Candidatura Xante

XanteII
00domenica 8 ottobre 2017 22:43
Finalmente ho raggiunto il livello minimo per fare la tanto sospirata richiesta.
Posto di seguito il BG di xante,
resto in attesa per ogni chiarimento.
grazie


Storia Nota a Xante.

Xante Nasce in una casa immersa nel bosco, il padre, umano, è un ex mercenario ritiratosi a vita privata e dedito all’allevamento di cavalli, La madre è invece un’erborista , un elfa, crea rimedi e medicine dalle erbe rinvenute nel bosco, erbe che dona a chi , spesso, viene a far visita alla famiglia per cercare aiuto per un malanno , per la mancanza di un bambino o di contro per impedire che il frutto di una scappatella veda mai la vita.

Il Padre , Etnax, lo addestra all’arte della spada, quella leggera ad una mano , gli insegna a cavalcare e curare i cavalli e a rispettare le vite animali persino più di quelle degli esseri che muovo su due piedi, quelli si , capaci di ogni atrocità.

La madre, Drusilda , che accompagna spesso nella sua ricerca di erbe , invece lo guida sulla strada della conoscenza, gli insegnare a leggere , scrivere e far di conto, gli insegna la differenza tra le varie erbe , tra quelle che possono dare cura e quelle che conducono alla morte.

Cresce così in questo idillio sino ai suoi sette anni. E' proprio il giorno che questi festeggia il suo settimo anniversario che tutto è destinato a mutare. Di quella giornata Xante ha ricordi ben nitidi nonostante siano passati così tanti anni.

I festeggiamenti sono appena conclusi e lui , come sempre , è stato relegato alla sua stanza per trascorrere la notte, non prima però di aver fantasticato avventure in sella al suo destriero , eroe di fragili damigelle , conduttore di eserciti, paladino dei più deboli. D’un tratto distintamente ode dal suo letto un bussare alla porta d’ingresso, lesto si desta e va alla finestra per spiare. Fuori nel cortile vede numerosi cavalieri, tutti recanti in mano una torcia che sfavillando ne illumina le fattezze, armigeri coperti da armature nere, elmi di identico colore ne celano le fattezze, armi lunghe agganciate ai cinturoni, irrequieti destrieri del colore della notte stessa, scalpitano abilmente arginati nel loro ardore dai loro conducenti. Una femminea figura si palesa sull’uscio e viene illuminata dalla luce che da dentro la casa proviene quando la porta si apre. Una donna, dai lunghi capelli bianchi , come quelli della madre, alta come lei e dalle similari fattezze stagli sull’uscio con le mani congiunte al ventre, abbigliata con una lunga tunica grigia come la cenere, un ampio cappuccio ricade sulle di lei spalle. Lei stessa lo guarda nel suo nascondiglio oltre la finestra, uno sguardo che raggela il piccolo xante, occhi di un nero irreale, lo trafiggono spingendolo a nascondersi timoroso. Ode dall’altra stanza la voce del padre , urla contro la donna ricacciandola la da dove ella proviene, la madre stessa sente piangere e salmodiare qualcosa che mai aveva udito da lei, parole che ormai ha dimenticato ma una di queste gli si conficcherà in mente per tutta la vita. Un nome Haleidel. Sente la porta chiudersi in un tonfo quindi il silenzio. Un silenzio che non durerà poi molto, dall’esterno le cavalcature iniziano ad agitarsi quindi dei colpi continui sopra il tetto della casa, dai punti ove sente che qualcosa di pesante sia precipitato pian paino vede il legno annerire, il fumo invadere la stanza e dopo questo il fuoco, urla e confusione ne scaturiranno. Sua madre e sua padre cercano di raggiungerlo nella stanza ma la porta non si apre, lui stesso è immobile , troppo spaventato per raggiungerli , il fuoco di contro continua la sua opera di consumatore di cose. Le fiamme invadono la stanza e dal lato opposto della porta le urla mutano da terrore in dolore , strazianti e colpi sul legno di chi non può più uscire dall’edificio ne raggiungerlo nell’abbraccio dell’addio. Lui stesso ormai circondato dalle fiamme chiude gli occhi e attende l’inesorabile sorte. Ma d’improvviso un boato, una parte crolla e un enorme destriero nero guidato da una donna dalla grigia veste irrompe nella stanza, gli occhi ora colore delle fiamme si fissano su di lui, un sardonico sorriso si allarga sul candido volto mentre questa si china e lo afferra, lo issa sulla sella e con un balzo guida l’animale fuori dalla casa che in un tonfo crolla alle sue spalle. Senza nemmeno fermarsi sprona la donna , e si allontana seguita da quella dozzina di cavalieri , lasciandosi alle spalle la sua casa, la sua famiglia, che ormai non sono più.

Con L’elfa inizia una nuova vita per Xante, lei non è che una sacerdotessa di un dio ambiguo e dai duplici intenti, Fariy . Il Giovane mezzo sangue sarà quindi iniziato al culto del duplice, fanaticamente seguito dalla sacerdotessa e dalla sua schiera di elfi rinnegati che bramano la benevolenza di un Dio che spesso si burla delle loro vite. Ma su Xante questo fanatismo attecchisce, data anche la sua giovane età , la solitudine di chi non ha più nessuno al mondo e cerca qualcosa alla quale aggrapparsi. Crescerà e subirà i vessi di chi lo circonda, trattato da principio come un servo da Haleidel ma mai privato degli addestramenti , seguiterà a seguire le arti alchemiche, ma con lei nulla di quello che ne scaturirà porterà mai sollievo agli altrui ma bensì morte e tormento , verrà addestrato all’uso di armi da distanza, cerbottana e arco , dardi , frecce e veleni saranno il condimento delle sue giornate , il combattimento con la lama corta diverrà la sua specialità. Verrà addestrato a fingere , a scacciare i reali sentimenti , arida tela sulla quale poter dipingere di volta in volta ciò che può risultare utile al compimento di un fine . Man mano che questi cresce la fiducia nei suoi confronti matura, gli vengono assegnati compiti sempre più importanti , raduna giovani vittime da sacrificare a quello che la strega definisce l’emissario, sempre assetato di vittime e di tremendi rituali . Ucciderà per suo volere, e ad ogni vittima la strega ne sarà ammaliata, e questa creatura da lei creata pian piano diverrà il suo compagno. Ne bramerà le carni la notte e i servigi il giorno, suo braccio destro , amante, vicino a lei al suo Dio e lontano dalla coscienza dell’essere umano.

