scrivo di getto, senza preoccuparmi di seguire una scaletta o di progettare la trama nei minimi dettagli. Naturalmente so cosa deve succedere nella storia e ho qualche scena in mente, ma il vero divertimento per me è appunto collegarle come le tessere di un puzzle (ma forse vale più l'analogia con il castello di carte, di cui va sempre controllata la stabilità - insomma, la storia deve "reggersi in piedi" :-)). Poi mi piace moltissimo improvvisare, penso che se avesso una scaletta dettagliatissima di quello che succede in ogni capitolo... smetterei di scrivere, perché non ci sarebbe più nulla da scoprire. Però questo è soltanto il mio metodo, magari per altri funziona benissimo il contrario! In genere quando sono al pc rimugino sul punto in cui sono arrivata e imbastisco la scena, o le scene che seguono... può capitare che mi venga in mente una scena diversa, completamente scollegata, e se ho veramente paura di dimenticarla la butto giù velocemente in un altro documento word, anche in forma di copione per poi rifinirla e integrarla al testo quando sarà il momento. Per il resto, aspetto l'ispirazione e poi scrivo di getto, interrompendomi solo se devo documentarmi su qualcosa.


Quindi segui l'ispirazione per la maggior parte... e tieni conto anche del desiderio dei fan? Nel senso, spesso chi recensisce dice "mi piacerebbe che..." o "ma tizio bacerà caio?" etc. Ne tieni conto?
Lo dico perché io sono un tipo che facilmente si lascia influenzare dalle recenzioni (QUESTO E' IL MALE!) per cui a volte mi capita di variare dalla trama originale (cioè dalla storia che volevo scrivere e che avevo in mente) per accontentare i lettori. Capita anche a voi?
serenestelle
00martedì 28 maggio 2013 15:06
Sì e no, nel senso che vale sempre la metafora del castello di carte. Mettiamo per esempio una storia in cui alla fine i protagonisti Pinco e Pallino si trovano a rischiare la vita; io originariamente penso di far morire il solo Pinco, ma facendola leggere mi arrivano dieci opinioni del tipo "Speriamo che Pallino non muoia" e tre "Vorrei che Pinco non morisse". A quel punto confronto le opinioni con la mia idea originale ("Pinco deve morire") e sul suo significato in termini di trama trama (voglio che il lettore rimanga spiazzato da un colpo di scena imprevedibile? Che provi un senso di impotenza per la morte di Pinco e di conseguenza sviluppi un sentimento di odio nei confronti del cattivo? Che si commuova?). Se mi accorgo che l'opinione dei lettori "funziona" meglio di quella che avevo immaginato io, sostituisco Pallino a Pinco... se invece il castello di carte traballa (magari Pinco è un personaggio meno simpatico di Pallino e uccidendo lui voglio far credere ai lettori che la prossima vittima del cattivo possa proprio essere Pallino) rimango fedele alla mia idea originale. A meno che non riesca a puntellare il castello inserendo un'altra sottotrama (Pallino muore, ma si scopre che la vittima designata era suo fratello gemello e l'attenzione si sposta su questo nuovo personaggio;
Testo nascosto - clicca qui
che mi salta in mente lì per lì mentre leggo i commenti dei lettori :)
Hikaru no hime
00martedì 28 maggio 2013 17:18
Io sono dotata del dono della sintesi per natura. Scrivere qualcosa di lungo per me è difficile, consumo la mia idea in poche parole. Comunque sto provando a scrivere una long, so come inizierà e più o meno come finirà, ma non so cosa accadrà in mezzo: mi lascerò travolgere dal lampo di genio XD
dio-niso
00martedì 28 maggio 2013 18:17
Re:
serenestelle, 28/05/2013 15:06:

Sì e no, nel senso che vale sempre la metafora del castello di carte. Mettiamo per esempio una storia in cui alla fine i protagonisti Pinco e Pallino si trovano a rischiare la vita; io originariamente penso di far morire il solo Pinco, ma facendola leggere mi arrivano dieci opinioni del tipo "Speriamo che Pallino non muoia" e tre "Vorrei che Pinco non morisse". A quel punto confronto le opinioni con la mia idea originale ("Pinco deve morire") e sul suo significato in termini di trama trama (voglio che il lettore rimanga spiazzato da un colpo di scena imprevedibile? Che provi un senso di impotenza per la morte di Pinco e di conseguenza sviluppi un sentimento di odio nei confronti del cattivo? Che si commuova?). Se mi accorgo che l'opinione dei lettori "funziona" meglio di quella che avevo immaginato io, sostituisco Pallino a Pinco... se invece il castello di carte traballa (magari Pinco è un personaggio meno simpatico di Pallino e uccidendo lui voglio far credere ai lettori che la prossima vittima del cattivo possa proprio essere Pallino) rimango fedele alla mia idea originale. A meno che non riesca a puntellare il castello inserendo un'altra sottotrama (Pallino muore, ma si scopre che la vittima designata era suo fratello gemello e l'attenzione si sposta su questo nuovo personaggio;
Testo nascosto - clicca qui
che mi salta in mente lì per lì mentre leggo i commenti dei lettori :)



Apprezzo molto i tuoi consigli, tu non hai idea di quanto mi risultino utili al momento! Grazie mille :)

Hikaru no hime, 28/05/2013 17:18:

Io sono dotata del dono della sintesi per natura. Scrivere qualcosa di lungo per me è difficile, consumo la mia idea in poche parole. Comunque sto provando a scrivere una long, so come inizierà e più o meno come finirà, ma non so cosa accadrà in mezzo: mi lascerò travolgere dal lampo di genio XD



ah più o meno siamo nella stessa situazione, peccato che con il blocco dello scrittore non riesco ad avare nessun lampo di genio e devo attenermi ad una trama costruita pian pianino ç_ç spero tu sia più fortunata di me xD

serenestelle
00martedì 28 maggio 2013 19:37
Il blocco dello scrittore x_x L'ottava piaga egizia...

Se ti può essere utile, io l'ho sconfitto in modi diversi a seconda della gravità del blocco... una volta ascoltando musica a caso dalla mia playlist, dovevo scrivere una scena drammatica per un'originale e mi è capitata una canzone molto adatta a cui non avrei nemmeno pensato. A quel punto l'ho messa in loop mentre scrivevo e ho risolto :)

Un'altra volta invece ho lasciato proprio perdere, mi innervosivo e basta davanti alla pagina di Word, con le idee in testa ma incapace di metterle per iscritto [SM=g27996] Allora mi sono piazzata davanti alla tv con un film di argomento simile (ehm, giallo [SM=g27990] [SM=g27995] confesso di essere un filino ossessionata :) però siccome si trattava di una storia dai risvolti comici, la scelta è caduta su una commedia gialla piuttosto che non un thriller o un whodunit), e a fine film mi sentivo pronta a scrivere, è stato come ricaricare le batterie [SM=g27985]

Mi capita lo stesso con i libri... se sto scrivendo un capitolo drammatico sono istintivamente portata a leggere qualcosa di drammatico. Però lo faccio raramente (leggo prima o dopo la scrittura, mai durante un blocco) perché in genere quando attacco a leggere un libro non riesco a smettere finché non ho raggiunto l'ultima pagina, a discapito della scrittura stessa [SM=g27990] Anche se è un libro che ho già letto infinite volte, non necessariamente uno nuovo... invece un film dura giusto qualche ora ^_^
dio-niso
00martedì 28 maggio 2013 19:50
Re:
serenestelle, 28/05/2013 19:37:

Il blocco dello scrittore x_x L'ottava piaga egizia...

Se ti può essere utile, io l'ho sconfitto in modi diversi a seconda della gravità del blocco... una volta ascoltando musica a caso dalla mia playlist, dovevo scrivere una scena drammatica per un'originale e mi è capitata una canzone molto adatta a cui non avrei nemmeno pensato. A quel punto l'ho messa in loop mentre scrivevo e ho risolto :)

Un'altra volta invece ho lasciato proprio perdere, mi innervosivo e basta davanti alla pagina di Word, con le idee in testa ma incapace di metterle per iscritto [SM=g27996] Allora mi sono piazzata davanti alla tv con un film di argomento simile (ehm, giallo [SM=g27990] [SM=g27995] confesso di essere un filino ossessionata :) però siccome si trattava di una storia dai risvolti comici, la scelta è caduta su una commedia gialla piuttosto che non un thriller o un whodunit), e a fine film mi sentivo pronta a scrivere, è stato come ricaricare le batterie [SM=g27985]