Xante ripudierà i sentimenti ne amore ne gioia, ne timore ne tristezza, coglieranno più il suo animo , ma sol uno pare coltivare intimamente il mezzo, un solo sentimento che con cura fa crescere e maturare , ad ogni nefandezza che ella lo obbliga a compiere, ad ogni notte che lui è costretto a passare con la strega . L’Odio. A questo s'aggrappa per non dar libero sfogo ad una pazzia che ormai sente imminente, ad una montante sete che sente crescergli dentro, una bramosia di unire alla sofferenza causata, altra e altra ancora. Ed è proprio grazie a questo Odio che una notte ,mentre ella dorme al suo fianco , raccoglie il coraggio a piene mani e si decide ad agire. Lentamente si porta su lei ,come amante da principio per non intimorirla , fa scivolare mani voluttuose lungo le sue forme sul di lei viso sino al collo che , accarezza con un leggero tocco, velluto che pian piano si farà sempre più insistente , più deciso . Forti mani si serrano intorno al collo della strega che , aprendo gli occhi fissa il suo aguzzino, occhi negli occhi come quella sera di tanti anni prima quando riuscì con uno sguardo a spaventare un giovane fanciullo, ma lui non è più un fanciullo e lei non è più tenebra di quanto non sia stato addestrato ad amare in tutti questi anni. Lei scalcia si dimena ma non può parlare, nessun salmo, ne richiesta d’aiuto ,ed è così che ben presto le forze vengono meno, mentre in lui crescono a tal punto da sentire sotto le sue mani le ossa del suo collo scricchiolare diversi minuti, interminabili ma degnamente assaporati. Lesto il mezzo si desta lasciando l’elfa inerme sul suo letto , favorito dalla notte e dall’abitudine a frequentare le di lei stanze esce da queste senza destare interesse alcuno nelle guardie , così come non è interesse quando andrà a lasciare la magione, era solito uscire in missione a notte fonda. Avrà tutta la notte per allontanarsi , lei non verrà scoperta che il mattino seguente. Scapperà nei boschi e vi si rifugerà per far perdere le sue tracce. Vivrà tra i boschi per diversi mesi, rifuggendo le ronde delle nere schiere , e mostrandosi come mendicante e reietto nei pochi villaggi elfice che visiterà , mesi di solitudine , ma anche di maturazione, di rinsavimento , rifugge la pazzia che sentiva ormai sua, e stabile un equilibrio figlio del ripudio di ogni sentimento . Mesi di duro lavoro interiore, sin quando non sentirà di essere pronto , per rifuggire da quel passato e trovare una nuova vita, una nuova identità altrove, nell'Aegard.


Arricchimento alla storia ignoto a Xante.


Drusilda , la madre, l’elfa: In origine anche lei sacerdotessa del duplice sorella di Heleidel , lei verrà prescelta per essere l’amate del demone complice del Dio, inviato per generare un essere mezzo sangue che tornerà poi utile ai suoi capricci . Ma lei si innamora del comandante di un drappello di mercenari, ingaggiati dalle sorelle per devastare un villaggio elfico che ripudiava il culto. La strage che ne scaturirà spingerà la strega a tradire il dio e a scappare con l’uomo che certo non può non ricambiare l’amore di una si tale bellezza. Darà alla luce Xante e cercherà in tutti i modi di preservarlo dal tremendo destino che lo attenderebbe qualora la sua parte demoniaca venisse coltivata.


Etnax , il padre, umano: Ex mercenario, ricambia l’amore della strega e con lei fugge dalla magione per segregarsi in una piccola casa ai margini di un bosco. Crescerà Xante come se fosse suo figlio, gli insegnerà quanto sa , e lo amerà in un misto di orgoglio per come questi apprende e cresce, e di pena per quel che in realtà scorre nelle vene del mezzo sangue.


Heleidel, la zia, elfa: Rimarrà unica sacerdotessa quando la sorella la abbandonerà , il tremendo abbandono della compagna di una vita mista al risentimento per non essere stata lei la prescelta per dare alla luce il bestio del Dio. Faranno maturare in lei bramosie di vendetta che culmineranno con la strage dei genitori di Xante. Prendendo con lei il bambino lo ha cresciuto nell’adorazzione del Dio Feriy e nei servizi del demone Akrabuame il vero padre di Xante. Maligna creatura assetata di sangue e di distruzione, per lui , inconsapevolmente Xante ha già ucciso o comunque ha contribuito a distruggere, famiglie , villaggi, e sacrificato vergini e bambini nei riti ai quali la zia , Strega , lo costringeva. Riti Atti a radere nel ragazzo la parte umana e far risvegliare quello che è il suo lato malvaggio. Questi riti però non hanno avuto compimento ultimo vista la sua uccisione per mano dello stesso Mezzosangue.



Akrabuame, demone : SI presenta sotto forma Di essenza eterea ammantata o di mulo o pavone. Sfugge alla discrepanza e vegeta nell'anonimato, aspettando il momento propizio per tessere la sua tela di morte e distruzione. Scende a Patti con il Dio Fariy che lo invita a giacere con una sua sacerdotessa per dare alla luce un bambino, il Dio non specificherà mai a nessuno il motivo di questa richiesta, il Demone, di contro, ne otterrà un mezzo per portare in terra il caos, le sacerdotesse saranno al suo servizio e per lui faranno sacrifici , non certo atti a placare le bramosia di sangue del demonio , ma solo mezzo di scacciare nell'animo di Xante ogni forma di umanità. Causerà un genocidio elfico nei villaggi e nelle città dei boschi. Portando malumori e faide tra gli elfi, il caos appunto. Invierà Heleidel a riportare a casa colui che gli è stato privato. Non è riuscito a risvegliare del tutto il lato oscuro di Xante , avendo questi ucciso prima la sacerdotessa, suo reale braccio in quel compito.


Knut Raknasson.
00martedì 10 ottobre 2017 22:34
Molto bene. Iniziamo?

Prima cosa, ti chiederei di rileggere il tuo scritto e di apporre le poche correzioni da fare circa punteggiatura e parole che probabilmente il correttore automatico ti ha modificato.

Poi, alcune domande:

In quale zona di Aengard è nato, cresciuto ed in quale zona ha ed hanno compiuto le razzie?

Se in una zona aengardiana, vorrei sapere se gli elfi (quelli puri) hanno fatto qualcosa contro questo manipolo di manigoldi.

Il demone, direi che non vada tanto bene che si presenti sotto forma eterea perchè i demoni mutaforma hanno sostanza vera. Modifica per favore questo punto.

Aspetto le tue risposte per porti altre domande.
XanteII
00martedì 10 ottobre 2017 22:47
//
Rileggerò immediatamente, ma prima vorrei rispondere alle domande.

In quale zona di Aengard è nato, cresciuto ed in quale zona ha ed hanno compiuto le razzie?

Onestamente non pensavo di ambientare la storia in una zona conosciuta dell'aegard, questo perchè non conoscendo bene le storie elfiche della land, non volevo andarmi ad immischiare in una palude di coerenze on-game che non avrei mai potuto , e onestamente , voluto seguire.

viene meno anche la seconda domanda, ma appena arrivato nella land, per coerenze mi sono giocato una " pseudo persecuzione" che il mio pg credeva gli elfi stesseno ancora perpetrando nei suoi confronti. Una sorta di caccia all'uomo e o vendetta. Questo però non ha mai dato vita a nessuna quest al riguardo, era sono un condimento per inspessire la storia di Xante.

correggo la dicitura del demone appena rileggerò il tutto
Knut Raknasson.
00giovedì 12 ottobre 2017 00:08
Ok perfetto. Bene che non sia ambientato nell’Aengard conosciuto perchè altrimenti ti saresti ficcato in un bel ginepraio!! Tutto ciò che infatti va a toccare terre/città/territori/tribù/clan che quotidianamente vengono mossi su LOM deve essere controllato con molta attenzione.

Molto bene, dunque, in attesa che tu apporta le dovute correzioni sparse qua e là, ti pongo dunque altre domande:

- potresti descrivermi meglio le effettive intenzioni del demone?
- il concepimento avvenne prima o dopo l’innamoramento di Drusilda nei confronti di Etnax?
- perchè fuggì la madre?
- quali valori insegnò al figlio?
- quali valori insegnò il padre a Xante?
XanteII
00giovedì 12 ottobre 2017 17:38
Intanto cerco di correggere quanto richiesto:


Storia Nota a Xante.

Xante Nasce in una casa immersa nel bosco, il padre, umano, è un ex mercenario ritiratosi a vita privata e dedito all’allevamento di cavalli, La madre è invece un’erborista , un elfa, crea rimedi e medicine dalle erbe rinvenute nel bosco, erbe che dona a chi , spesso, viene a far visita alla famiglia per cercare aiuto per un malanno , per la mancanza di un bambino, o di contro per impedire che il frutto di una scappatella veda mai la vita.

Il Padre , Etnax, lo addestra all’arte della spada, quella leggera ad una mano , gli insegna a cavalcare e curare i cavalli e a rispettare le vite animali persino più di quelle degli esseri che muovo su due piedi, quelli si , capaci di ogni atrocità.
Cercherà d'inculcare a xante valori cavallereschi, non vedendo per il figlio adottivo una vita simile alla sua, dedita al soldo e alle battaglie sotto compenso. lo spingerà ad aiutare gli altri, i più deboli, gli inermi e chi ne ha di bisogno, forse un modo , il suo, d'espiare ai molti torti fatti nella vita.

La madre, Drusilda , che accompagna spesso nella sua ricerca di erbe , invece lo guida sulla strada della conoscenza, gli insegnare a leggere , scrivere e far di conto, gli insegna la differenza tra le varie erbe , tra quelle che possono dare cura e quelle che conducono alla morte. Lo indirizzerà ai culti degli dei, al rispetto verso le divinità che , non sono leggende figlie di superstizione , ma reali creature che , spesso, giocano con i mortali per alleviare la noia dovuta all'immortalità. Gli insegnerà a fare del ragionamento il suo culto principale, non dovendo sottostare a dogmi, ma credere solo in quello che la sua mente detta come cosa giusta da fare.

Cresce così in questo idillio sino ai suoi sette anni. E' proprio il giorno che questi festeggia il suo settimo anniversario che tutto è destinato a mutare. Di quella giornata Xante ha ricordi ben nitidi, nonostante siano passati così tanti anni.