Mi capita lo stesso con i libri... se sto scrivendo un capitolo drammatico sono istintivamente portata a leggere qualcosa di drammatico. Però lo faccio raramente (leggo prima o dopo la scrittura, mai durante un blocco) perché in genere quando attacco a leggere un libro non riesco a smettere finché non ho raggiunto l'ultima pagina, a discapito della scrittura stessa [SM=g27990] Anche se è un libro che ho già letto infinite volte, non necessariamente uno nuovo... invece un film dura giusto qualche ora ^_^



Ho già provato con la musica ma con me non funziona, però ho notato che, come con te, i film mi aiutano davvero parecchio [SM=g27989]
Ah non vedo l'ora che passi, non c'è la faccio più ad avere belle idee, aprire word e non riuscire a scrivere nulla :(
SimplyMe514
00martedì 28 maggio 2013 20:14
Re:
dio-niso, 28/05/2013 03:24:


Voi, mie care writers, avete idee, consigli, tecniche?

Non so, scrivete prima la trama a grandi linee su fogli a caso (IO), e poi vi fate tipo una scaletta degli avvenimenti per ogni capitolo? Lasciate tutto al caso senza farvi problemi?
Vi date un limite di parole per capitolo?



Idee: che siano le tue. Non sono al 100% contraria a chi si fa influenzare nelle scelte di trama da opinioni altrui espresse nelle recensioni o altro, ma sono fermamente convinta che l'ossatura principale di una storia sia di chi la scrive, e che lo spazio alle preferenze dei lettori vada concesso nelle piccole cose, non nelle grandi, se viene concesso. Poi ciascuno può fare quel che vuole, eh, per carità. Questo è ciò che faccio di solito io, che per inciso di long ne ho scritte poche, poco serie e non lunghissime, per cui probabilmente sono la peggiore delle consigliere.
Consigli: soprattutto in fase iniziale, scrivi in silenzio. E non intendo che debba essere silenziosa la stanza in cui lavori, anche se per me di solito è meglio che lo sia, intendo che devi stare in silenzio tu, nel senso di non parlare ad altri della tua storia a meno che non si tratti di una persona di cui ti fidi al 300% e con cui magari hai già l'abitudine di condividere idee e spunti. Non tanto per il solito pericolo di farti influenzare, che è pur sempre in agguato, quanto perché, nella mia esperienza, rischi seriamente di smettere di crederci prima di cominciare. La determinazione è una componente chiave, e se qualcuno ti smonta quella, la sopravvivenza della tua idea è gravemente minacciata. Quindi: sbottonati solo una volta che la storia sarà ben avviata, farà bene alla salute tua e dei personaggi.
Tecniche: provale tutte! Pensi che possa aiutarti la musica? Ascolta musica. Scopri che invece non fa altro che deconcentrarti? Smetti di ascoltarla. Credi di aver bisogno di un aiuto più o meno professionale? Metti mano a qualche manuale e/o blog di scrittura creativa. Scopri che i consigli che ricevi dai suddetti non sono quello che cercavi? Fa' tesoro di quello che hai imparato, ma va' pure per la tua strada ricordando bene che nessun blogger o scrittore è il Verbo di Dio. E soprattutto: leggi, leggi, leggi. Se trovi un autore che ti fa pensare non solo "Questo/a qui scrive