I festeggiamenti sono appena conclusi e lui , come sempre , è stato relegato alla sua stanza per trascorrere la notte, non prima però di aver fantasticato avventure in sella al suo destriero , eroe di fragili damigelle , conduttore di eserciti, paladino dei più deboli. D’un tratto distintamente ode dal suo letto un bussare alla porta d’ingresso, lesto si desta e va alla finestra per spiare. Fuori nel cortile vede numerosi cavalieri, tutti recanti in mano una torcia che, sfavillando ,ne illumina le fattezze. Armigeri coperti da armature nere, elmi di identico colore ne celano le fattezze, armi lunghe agganciate ai cinturoni, irrequieti destrieri del colore della notte , scalpitano, abilmente arginati nel loro ardore dai loro conducenti. Una femminea figura si palesa sull’uscio e viene illuminata dalla luce che da dentro la casa proviene quando la porta si apre. Una donna, dai lunghi capelli bianchi , come quelli della madre, alta come lei e dalle similari fattezze stagli sulla porta con le mani congiunte al ventre. Abbigliata con una lunga tunica grigia come la cenere, un ampio cappuccio ricade sulle di lei spalle. Lei stessa lo guarda nel suo nascondiglio oltre la finestra, uno sguardo che raggela il piccolo xante, occhi di un nero irreale, lo trafiggono spingendolo a nascondersi timoroso. Ode dall’altra stanza la voce del padre , urla contro la donna ricacciandola la, da dove ella proviene, la madre stessa sente piangere e salmodiare qualcosa che mai aveva udito , parole che ormai ha dimenticato ma una di queste gli si conficcherà in mente per tutta la vita. Un nome Haleidel. Sente la porta chiudersi in un tonfo, quindi il silenzio. Un silenzio che non durerà poi molto, dall’esterno le cavalcature iniziano ad agitarsi, dei colpi continui sopra il tetto della casa, dai punti ove sente che qualcosa di pesante sia precipitato pian piano vede il legno annerire, il fumo invadere la stanza e dopo questo il fuoco, urla e confusione ne scaturiranno. Sua madre e sua padre cercano di raggiungerlo nella stanza ma la porta non si apre, lui stesso è immobile , troppo spaventato per raggiungerli , il fuoco, di contro, continua la sua opera di consumatore implacabile. Le fiamme invadono la stanza e dal lato opposto della porta le urla mutano da terrore, in dolore straziante. Il legno percosso da chi non può più uscire dall’ edificio ne raggiungerlo in un ultimo abbraccio d'addio. Lui stesso ormai circondato dalle fiamme chiude gli occhi e attende l’inesorabile sorte. Ma d’improvviso un boato, una parete crolla e un enorme destriero nero guidato da una donna dalla grigia veste irrompe nella stanza, gli occhi ora colore delle fiamme si fissano su di lui, un sardonico sorriso si allarga sul candido volto mentre questa si china e lo afferra, lo issa sulla sella e con un balzo guida l’animale fuori dalla casa che in un tonfo crolla alle sue spalle. Senza nemmeno fermarsi sprona la donna , e si allontana seguita da quella dozzina di cavalieri , lasciandosi alle spalle la sua casa, la sua famiglia, che ormai non sono più.

Con L’elfa inizia una nuova vita per Xante, lei non è che una sacerdotessa di un dio ambiguo e dai duplici intenti, Fariy . Il Giovane mezzo sangue sarà iniziato al culto del duplice, fanaticamente seguito dalla sacerdotessa e dalla sua schiera di elfi rinnegati che bramano la benevolenza di un Dio che spesso si burla delle loro vite. Ma su Xante questo fanatismo attecchisce, data anche la sua giovane età , la solitudine di chi non ha più nessuno al mondo e cerca qualcosa alla quale aggrapparsi. Crescerà e subirà i vessi di chi lo circonda, trattato da principio come un servo da Haleidel, ma mai privato degli addestramenti , seguiterà a seguire le arti alchemiche, ma con lei nulla di quello che ne scaturirà porterà mai sollievo agli altrui ma bensì morte e tormento. verrà addestrato nell'usare armi da distanza, cerbottana e arco , dardi , frecce e veleni saranno il condimento delle sue giornate, il combattimento con la lama corta diverrà la sua specialità. Verrà addestrato a fingere , a scacciare i reali sentimenti , arida tela sulla quale poter dipingere di volta in volta ciò che può risultare utile al compimento di un fine . Man mano che questi cresce la fiducia nei suoi confronti matura, gli vengono assegnati compiti sempre più importanti , raduna giovani vittime da sacrificare a quello che la strega definisce l’emissario, sempre assetato di vittime e di tremendi rituali . Xante Ucciderà per suo volere, e ad ogni vittima la strega ne sarà sempre più ammaliata, e questa creatura da lei creata pian piano diverrà il suo compagno. Ne bramerà le carni la notte e i servigi il giorno, suo braccio destro , amante, vicino a lei al suo Dio e lontano dalla coscienza dell’essere umano.

Xante ripudierà i sentimenti ne amore ne gioia, ne timore ne tristezza, coglieranno più il suo animo , solo uno però pare coltivare intimamente il mezzo, un solo sentimento che con cura fa crescere e maturare , ad ogni nefandezza che ella lo obbliga a compiere, ad ogni notte che lui è costretto a passare con la strega . L’Odio. A questo s'aggrappa per non dar libero sfogo ad una pazzia che ormai sente imminente, ad una montante sete che sente crescergli dentro, una bramosia di unire alla sofferenza causata, altra e altra ancora. Ed è proprio grazie a questo Odio che una notte ,mentre ella dorme al suo fianco , raccoglie il coraggio a piene mani e si decide ad agire. Lentamente si porta su lei ,come amante da principio per non intimorirla , fa scivolare mani voluttuose lungo le sue forme ,sul di lei viso sino al collo che , accarezza con un leggero tocco velluto. Pian piano questo gesto si farà sempre più insistente , più deciso . Forti mani si serrano intorno al collo della strega che , aprendo gli occhi fissa il suo aguzzino, occhi negli occhi come quella sera di tanti anni prima quando riuscì con uno sguardo a spaventare un giovane fanciullo, ma lui non è più un fanciullo e lei non è tenebra più di quanto non sia stato addestrato lui stesso ad essere. Lei scalcia si dimena ma non può parlare, nessun salmo, ne richiesta d’aiuto ,ed è così che ben presto le forze vengono meno, mentre in lui crescono a tal punto da sentire sotto le sue mani le ossa del suo collo scricchiolare diversi minuti, interminabili ma giustamente assaporati. Lesto il mezzo si desta lasciando l’elfa inerme sul suo letto , favorito dalla notte e dall’ abitudine a frequentare le di lei stanze esce da queste senza destare interesse alcuno nelle guardie , così come non è interesse quando andrà a lasciare la magione, era solito uscire in missione a notte fonda. Avrà tutta la notte per allontanarsi , lei non verrà scoperta che il mattino seguente. Scapperà nei boschi e vi si rifugerà per far perdere le sue tracce. Vivrà tra i boschi per diversi mesi, rifuggendo le ronde delle nere schiere , e mostrandosi come mendicante e reietto nei pochi villaggi elfici che visiterà , mesi di solitudine , ma anche di maturazione, di rinsavimento , rifugge la pazzia che sentiva ormai prossima, e stabilisce un equilibrio, figlio del ripudio di ogni sentimento . Mesi di duro lavoro interiore, sin quando non sentirà di essere pronto , per rifuggire da quel passato e trovare una nuova vita, una nuova identità altrove. Nell'Aengard.