bene", ma "Vorrei saper scrivere come lui/lei", allora leggilo più volte: la prima per goderti il libro, la seconda e tutte le altre che verranno per cercare di capire che cos'è che te lo rende così speciale e come puoi emularlo. Non una sterile copiatura, beninteso, anche se fior di pittori e scultori del passato si dedicavano, durante il loro apprendistato, proprio a copiare altre grandi opere, e dalla loro costanza c'è solo da imparare: ci scommetto la testa che anche i giovani Raffaello, Michelangelo e compagnia bella, durante i loro esercizi di copia, scoprivano di non riuscire proprio a ottenere un risultato uguale uguale. Ed è questo il bello: aggiungerci del tuo anche se non vuoi, e magari proprio perché vuoi.
Quanto al procedimento, sinceramente, a ciascuno il suo. Tu prova a fare una scaletta, e se ti trovi male cestinala e scrivi di getto. Oppure, al contrario, inizia di getto e se vedi che ti perdi cerca di regolarti meglio. Più che dirti di sperimentare non posso, ciascuno funziona diversamente. Io posso raccontarti il mio, di metodo, ma le probabilità che tu non ti ci riconosca sono altissime.
Trama a grandi linee? Centomila volte sì. Non sempre la scrivo, ma sempre ce l'ho in testa. Non posso partire dal nulla.
Scaletta vs. scrivere di getto: che ne dici di un ibrido? Io di solito inizio di getto, ma siccome il primo entusiasmo dura poco, per arrivare in fondo mi devo dare delle regole, ed ecco che scatta l'apertura del file di appunti parallelo a quello di stesura della storia, in cui appunto mi segno il percorso tappa per tappa. Non necessariamente divido gli eventi in capitoli prima di scriverli: mi faccio un'idea di quali stiano bene insieme a livello logico, ma non mi sento per niente in colpa a spostare un po' prima o un po' dopo un cambio di capitolo se lo schema iniziale ne faceva risultare uno troppo lungo o troppo striminzito. E nella divisione dei capitoli come in tutto il resto, la mia scaletta esiste come aiuto ma non è mai troppo rigida, perché primo, sono già matematicamente certa che non la rispetterò del tutto, e secondo, deve sorreggermi, non ingabbiarmi.
Limite di parole: no, è una delle cose che odio di più. Mi do limiti solo se si tratta di drabble o flashfic, che hanno tale limite insito nella loro definizione, o se è un contest a impormene uno, altrimenti le parole non si contano. Meno le parole e i numeri s'incontrano, più sono felice, più che altro perché detesto i secondi! xD
Mi do, in compenso, un numero approssimativo di pagine Word, che diventa un obiettivo da raggiungere se il capitolo sta riuscendo corto, un limite se invece viene lungo. Non è un numero deciso a priori: scrivo il primo senza stare a pensarci e poi cerco di adeguarvi gli altri, in modo che risultino tutti di lunghezza all'incirca uniforme. Questa è l'unica forma di limite numerico che riesco ad accettare, tutte le altre sono bandite.
Liberissimi di pensare che faccio bene come di condannare i miei modesti pareri al rogo. Questa è la mia esperienza. Passo e chiudo.
dio-niso
00martedì 28 maggio 2013 20:37
Re: Re:
SimplyMe514, 28/05/2013 20:14:



Idee: che siano le tue. Non sono al 100% contraria a chi si fa influenzare nelle scelte di trama da opinioni altrui espresse nelle recensioni o altro, ma sono fermamente convinta che l'ossatura principale di una storia sia di chi la scrive, e che lo spazio alle preferenze dei lettori vada concesso nelle piccole cose, non nelle grandi, se viene concesso. Poi ciascuno può fare quel che vuole, eh, per carità. Questo è ciò che faccio di solito io, che per inciso di long ne ho scritte poche, poco serie e non lunghissime, per cui probabilmente sono la peggiore delle consigliere.
Consigli: soprattutto in fase iniziale, scrivi in silenzio. E non intendo che debba essere silenziosa la stanza in cui lavori, anche se per me di solito è meglio che lo sia, intendo che devi stare in silenzio tu, nel senso di non parlare ad altri della tua storia a meno che non si tratti di una persona di cui ti fidi al 300% e con cui magari hai già l'abitudine di condividere idee e spunti. Non tanto per il solito pericolo di farti influenzare, che è pur sempre in agguato, quanto perché, nella mia esperienza, rischi seriamente di smettere di crederci prima di cominciare. La determinazione è una componente chiave, e se qualcuno ti smonta quella, la sopravvivenza della tua idea è gravemente minacciata. Quindi: sbottonati solo una volta che la storia sarà ben avviata, farà bene alla salute tua e dei personaggi.
Tecniche: provale tutte! Pensi che possa aiutarti la musica? Ascolta musica. Scopri che invece non fa altro che deconcentrarti? Smetti di ascoltarla. Credi di aver bisogno di un aiuto più o meno professionale? Metti mano a qualche manuale e/o blog di scrittura creativa. Scopri che i consigli che ricevi dai suddetti non sono quello che cercavi? Fa' tesoro di quello che hai imparato, ma va' pure per la tua strada ricordando bene che nessun blogger o scrittore è il Verbo di Dio. E soprattutto: leggi, leggi, leggi. Se trovi un autore che ti fa pensare non solo "Questo/a qui scrive bene", ma "Vorrei saper scrivere come lui/lei", allora leggilo più volte: la prima per goderti il libro, la seconda e tutte le altre che verranno per cercare di capire che cos'è che te lo rende così speciale e come puoi emularlo. Non una sterile copiatura, beninteso, anche se fior di pittori e scultori del passato si dedicavano, durante il loro apprendistato, proprio a copiare altre grandi opere, e dalla loro costanza c'è solo da imparare: ci scommetto la testa che anche i giovani Raffaello, Michelangelo e compagnia bella, durante i loro esercizi di copia, scoprivano di non riuscire proprio a ottenere un risultato uguale uguale. Ed è questo il bello: aggiungerci del tuo anche se non vuoi, e magari proprio perché vuoi.
Quanto al procedimento, sinceramente, a ciascuno il suo. Tu prova a fare una scaletta, e se ti trovi male cestinala e scrivi di getto. Oppure, al contrario, inizia di getto e se vedi che ti perdi cerca di regolarti meglio. Più che dirti di sperimentare non posso, ciascuno funziona diversamente. Io posso raccontarti il mio, di metodo, ma le probabilità che tu non ti ci riconosca sono altissime.
Trama a grandi linee? Centomila volte sì. Non sempre la scrivo, ma sempre ce l'ho in testa. Non posso partire dal nulla.
Scaletta vs. scrivere di getto: che ne dici di un ibrido? Io di solito inizio di getto, ma siccome il primo entusiasmo dura poco, per arrivare in fondo mi devo dare delle regole, ed ecco che scatta l'apertura del file di appunti parallelo a quello di stesura della storia, in cui appunto mi segno il percorso tappa per tappa. Non necessariamente divido gli eventi in capitoli prima di scriverli: mi faccio un'idea di quali stiano bene insieme a livello logico, ma non mi sento per niente in colpa a spostare un po' prima o un po' dopo un cambio di capitolo se lo schema iniziale ne faceva risultare uno troppo lungo o troppo striminzito. E nella divisione dei capitoli come in tutto il resto, la mia scaletta esiste come aiuto ma non è mai troppo rigida, perché primo, sono già matematicamente certa che non la rispetterò del tutto, e secondo, deve sorreggermi, non ingabbiarmi.
Limite di parole: no, è una delle cose che odio di più. Mi do limiti solo se si tratta di drabble o flashfic, che hanno tale limite insito nella loro definizione, o se è un contest a impormene uno, altrimenti le parole non si contano. Meno le parole e i numeri s'incontrano, più sono felice, più che altro perché detesto i secondi! xD
Mi do, in compenso, un numero approssimativo di pagine Word, che diventa un obiettivo da raggiungere se il capitolo sta riuscendo corto, un limite se invece viene lungo. Non è un numero deciso a priori: scrivo il primo senza stare a pensarci e poi cerco di adeguarvi gli altri, in modo che risultino tutti di lunghezza all'incirca uniforme. Questa è l'unica forma di limite numerico che riesco ad accettare, tutte le altre sono bandite.
Liberissimi di pensare che faccio bene come di condannare i miei modesti pareri al rogo. Questa è la mia esperienza. Passo e chiudo.



Condannare il tuo parere? E perchè mai! Mi hai dato una carica che non saprei esprimere! :D
Ti ringrazio molto per tutti i consigli che hai scritto, sono sempre utili soprattutto in periodi di secca come questo.
Ovviamente i metodi sono diversi da persona a persona, però a volte confrontarli con gli altri amplia il proprio punto di vista (ad esempio non aveva mai preso in considerazione l'idea di emulare i miei scrittori preferiti cercando quel non so che che mi attrae nelle loro storie!).

Grazie mille! [SM=g27987]
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