Arricchimento alla storia ignoto a Xante.


Drusilda , la madre, l’elfa: In origine anche lei sacerdotessa del duplice sorella di Heleidel , lei verrà prescelta per essere l’amate del demone complice del Dio, inviato per generare un essere mezzo sangue che tornerà poi utile ai suoi capricci . Ma lei si innamora del comandante di un drappello di mercenari, ingaggiati dalle sorelle per devastare un villaggio elfico che ripudiava il culto. La strage che ne scaturirà spingerà la strega a tradire il dio e a scappare con l’uomo che certo non può non ricambiare l’amore di una si tale bellezza. Darà alla luce Xante e cercherà in tutti i modi di preservarlo dal tremendo destino che lo attenderebbe qualora la sua parte demoniaca venisse coltivata.


Etnax , il padre, umano: Ex mercenario, ricambia l’amore della strega e con lei fugge dalla magione per nascondersi in una piccola casa ai margini di un bosco. Crescerà Xante come se fosse suo figlio, gli insegnerà quanto sa , e lo amerà in un misto di orgoglio per come questi apprende e cresce, e di pena per quel che in realtà scorre nelle vene del mezzo sangue.


Heleidel, la zia, elfa: Rimarrà unica sacerdotessa quando la sorella la abbandonerà . Il tremendo abbandono della compagna di una vita mista al risentimento per non essere stata lei la prescelta per dare alla luce il bestio del Dio. Faranno maturare in lei bramosie di vendetta che culmineranno con la strage dei genitori di Xante. Prendendo con lei il bambino lo ha cresciuto nell’ adorazione del Dio Feriy e nei servizi del demone Akrabuame il vero padre di Xante. Maligna creatura assetata di sangue e di distruzione, per lui , inconsapevolmente Xante ha già ucciso o comunque ha contribuito a distruggere, famiglie , villaggi, e sacrificato vergini e bambini nei riti ai quali la zia , Strega , lo costringeva. Riti Atti a radere nel ragazzo la parte umana e far risvegliare quello che è il suo lato malvagio. Questi riti però non hanno avuto compimento ultimo vista la sua uccisione per mano dello stesso Mezzosangue.



Akrabuame, demone : SI presenta sotto forma di mulo o pavone. Sfugge alla discrepanza e vegeta nell'anonimato, aspettando il momento propizio per tessere la sua tela di morte e distruzione. Scende a Patti con il Dio Fariy che lo invita a giacere con una sua sacerdotessa per dare alla luce un bambino, il Dio non specificherà mai a nessuno il motivo di questa richiesta, il Demone, di contro, ne otterrà un mezzo per portare in terra il caos, le sacerdotesse saranno al suo servizio e per lui faranno sacrifici , non certo atti a placare le bramosia di sangue del demonio , ma solo mezzo di scacciare nell'animo di Xante ogni forma di umanità. Causerà un genocidio elfico nei villaggi e nelle città dei boschi. Portando malumori e faide tra gli elfi, il caos appunto. Invierà Heleidel a riportare a casa colui che gli è stato privato. Non è riuscito a risvegliare del tutto il lato oscuro di Xante , avendo questi ucciso prima la sacerdotessa, suo reale braccio in quel compito.
XanteII
00giovedì 12 ottobre 2017 17:46
- potresti descrivermi meglio le effettive intenzioni del demone?

Il demone è un fuggiasco della discrepanza. Non ha un reale interesse ai sacrifici che, la sacerdotessa, reputa attribuirgli. Ma sa che questo continuo avvicinare Xante a fatti così tremendi non faranno che risvegliare in lui, la sua parte demoniaca, avrebbe così un mezzo, per poter portare il caos sulla terra, senza doversi scomodare in prima persona. non è detto che non vi siano altri come Xante , suoi figli.

- il concepimento avvenne prima o dopo l’innamoramento di Drusilda nei confronti di Etnax?
- perchè fuggì la madre?

Il concepimento avviene prima, Lei sa cosa è successo, che porta in grembo il figlio di un demone, ma il suo nuovo stato di gravidanza , unito agli ultimi fatti di distruzione di un intero villaggio, donne e - soprattutto- bambini compresi, la spingono a rifiutare questo destino per il figlio.
complice l'incontro con un mercenario, da lei stessa assoldato, e il loro innamoramento deciderà di scappare. Proverà così a regalare a quel bimbo una vita serena, lontano da quegli orrori ai quali lo avrebbe votato.
A mio modo di vedere è tutto una conseguenza della gravidanza. Una volta che sente il figlio suo crescerle dentro, cambierà il modo di pensare.


- quali valori insegnò al figlio?
ho arricchito la storia al riguardo. Parte iniziale

- quali valori insegnò il padre a Xante?
Ho arricchito la storia al riguardo. Perte iniziale
XanteII
00giovedì 12 ottobre 2017 18:10
Preciso una cosa.
di tutta la storia del demone , naturalmente le armate della strega non sanno nulla.
Per loro Xante era solo un servo, un prescelto della strega e poi un traditore.
di cosa ne sia stato della "setta" dopo la fuga è cosa che xante ignora, e se la ignora lui, la ignoro pure io xD
Knut Raknasson.
00lunedì 16 ottobre 2017 16:20
Premesso che Feriy è il modo giusto di scrivere il nome del Duplice, andiamo avanti.

Ok, pertanto abbiamo qui di fronte un giovanotto allevato con i princìpi cavallereschi, l’aiuto dei deboli e l’opposizione alle ingiustizie e quando viene rapito dalla zia strega, invece gli verrà insegnata ogni odiosa pratica contro il bene altrui.

Ossia sovvertiti tutti i valori che precedentemente gli erano stati impartiti.
Non gliene è rimasto nessuno?

Egli ha ucciso la strega per odio o per una sorta di ribellione contro l’orrore che gli imponeva di compiere?

Attualmente, che allineamento ti sentiresti d’accordare al tuo pg?
XanteII
00lunedì 16 ottobre 2017 16:37
//
Si certo Feriy xD speriamo non mi tolga il punto ahahah

PEr come la vedo io, un retaggio di qualche sentimento c'è ancora, anche per questo la metà demone non ha ancora preso il sopravvento e si è quindi mostrata. Sta di fatto che recentemente ha scoperto di poter amare un altra persona. Cosa che fino a questo momento non aveva fatto. Quindi direi che ci sono , se non proprio i dettami cavallereschi , ci sono i sentimenti che portano a questi. Ma latenti.

L'ha uccisa per Odio, come specifico nel BG. La strega ha cercato di fare di Xante una specie di automa , privo di sentimento , atto solo a servire. L'unico sentimento che lui ha covato segretamente è l'odio verso lei, che alla fine l'ha spinto a ucciderla.
PEr quanto riguarda i fatti criminali che Lei l'ha spinto a compiere, Xante ha qualche rimorso adesso, ma non quando li stava svolgendo. E comunque è un rimorso molto labile, è più una paura delle ripercussioni che quei fatti possano avere sul suo futuro.

Per quanto riguarda gli allineamenti non saprei, non mi è mai piaciuto inquadrare il pg in uno , mi piacciono le sfumature che il caso o i fatti dettano di volta in volta.
diciamo che lo sento molto come il Serial Killer in " Con Air"
Appunto un pazzo criminale ma alla fine lascia stare la bambina perchè gli fa simpatia e gli ravviva un qualcosa di umano.
Ecco , con le dovute proporzioni mi sento di dire che Xante è un po' così. dipende dai casi.
Knut Raknasson.
00mercoledì 18 ottobre 2017 23:03
Un mutaforma non è privo di sentimenti, non è un demone che conosce un’unica emozione, l’odio puro.

Ci sono diverse sfumature di caratteri per i mutaforma e questo è il grandissimo pregio di questa razza.

Anche un mezzodemone malvagio come pochi altri al mondo può avere ed ha emozioni, poichè solo per metà è demone, mentre l’altra metà combatte per non venire soggiogata.

Questo combattimento interiore è sempre presente, in maniera differente da soggetto a soggetto, più o meno marcata, più o meno disperata, ma esiste e non giocarsela è un errore d’interpretazione o più precisamente è un’interpretare a metà uno stile che può offrire al player una vastissima gamma di giocate.

Dunque, fatta questa premessa che potrebbe essere utile a te, ma spero anche a tutti coloro che si prenderanno la briga di leggere e leggerla, torniamo a Xante.

I sentimenti esistono, mi dici che giusto giusto ha scoperto di sapere amare e questa, attenzione, è una emozione potentissima. Anche il peggior criminale al mondo può amare e può amare anche in una maniera distorta, maniacale, pazza, esagerata, esasperata etc etc

Questo saper amare, unito anche a dei momenti di rammarico per i delitti commessi, è un miscuglio alchemico potente che prenderà a “schiaffoni” la psiche e l’anima del tuo pg.

Cosa farebbe Xante se per caso la persona amata venisse a scoprire che lui per metà è demone e gli manifestasse puro terrore?
XanteII
00giovedì 19 ottobre 2017 10:53
Di fatti intendevo dire proprio quello che ahi sottolineato nella tua premessa. Per questo ho sottolineato che Xante ha i sentimenti, ma sono stati sopiti da un intenso addestramento unito ad una vita passata nel provocare sofferenza, cosa che volente o nolente inibisce .
La caratterizzazione della lotta interiore del mio pg , la gioco costantemente. solo che mi piace farlo in maniera sottile. Il suo essere introverso, taciturno, riflessivo è dovuto proprio ai suoi momenti di rammarico, e alla scoperta di cose nuove, come il sentimento dell'amore. Di fatti con la pg amata non è come con gli sconosciuti.
Trovo che andare a dire in giro " io sono Xante , ho un mare di problemi perchè....etc etc sia un po' una cag..a. Chi vuole saperlo si sofferma e cerca di capire se no amen. non per forza si devono sapere i fatti di tutti , persino nell'on-game.

Per rispondere alla tua domanda , bhe, Se la pg amata manifestasse terrore , le direi che è na stro..a visto che lei stessa è una mezzodemone xD
A parte gli scherzi, anche se non è il caso specifico, tengo a rispondere alla tua domanda.
Qualora Xante avesse questa possibilità di "scoperta" Lei sarebbe certamente l'unica a venirne a sapere. Se come dici manifestasse Terrore , sarebbe per xante una manifestazione di ipocrisia, e quindi verrebbe meno la stima che nutre nei suoi confronti. Ma siccome non credo sia questo il caso , penso che si potrebbe verificare l'ipotesi contraria. Xante sa di lei, e della sua "lotta" interiore , che poi lotta non è ma solo una movimentata convivenza bene accettata, e sa che lei ha di che combattere per poter venire a capo dei suoi sentimenti nei confronti del mio Pg. A questo punto potrebbe nascere la percezione in Xante che questa sua nuova natura possa far pensare a lei ..................
Scusami, siccome lei qua legge , e non vorrei spoilerare quelle che potrebbero essere delle giocate future, non possiamo fare che in questo caso " famo a fidasse?" come dicono a Roma :P
Knut Raknasson.
00venerdì 20 ottobre 2017 23:51
Ah qui si scoprono gli altarini!
Beh, in questo caso non posso porre domande non tanto per non farti spoilerare, ma perchè l’esempio non mi darebbe la risposta che mi interessa o meglio, non in questo momento.

Xante non sa d’essere metà un demone...cosa pensa dei demoni, sempre che sappia che esistono?
E’ ora a conoscenza della vera natura della mezzodemone di cui si è invaghito?
XanteII
00sabato 21 ottobre 2017 00:04
Grazie :D

rispondo a domande invertite.

Sa che la l'amata è per metà demone.

quindi sa dell'esistenza di demoni, anche perchè lui stesso ha sacrificato in nome di un demone quando serviva la strega, anche se in quel tempo non sapeva che si trattasse di un demone.
Sa che sono creature maligne, portatrici di caos , e capaci di goni nefandezza, ma del resto anche lui è stato qualcosa di non molto dissimile.
Xante sa dell'esistenza di molte altre creature , come i revenart ad esempio, e non si stupisce di nulla.
Viva la cosa con una qualche apatia veramente, non gli interessa , fin quando questo non entri in conflitto con i suoi interessi.

Magari il fatto di sapere che dentro di lui c'è quel sangue , può portargli un qualche "sbandamento" ma del resto le sue esperienze non sono dissimili dagli intenti del demone, e per quanto riguarda il caos , è un fedelissimo di Feriy, quindi anche questo non lo tange particolarmente.

La cosa che più potrebbe toccarlo e il conflitto che può nascere , adesso, che sta riscoprendo i sentimenti. Sapere che è figlio di una creatura maligna lo sconvolgerà sicuramente, e magari sentirà di dover iniziare da capo quella sua ricerca con un'altra consapevolezza adesso.
Ma questo sarà un divenire dettato dal gioco, non mi sentirei di imbastire adesso una linea netta da seguire.
Knut Raknasson.
00sabato 21 ottobre 2017 16:41
Certamente non devi imbastire ora, ma avere più o meno un’idea è utile, sia a te che a me...

Dunque, conosce l’esistenza dei demoni, ovviamente, di altre creature particolari come i revenant, ok, sa che Kaderin è per metà demone e non ne è colpito?
O meglio, il vedere che qualcuno con per metà sangue demoniaco e lui ben sa cosa possono fare o far fare i demoni, può mostrare umanità, gli ha posto dei dubbi, gli ha fatto venire dei pensieri?

Il giorno che dovesse scoprire d’essere per metà un demone certamente lo sconvolgerà, ma ha la fortuna d’averne una vicino e quindi di farsi aiutare da lei, questa è una carta da giocarsi per trovare aiuto, ma sia chiaro che comunque poi ognuno è sempre solo con se stesso e le vere lotte le fa con la propria coscienza che, volente o nolente, uno ha.

Fedele di Feriy, va bene...ma non dimentico che mi hai detto delle remore se le sia fatte, del rimorso ne cova in petto e quindi, ripensando al rimorso che comunque prova per i gravi atti che ha compiuto, dovesse vedere Kaderin compiere atti feroci poichè impossibilitata a tenere a bada quell’istinto crudele che comunque ha, come lo farebbe reagire? O meglio, come potrebbe farlo reagire e specialmente poi come potrebbe essere ricordato, il fatto, qualora scoprisse che pure lui è come lei?
XanteII
00sabato 21 ottobre 2017 17:00
bhe colpito nel senso stretto del termine , ha beccato due ruaki dalla rossa xD. e l'ha vista più volte in azione, ma ne conosce anche la parte umana, ed è la parte che l'ha fatto innamorare. Quindi per quanto possa essere colpito dal potere, lo è più dal sentimento. Quindi se per avere la metà umana deve prendere anche la metà demoniaca.... pazienza xD
Il pensiero è quindi proprio questo, sa che nel mutaforme c'è del male , ben più che latente, ma sa che possono anche essere capaci di un sentimento puro come l'amore, quindi anche di altri.
Come tu hai già detto , il mezzo demone vive nella lotta continua tra le sfumature di un indole decisamente opposta. Non sarà un paladino nel senso stretto , ma se la convenienza lo porta , potrebbe anche esserlo in un determinato frangente. Stessa cosa al contrario, non è il male che cammina in terra, ma in determinate circostanze può divenirlo.
Il gioco principale di xante sarà appunto trovare un equilibrio, che lo porti a sfruttare il tutto, anche in combinazione alla devozione al duplice, Dio che fa dell'opportunismo un filone principale da seguire.

come ti dicevo Per Xante , Kaderin potrebbe nutrirsi anche di bambini per quanto gli riguarda.
Xante è davvero un apatico confrontandosi con il mondo intero dell'Aengard. Non lo tocca un vampiro , ne una sirena, ne un drago.non gli interessa nulla a meno che non vada a colpire il suo interesse personale.
Scoprendosi come lei , La cosa che maggiormente potrebbe colpirlo è il pensiero di non essere in grado di gestire il suo animo demoniaco, come invece riesce lei. E questo sarebbe il maggior lavoro sul quale dovrà impegnarsi ad inizio.
Il resto non ha grande importanza, lui stesso ha fatto le peggiori nefandezze, e se ne vergogna alle volte, ma magari vedendo che anche lei si macchia di queste azioni, lo farebbe sentire meno in colpa nei suoi confronti.


Knut Raknasson.
00sabato 21 ottobre 2017 17:52
Questo è un degno comportamento da seguace di Feriy, non c’è che dire...

Però ammetti e concordi nell’affermare che ridurre il gioco del pg ad una mera “apatia” di convenienza sia un pò, come dire, semplicistico?
Voglio dire, che bisogna poi fare attenzione a non rendere piatto il gioco del pg, nascondendosi dietro la scusante del “ne ha subìte così tante, gliene hanno fatte fare di così atroci, che ormai è quasi vaccinato ad ogni orrore e indi deambula nel mondo come una sorta di pseudo zombie che ogni tanto si risveglia e scopre di provare emozioni quali amore/risentimento/disprezzo/rimorso/angoscia”.

Capisci cosa voglio dire?
XanteII
00sabato 21 ottobre 2017 19:36
capisco benissimo.
Onestamente non ritengo di essere un player che usa "trucchetti" come questo, per rendere le cose più facili.
Trovo invece che nella singolarità di un pg, rispetto agli altri sia la bellezza e appunto la particolarità di una determinata interpretazione.

Il mio Xante muove in maniera sottile su quelle sfumature che abbiamo più volte sottolineato in questa nostra chiacchierata.

mi permetto di porre due banalissimi esempi per rendere l'idea.

xante vede un revenart nutrirsi di una vittima a lui sconosciuta.
Bhe non è il tipo da ergersi a paladino e schierarsi con il più debole , quindi la sua apatia la farebbe da padrone. E non reagirebbe in alcun modo.

Xante vede un revenart nutrirsi. conosce la vittima ma aiutandola no ne trarrebbe alcun guadagno. quindi muoverebbe come sopra.

Xante vede un revenart nutrirsi. conosce la vittima e sa che aiutandola ne avrà un giovamento. Sarebbe sempre mosso da una reale apatia, in soldoni della vita di questa non gli interessa molto. Ma in questo caso si ergerebbe a paladino, farebbe in modo di aiutarla , seminando così in un terreno che, prima o poi ne porterà un qualche tornaconto.


E' tutta una questione di sfumature, e aggiungo che trovo, saper ben giocare un pg apatico. Davvero una sfida.
Partendo dal presupposto che non si vuole mai annoiare il player che sta interagendo con noi. quindi accostare le due cose è arduo, alcune volte non ci riesco a dire il vero, e me ne sono sempre scusato. Ma ripeto non è una scorciatoia , ma una reale volontà di caratterizzazione. Che possa non piacere poi, è tutt'altro discorso.
Knut Raknasson.
00domenica 22 ottobre 2017 00:46
Domanda a bruciapelo....e se un revenant tentasse di nutrirsi di Kaderin?
XanteII
00domenica 22 ottobre 2017 10:20
Xante farebbe qualsiasi cosa per Kad. E sicuramente farebbe di tutto per aiutarla, ma se se un revenart, o una qualsiasi altra creatura attaccasse Kad, Quello da aiutare sarebbe la creatura xD

Knut Raknasson.
00domenica 22 ottobre 2017 11:19
Altra domandaccia:

Come si comporterebbe Xante se un giorno, ormai già consapevole di chi è realmente, ossia un mezzodemone, preso possesso di buona parte delle sue prerogative di razza, s’imbattesse in suo padre demone?
XanteII
00domenica 22 ottobre 2017 11:49
Bhe fondamentalmente non ha nulla contro suo padre, quindi dipenderebbe tutto da quello che suo padre chiederebbe . perché un demone da suo figlio qualcosa la vuole sicuro XD . quindi bho dipende andrebbe giocata per rispondenti. Da un punto di vista sentimentale è sicuro che xante non si aspetti il rapporto tra padre figlio come è normale che sia. Sa di essere un mezzo si deve vedere per cosa
Knut Raknasson.
00domenica 22 ottobre 2017 12:04
Molto bene. Resta in attesa e se mi verranno altre fulminanti domande, tieniti pronto a rispondere.
XanteII
00domenica 22 ottobre 2017 12:15
vaaaa bene. Resto in attesa ;D
Knut Raknasson.
00lunedì 23 ottobre 2017 11:00
Conclusione
Dopo attento esame, il candidato viene dichiarato IDONEO

Attenda dunque ora l’organizzazione del cambiamento e continui a giocare come ha sempre fatto sino ad ora.

MASTER TROVATO e cambiorazza assegnato
XanteII
00lunedì 23 ottobre 2017 17:41
grazie mille per la fiducia.
Farò il possibile per non deluderti.
Marten_Grimoire
00giovedì 16 novembre 2017 00:26
Cambiorazza Masterato!

Dichiaro concluse le TRE Quest programmate per il Cambiorazza!

Faccio pubblicamente i miei complimenti a Xante e soprattutto a Kaderin per avere giocato la cosa con l'estrema coerenza del caso ;)

Buon game e grazie per avere scelto La Gowther entertainment! Tessiamo trami psicologici e fisici da anni! XD

Alla Prossima! :D
XanteII
00giovedì 16 novembre 2017 00:29
grazie mille...
ne esco benissimo.... < e via in terapia intensiva > xD
Keiko
00giovedì 16 novembre 2017 00:58
Grazie a te boss ci siamo divertiti un sacco *___*
XanteII
00giovedì 16 novembre 2017 18:58
Posto anche il marchio che ho scelto per Xante

Knut Raknasson.
00giovedì 16 novembre 2017 21:17
CAMBIORAZZA EFFETTUATO
Passaggio da mezzelfo a mutaforma
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